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Autore: _RadinA_    11/01/2013    0 recensioni
Questa è la storia di due giovani innamorati: Paolo e Francesca, il loro è un amore speciale, caratterizzato da un affetto illimitato e da un legame indissolubile. un giorno però Paolo dà una notizia a Francesca, che dopo una serie di avvenimenti si troverà in una situazione impensabile.
Grazie se leggete e mi consigliate!!!
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                      Capitolo 1

  Ero lì accanto a lui pensando soltanto a noi, al nostro amore alla nostra infinità rispetto l’universo. Sì, noi eravamo di più dell’universo, di più, sempre di più, una cosa infinita  che si espande e non finisce mai di farlo…. lui mi guardò con un luccichio negli occhi, quegli occhi grigio scuro cosi rari e belli, e un sorriso sulle labbra,quelle labbra soffici e carnose, non potevo credere che lui era solo per me, mi accarezzò e mi baciò, sentivo la sua intensità, quello che davvero provava, e non l’ho mai sentita in nessuno, a parte in lui. Fu un bacio lungo e passionale che forse per me finì troppo presto. Mi abbracciò forte  e disse “ ti amo”, “anche io” gli risposi ma non gli bastò, si giro a guardarmi e mi bacio, allora capii, e gli dissi “ti amo”. Adoravo quando spontaneamente e improvvisamente mi diceva ti amo e pretendeva che glielo dicessi anche io, e sicuramente non gli bastava un idem o un anche io.

Faceva freddo, eppure eravamo ad aprile. Eravamo entrambi su quella panchina, la nostra panchina la quale ci ospitava ogni volta ascoltando la nostra storia d’amore. Le persone camminavano con lo sguardo puntato verso il vuoto, non pensavano a noi erano immerse nei loro pensieri, eravamo quindi in un mondo tutto nostro. “ti devo dire una cosa…” quando disse quelle precise parole mi crollò all’improvviso il mondo addosso. Mi convinsi che sicuramente sarebbe stato qualcosa di bello, non era possibile che mi avrebbe detto qualcosa di orribile, soprattutto dopo un ti amo, non poteva essere. NO! “dimmi” dissi tremante “non so come la prenderai” “credo che la prenderò come dovrebbe essere presa o come prendo io di solito le cose” risposi e lui sapeva benissimo a cosa mi riferivo , io prendevo le cose, anche quelle di maggiore importanza, molto superficialmente. “beh, devo partire !” disse “ COSA???!! Noi non tu… Io non ,COSA? Stai scherzando vero?” dissi e rimasi completamente in silenzio, non potevo reagire, non ci riuscivo.” Devo partire per forza mio padre ha trovato un altro lavoro ed è a Milano, non possiamo più vivere qui, dove non ha nessuna possibilità di lavoro …non sai come sto male è una settimana che voglio dirtelo ma non ci sono mai riuscito!” disse tremante e con gli occhi lucidi. Sapevo che lui piangeva soltanto quando si affrontavano determinati argomenti: la madre, che era morta, la sua famiglia e noi. È quella di sicuro era una cosa seria, non stava scherzando, sarebbe successo tutto veramente e non poteva succedere, lui era parte di me come io di lui. “lo sai che non ce la potremo mai fare…e poi tuo padre perchè non potrebbe trovare più lavoro qui a Roma, non capisco perché a Milano? ”dissi piangendo. “un suo conoscente lo ha raccomandato in questa fabbrica a Milano. Qui a Roma, ha provato in tutti i campi lavorativi possibili a lui, ma per via delle cattive voci su di lui nessuno gli ha dato un posto, Francesca amore te lo giuro ha provato di tutto ma non ha trovato niente, finché questo suo amico….gli ha detto di Milano!” disse, cercando di sfuggire al mio sguardo, terrorizzato dalla paura di perderlo. “ti prego comprendimi non posso abbandonarlo, sono l’unica persona che gli rimane. Non posso lasciarlo andare da solo, morirebbe, e poi, da solo, io qui, non saprei come vivere. Mi basterebbe solo guardarti per vivere, ma a quanto pare il mio corpo non è d’accordo con me..”disse teneramente. “lo so. So che non puoi lasciarlo, so che devi andare, so che tutto questo va anche contro di te come va contro di me. So che non puoi fare niente,   ma so anche che tu sei l’unica persona che mi rimane, che fine faro quando tu te ne sarai andato? Vivrò tra le mani di quei due delinquenti.” e fu allora che iniziai a singhiozzare. Non volevo che mi vedesse in quello stato, stavo male per ciò che mi aveva appena detto,era stato come un getto d’acqua fredda su pelle calda.“ti amo”disse lui, “ti amo”ripetei io stringendolo sempre di più a me, facendo cosi penetrare il suo profumo dentro di me. Fu quella la giornata più brutta della mia vita; rientrai a casa tardi, avendo passato la sera con Paolo.

  
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