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Autore: nanetta86    31/07/2007    11 recensioni
premetto ke sto utilizzando l'account della mia migliore amica nanetta86!!!la mia storia vede Oscar e Andrè proiettati nel nostro secolo tra difficoltà e sorprese
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Era una tiepida giornata primaverile e Oscar François de Jarjayes sfrecciava per le vie di Parigi a bordo della sua Ducati nera.
Una moto più adatta ad acquirenti maschili,e lei a dispetto del suo nome uomo non era..purtroppo pensò.
Ma amava la velocità e le forti emozioni che poteva trasmetterle.Forse perché essendo cresciuta in una casa in cui le rigide regole imposte dal padre erano pane quotidiano,era cresciuta col bisogno di trasgredire,di evadere da questa realtà.
Era per questo che quando aveva solo diciotto anni era andata a vivere da solo,scatenando tra l’altro l’ira di suo padre che vedeva la sua figlia preferita(suo malgrado)sfuggire al suo controllo.
Quella dose di egoismo purtroppo l’aveva trasmessa anche ad Oscar che aveva la cattiva abitudine di avere sempre tutto sotto controllo,sentimenti compresi,pur di non scottarsi,anche se questo aveva comportato la perdita della persona più importante della sua vita.
Andrè Grandier era il nipote della governante di casa Jarjayes ,che dopo essere rimasto orfano molto piccolo era andato a vivere a casa Jarjayes.
Andrè era un ragazzo bello,gentile aveva tutte le qualità per ritenersi il ragazzo perfetto ,poteva avere tutte le donne che voleva,ma era perdutamente innamorato di Oscar e aveva rinunciato a qualsiasi relazione pur di starle accanto.
Un giorno però confessò ad Oscar i suoi sentimenti in maniera piuttosto rude;accecato dalla gelosia(Oscar all’epoca era innamorata di uno svedese)la baciò con forza ,la spinse sul letto,intenzionato a farle capire che loro due si appartenevano ,e strappò la sua camicetta di seta bianca. Stravolta da un gesto simile aveva rifiutato Andrè.Rinunciare a lui fu difficile ma Oscar si era sentita tradita dal suo migliore amico,concludendo che lei per lui non era mai stata una semplice amica,e che la loro amicizia era stata tutta una messa in scena.
Da allora aveva deciso di allontanare Andrè ,che nonostante soffrisse da morire,rispettò la decisione di Oscar.Da allora i loro contatti erano talmente limitati da potersi definire inesistenti.
A dispetto della sua decisione Oscar sentiva la mancanza di Andrè,ed era combattuta tra sentimenti contrastanti,affetto e odio al contempo.
Il suo lavoro come comandante dei carabinieri la distraeva un poco da questi pensieri che nell’ultimo periodo erano diventati ossessivi.
Ora pensava ad Andrè in maniera diversa,credeva che col tempo sarebbe riuscita a dimenticare e invece i suoi sentimenti nei confronti dell’amico di sempre erano cambiati.
Una notte aveva persino sognato di baciare Andrè…non sapeva ancora dare un nome a tutto ciò,ma in fondo al suo cuore sapeva che la spiegazione era molto semplice…Tornò a casa accaldata e affamata.
Aprì il frigorifero e un pensiero la colse improvvisamente…lei non era mai stata un granché come cuoca Andrè invece non se la cavava male,una volta gli regalò persino un grembiule da cucina e tutti e due avevano iniziato a ridere a crepapelle.
Questo ricordo la fece sorridere e piangere.Era tutta colpa sua se avevano litigato,si sentiva una sciocca egoista;era stata lei che lo aveva respinto ed ora piangeva perché lui le mancava.
Le tipiche lacrime del coccodrillo.é vero Andrè si era comportato male,ma aveva agito in quel modo solo perché era disperato .Inoltre adesso c’era Victor. Lui le era stato vicino dopo quello che era successo con Andrè e fra loro in seguito era nata una storia.
Victor le dava sicurezza,amore, la riempiva di attenzioni…la faceva sentire amata.Ma lei voleva solo un gran bene a Victor,non lo aveva mai amato e stava facendo con lui lo stesso errore che aveva fatto con Andrè,non tenendo conto dei sentimenti di lui e pensando solo a se stessa.
Se ora anche Victor l’avesse abbandonata sarebbe caduta nello sconforto più totale,quindi se non poteva riavere Andrè che differenza faceva se stava con Victor o con un altro?con questi pensieri si addormentò sul divano ignara che stava per succedere qualcosa che neanche immaginava…
Arras 26 Agosto 2001
Oscar aveva avuto un mese di licenza e ne aveva approfittato per andare ad Arras;era molto affezionata a quel posto che l’aveva vista crescere e in cui si rifugiava quando aveva bisogno di riflettere.
Si stava godendo la sua cioccolata quando il suo sguardo si posò sul calendario.Era il 26 Agosto…il compleanno di Andrè.Sin da quando erano bambini avevano sempre festeggiato insieme il loro compleanno.
Ricordò che quando lei compì 10 anni,Andrè le regalò un bellissimo ciondolo a forma di cuore.Lui dopo averle dato il regalo arrossì visibilmente,e lei non fu da meno.Quanto tempo era passato da allora,anni,secoli?Era tutto più semplice allora,non c’erano implicazioni sentimentali di alcun genere.Forse avrebbe dovuto chiamarlo?no,non poteva farlo dopo che lo aveva trattato in quel modo.
La sua mente riprese a vagare nel tempo e le tornò in mente il suo ultimo compleanno.La madre avrebbe voluto festeggiare l’avvenimento in famiglia,ma senza Andrè la famiglia non sarebbe mai potuta essere al completo.Così trovò una scusa per restarsene a casa da sola,ma Rosalie e Bernard non l’avrebbero mai lasciata sola in un momento come quello.Sapevano che Andrè per Oscar era come un fratello.Passarono una piacevole giornata,ma ad ogni squillo del telefono Oscar sentiva il cuore che accelerava i battiti,ed ogni volta sperava fosse Andrè.Ma lui non chiamò quel giorno.
Fu il compleanno più triste della sua vita.Oscar si era resa conto ormai da tempo di amare Andrè e l’aveva perdonato.Ogni giorno che passava lontano da Andrè si rendeva conto sempre di più che il loro era un legame unico;erano due esseri inscindibili e vivevano l’uno per l’altro senza saperlo,ed il solo pensiero di averlo perso per sempre gettava Oscar nel più totale sconforto.Decise così di non pensarci almeno per un po’.E cosa c’era di meglio di una bella cavalcata per dimenticare?Aveva sempre adorato i cavalli e quando era piccola coglieva qualsiasi occasione per sfidare Andrè al galoppo,il quale non se la cavava male.Corse sfidando il vento,quasi a voler fermare il corso dei suoi pensieri.”Corri Caesar,portami dal mio Andrè!!”
Arras 26 Agosto 2001
Anche Andrè si era rifugiato ad Arras.L’ultimo anno era stato il più duro della sua vita lontano dalla sua Oscar.Non aveva mai smesso di volerle bene.Si era maledetto ogni giorno per quello che le aveva fatto.Per la prima volta nella sua vita l’aveva vista terrorizzata dal suo sfogo.
Sembrava infinitamente piccola sotto di lui su quel letto e in quel preciso istante si accorse di averla persa per sempre.Così si era fermato evitando di fare qualcosa che avrebbe peggiorato ulteriormente la situazione.Da allora quasi ogni notte la sognava,sognava il suo splendido corpo,il suo seno.Si svegliava sempre turbato e triste e affogava i suoi dispiaceri nell’alcool.In uno dei locali dove trascorreva le sue serate malinconiche aveva conosciuto Alain ,un ragazzo simpatico e strano,che anche se non lo dava a vedere soffriva anche lui per la morte della sorella che si era suicidata qualche anno prima.
Avevano stretto una bella amicizia e un giorno Alain aveva fatto conoscere ad Andrè una prostituta,Claire,e da allora aveva soddisfatto le sue esigenze maschili con lei.Ma ogni qual volta succedeva si sentiva tremendamente frustrato,si odiava,per un periodo aveva anche pensato di farla finita.Ma Alain con il suo fare buffo gli era stato accanto e lo aveva aiutato a riprendersi.
A lui Andrè aveva raccontato la sua storia,gli aveva parlato di Oscar e di quanto fosse bella,e soprattutto di quanto gli mancasse.Alain capì che Oscar doveva essere una donna molto speciale per aver fatto perdere la testa ad Andrè in quel modo.Nonostante fosse estate nel cuore di Andrè ogni giorno era pieno inverno.Non si era sentito così solo neanche quando erano morti i suoi genitori,sia perché era troppo piccolo per capire,sia perché accanto a lui c’era la sua unica nonna e la piccola Oscar.Si chiese dove fosse Oscar in quel momento,se ogni tanto lo pensasse,se fosse felice…



Allora premetto che questa è la mia prima fanfic e che sto utilizzando l’account della mia migliore amica nanetta 86 che ha già pubblicato una fanfic di dragon ball…che dire spero che piaccia anche perché Lady Oscar è un’ossessione che mi accompagna da quando ero piccolissima e ho voluto buttarmi in questa esperienza a mio rischio e pericolo.Sto lavorando al secondo capitolo che spero di pubblicare(impegni permettendo) al più presto.Mi raccomando recensite!!!facciamo vedere che i fan di Lady Oscar sono vivi!!!
  
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