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Autore: Little Redbird    11/01/2013    13 recensioni
Damon contemplò ancora la bellezza di quella giovane donna e si disse che stava solo ritardando l’inevitabile. Ormai il cielo non era più del colore dei suoi capelli, ma di un blu che schiariva sempre più inesorabilmente, scandendo silenziosamente i minuti che gli restavano da passare con quel piccolo uccellino fragile.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Daylight
 
 
 
 
Here I am waiting, I’ll have to leave soon, why am I holdin’ on?
We knew this day would come, we knew it all along
How did it come so fast
This is our last night, but it’s late and I’m tryin’ not to sleep
‘Cuz I know, when I wake I will have to slip away
 
 
Era l’alba e lui doveva andarsene.
Damon guardò ancora la piccola figura rannicchiata contro di lui e sospirò piano. Sospirava sempre quando era a letto con lei, sospirava di piacere. 
Avevano discusso così tanto sui pro ed i contro di quella situazione che gli sembrava di star infrangendo qualche legge infrangibile. Eppure non rimpiangeva nulla, nemmeno il delicato russare della ragazza di fianco a lui.
Un sorriso soddisfatto si dipinse sul suo bellissimo volto quando la fanciulla sussurrò il suo nome. Era come un richiamo. Gli stava inconsciamente sussurrando di restare ma lui non poteva, doveva andare prima che la luce del sole inondasse la camera con sua luce soffusa e dorata, resa ancora più intensa dal manto di neve che copriva tutto.
Aveva sempre saputo che quel giorno sarebbe arrivato ma pensava di avere tutto il tempo di godersi quelle notti passate a stringersi l’un l’altro tra le lenzuola bianche e rosa, in tono con le pareti della cameretta. Non c’erano bambole e peluche da un bel po’ ma continuava a sembrare la camera di una bimba. Proprio come colei che la occupava: donna quasi a tutti gli effetti ma con un alone di innocenza che la rendeva pura ed irraggiungibile.
Irraggiungibile. Lei pensava che lui lo fosse, invece era solo orgoglioso, così tanto da accorgersi troppo tardi di averla persa.
L’aveva persa, nonostante dormissero insieme tutte le notti. Non era sua e mai lo sarebbe stata. Per quanto la volesse, aveva capito di non poter essere egoista con lei. Non poteva chiederle di lasciare il suo ragazzo solo perché lui si era appena accorto di volerla.
 
 
And when the daylight comes I’ll have to go
But, tonight I’m ‘gonna hold you so close
‘Cuz in the daylight, we’ll be on our own
But, tonight I need to hold you so close
 
 
Quando l’altro era andato via lei gli aveva detto che le sarebbe mancato e poi l’aveva abbracciato forte, e Damon in quel momento si chiedeva se avrebbe salutato in quel modo anche lui, o se si sarebbe limitata a sorridergli con quelle sue labbra rosee. Ne dubitava. Non le sarebbe mancato per nulla; presto sarebbe arrivato il suo ragazzo e gli avrebbe detto che le era mancato e l’avrebbe baciato per dimostrarglielo e lui li avrebbe visti ricongiungersi felici.
Scosse la testa e la affondò nei capelli di lei, inspirandone il delizioso profumo.
Si strinse di più a lei, circondarla completamente con le sue braccia forti, e si coprì la testa con le coperte: lì sotto la luce del giorno non sarebbe arrivata mai.
La baciò nella loro personale oscurità creata dalle coperte, sfiorandole con le labbra il morbido incavo tra la bocca ed il naso.
Sorrise. Anche se l’indomani non sarebbe più stata sua nemmeno l’altro poteva dire di averla avuta sempre e solo per sé. Una parte di lei è mia, pensò Damon, che lui lo volesse o no. La notte sarebbe appartenuta sempre a loro due, anche se non la passavano nello stesso letto.
 
 
Here I am starring, at your perfection in my arms; so beautiful.
The sky is getting bright, the stars are burnin’ out.
Somebody slow it down.
This is way too hard, ‘cuz I know when the sun comes up I will leave
This is my last glance that will soon be memories
 
 
Damon contemplò ancora la bellezza di quella giovane donna e si disse che stava solo ritardando l’inevitabile. Ormai il cielo non era più del colore dei suoi capelli, ma di un blu che schiariva sempre più inesorabilmente, scandendo silenziosamente i minuti che gli restavano da passare con quel piccolo uccellino fragile.
Avrebbe voluto ridipingere il cielo e soffiarci sopra una manciata di stelle lucenti come le ciglia lunghe della ragazza, che in quel momento gli solleticavano il mento rendendogli ancora più dolorosa la partenza.
La allontanò dolcemente e la sentì mormorare contrariata. Le lanciò un ultimo sguardo prima di alzarsi dal letto ed allontanarsi dal dolce tepore che la ragazza emanava, mescolato al suo dolcissimo aroma di fragole e frutti di bosco.
Non resistette alla tentazione di sfiorarle una guancia pallida e, quando ella sospirò di piacere e sorrise, non poté fare a meno di posarle un bacio sulle labbra.
Era tutto quello che si erano concessi: baci fugaci ed imbarazzati ma che celavano passione e consapevolezza, la consapevolezza di star sbagliando e quella che, nonostante tutto, s’amavano l’un l’altra.
 
 
I never wanted to stop, 
because I don’t want to start all over, 
start all over
I was afraid of the dark, 
but now it’s all that I want, 
all that I want, all that I want
 
 
Bonnie sbatté le palpebre assonnata e lo guardò confusa. «Dove vai?» chiese con la voce impastata dal sonno.
Damon continuò ad allacciarsi le scarpe. «Lo sai che devo andare.»
«Devi o vuoi?» replicò la ragazza, mordendosi poi il labbro inferiore.
Il moro si voltò e contemplò ancora la sua bellezza. Era semisdraiata su un fianco, tenendosi alzata con la mano, i capelli che scendevano sul cuscino come una cascata di fuoco, le labbra corrucciate e gli occhi tristi. «Perché è giusto così.» Sospirò. «E perché non voglio fare a pugni col tuo ragazzo.»
«Non è più il mio ragazzo» mormorò.
«Scusami?»
Bonnie gli lanciò uno sguardo esplicito e socchiuse le labbra, come un invito.
Damon la fissò confuso. Cosa si aspettava che facesse? Lui cosa voleva fare? Si chiese se fosse il caso di baciarla come si erano costretti a non fare, infilando finalmente la lingua in quel bocciolo di rosa che aveva per labbra.
E poi?, si chiese. Poi cosa sarebbe successo? Avrebbero iniziato una storia o avrebbero semplicemente continuato a dormire insieme, la notte?
Inspirò profondamente e la guardò dritto nei suoi occhi grandi e marroni. 
«Ci proviamo?» gli chiese semplicemente lei. Sembrava che sapesse esattamente a cosa stava pensando.
Damon si alzò e guardò fuori dalla finestra. «Perché?» domandò. «Perché vi siete lasciati?»
«L‘ho lasciato io» gli rispose Bonnie avvicinandosi ma guardando fuori come lui. «Perché è giusto così.»
Si guardarono prima di sorridersi. «Resta.» fu tutto quello che la rossa gli chiese.
Si lasciò condurre di nuovo sul letto, sfilandosi in fretta e furia le scarpe da ginnastica. Poi si rimisero a letto.
Era l’alba e lui non doveva andarsene.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciaaao!
Credevate di esservi liberati di me, dopo Ballo in Maschera? E invece no!
Sono sempre qui a rompervi :3
Coooomunque. Oggi ho scoperto questa canzone e, tra varie interruzioni,
Sono riuscita a scrivere una song-fic, perché me ne sono già innamorata,
E poi provate a non pensare a loro ascoltandola!
I nostri Bamon sono umani ma Zander rompe i boccioni,
Anche se è un po’ cornuto e non può permetterselo :P
Ora me ne vò.
Vi faccio solo un piccolo avviso:
Nei prossimi giorni porterò il pc da un tecnico,
 quindi non potrò leggere/recensire, perdonatemi!
Prima che mi dimentichi vi segnalo l’OS che ho scritto su TVD.
‘10 personaggi, 10 pairing’ La trovate sulla mia pagina autore
A presto,
Little Redbird
   
 
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