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Autore: Yvaine0    12/01/2013    3 recensioni
Era uno di quei pigri pomeriggi in cui si trovavano tutti assieme a casa di uno di loro – sua e di Liam, quel giorno – in attesa che a qualcuno venisse in mente qualcosa da fare. Il problema era che più perdevano tempo a pensarci, meno idee venivano loro in mente e più Niall svuotava il sacchetto di biscotti di cui si era appropriato.
[...] L'espressione di Harry si accese di malizioso divertimento, quando domandò: «Cosa stavi facendo?»
«Stavo guardando...» lasciò la frase in sospeso, però, arrossendo un po' di più, quando si rese conto di quanto la verità sarebbe suonata una risposta sciocca: stavo guardando gli occhi di Zayn che brillavano. Terribilmente imbarazzante.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Challenge accepted!'
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Disclaimer! Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere delle entità realmente esistenti citate, nè offenderle in alcun modo. Tutti i fatti narrati sono puramente inventati o sola fonte di ispirazione.

 

Scritta in risposta alla sfida di MN125 (come al solito).
Ziall, prompt: guardia, vassoio, vetrinetta, parenti.


SNOOP

 

La luce proveniente dal televisore si rifletteva sulla vetrinetta dall'altra parte della stanza creando nella penombre strani giochi luminosi sul soffitto della stanza, e Niall li stava osservando da ormai diversi minuti.
Era uno di quei pigri pomeriggi in cui si trovavano tutti assieme a casa di uno di loro – sua e di Liam, quel giorno – in attesa che a qualcuno venisse in mente qualcosa da fare. Il problema era che più perdevano tempo a pensarci, meno idee venivano loro in mente e più Niall svuotava il sacchetto di biscotti di cui si era appropriato. Ciò che serviva loro era una di quelle geniali uscite di Louis, a cui solitamente seguiva una battutina di Harry, che portava ad una risata collettiva, la smorfia contrariata di qualcuno, un'altra risata, una seconda battuta di Harry, la risposta di Louis e poi un discorso tirava l'altro.
Solo che quel giorno la cosa sembrava non funzionare. Harry si era appropriato del telecomando e faceva zapping, Louis sbuffava a ripetizione, profondamente annoiato, Liam si scervellava in cerca di qualche grandiosa idea per animare un po' il pomeriggio, Zayn era mollemente steso sul divano e guardava distrattamente le immagini nel televisore che cambiavano continuamente. Il tutto mentre Niall mangiava biscotti e osservava i giochi di luce.
L'unico che sembrava tranquillo e spensierato – a parte lui, che lo pareva sempre – era proprio Zayn. Era l'immagine del relax, mentre perso in chissà quali pensieri teneva lo sguardo fisso sul televisore, un sorrisetto assorto ad increspargli le labbra. Niall si trovò a sorridere a sua volta, notandolo. Si sporse un po' più verso di lui, seduto sul divano, notando per la prima volta che i disegni colorati della luce del televisore venivano riflessi anche negli occhi brillanti di Zayn. Rimase ad osservarli a lungo, chiedendosi se anche sui suoi occhi giocassero in quel modo con la luce.
«Ehi, guardate questo – strillò Harry ad un tratto, smettendo di fare zapping, l'indice della mano destra a indicare il televisore. - È la fotocopia di Justin Bieber!»
Liam rise. «Niall, guarda, ha ragione! Magari sono parenti!»
E in un attimo tutti gli sguardi furono puntati sul ragazzo irlandese per spiarne la reazione. Lui, dal canto suo, era ancora intento ad osservare da vicino gli occhi del suo amico. Solo quanto anche quest'ultimo lo notò, inarcando le sopracciglia per la sorpresa, Niall si rese conto di essere al centro dell'attenzione. «Eh?» domandò confusamente, arrossendo per l'imbarazzo – aveva l'impressione di essersi perso qualcosa e di essere stato colto con le mani nel sacco.
L'espressione di Harry si accese di malizioso divertimento, quando domandò: «Cosa stavi facendo?»
«Stavo guardando...» lasciò la frase in sospeso, però, arrossendo un po' di più, quando si rese conto di quanto la verità sarebbe suonata una risposta sciocca: stavo guardando gli occhi di Zayn che brillavano. Terribilmente imbarazzante.
La risata di Louis interruppe la lunga occhiata penetrante che Harry stava rivolgendo a Niall. «Oh, avanti, Harreh, lascia che i due piccioncini tubino in pace, non metterli in imbarazzo!» esclamò gongolante.
«Che cosa?» domandarono in coro Niall e Liam, presi in contropiede da quella frase. Questo fece ridere di nuovo il più grande, presto imitato da Harry. «Ho sempre pensato che fossero una bella coppia» buttò lì quest'ultimo con noncuranza.
Niall boccheggiò, senza parole, senza sapere cosa rispondere a quelle strane insinuazioni. Lui e Zayn? Cosa? Perché? Quando mai?! Gli rivolse un'occhiata spaesata e si stupì di vederlo sorridere sornione con un sopracciglio inarcato. Fu la tranquillità dell'altro a calmare i battiti impazziti del suo cuore e il continuo saltare da un volto all'altro del suo sguardo. Se Zayn era calmo, dopo tutto, perché lui avrebbe dovuto farsi prendere dal panico come un cretino? Non che Zayn si lasciasse mai prendere dal panico, ma era anche vero che loro cinque erano sempre stati soliti prendersi in giro in quel modo: perché scaldarsi tanto?
«Infatti – trillò quindi l'irlandese, ostentando naturalezza nonostante le guance imporporate. - Lasciaci in pace, gelosone!» Poi lo sguardo di Niall cadde sullo schermo del televisore e sul ragazzo inquadrato e... «Porca vacca! È identico a Justin!» strillò, puntandolo col dito.
«Te l'avevamo detto» borbottò Liam, roteando gli occhi. Si alzò dalla poltrona e, «Chi vuole il tè?», cambiò improvvisamente argomento, avviandosi verso la cucina. Il pugno di Louis scattò in aria, mentre Zayn alzava pigramente la mano senza smettere di osservare Niall di sottecchi.
«Smettila di guardarlo in quel modo, però» lo rimproverò in tono falsamente arrabbiato.
Harry cambiò canale, facendo protestare il ragazzo biondo. Poi lo fece di nuovo - ancora e ancora –, tornando alla sua precedente occupazione di zapping rapido e irritante.
Quando capì che ormai il sosia di Justin Bieber era rimasto decine di canali addietro, Niall si voltò verso il suo presunto ragazzo. «Sei geloso?» lo prese in giro. Zayn gli diede una spinta giocosa e lui scoppiò a ridere di gusto, subito seguito dall'altro, che lo abbracciò con la minaccia di non lasciarlo andare mai più.
La noia tornò a farla da padrone nel salotto nel giro di pochi minuti. O almeno fino a quando Liam non tornò con il tè, inciampò nei piedi di Louis e cadde rovesciando il vassoio e tutto ciò che vi era sopra sul tappeto – evitando miracolosamente di inondare Harry Styles di acqua bollente. Allora Louis diede il via ad una serie di frecciatine divertite al padrone di casa, che non poté che subire in silenzio per il resto del pomeriggio, ridendo e rispondendo a tono di tanto in tanto.
 
Nonostante le parole di Louis sembravano essere state presto dimenticate dai ragazzi, non avevano affatto abbandonato la mente di colui che le aveva pronunciate. Come Zayn non aveva potuto fare a meno di notare, infatti, Louis li aveva tenuti d'occhio tutto il pomeriggio, aspettandosi di vederli fare o scoprire chissà cosa. E Zayn non sopportava che qualcuno lo studiasse, pretendesse di entrargli in testa senza il suo permesso. Perché non poteva farsi gli affari suoi? Odiava gli impiccioni. Proprio per questo motivo aveva passato il pomeriggio a cercare di non lasciar trapelare nessuno dei suoi pensieri e dei sentimenti discordanti che gli riempivano sempre il petto quando si trovava in una situazione del genere – ovvero quando qualcuno faceva imbarazzanti allusioni, qualcun altro cercava di confutarle e lui senza dir nulla aspettava che l'interesse nei suoi confronti svanisse.
Il fatto che il ficcanaso fosse proprio Louis, però, lo faceva riflettere sulla situazione. Se quelli di cui era circondato erano i suoi migliori amici – non i soli, magari, sicuramente parte della categoria –, che motivo c'era di non essere se stesso?
Probabilmente solo nel momento in cui le lancette gli comunicarono che era ora di tornare a casa, Zayn riuscì ad abbassare la guardia.
 
Niall si sentiva lo sguardo di Zayn addosso, ma faceva finta di non accorgersene. Continuava a guardare ostinatamente il televisore, come se la cosa non lo stesse facendo morire di imbarazzo. Il che non aveva molto senso, in tutta probabilità.
Gli occhi di Zayn erano particolarmente espressivi, penetranti. Quando si fissavano su di lui, Niall lo percepiva chiaramente; era come se qualcuno lo illuminasse con una torcia, di cui non percepiva tanto la luminosità quanto il calore sulla pelle.
Solo quando, dopo minuti che sembravano interminabili, non riuscì più a sopportarne il peso, prese coraggio e si voltò a incontrare quegli occhi ancora teatro dei riflessi della televisione. «Che c'è?» chiese, liberandosi della domanda che gli ronzava fastidiosamente in testa da quando l'altro aveva iniziato ad osservarlo.
Zayn si strinse nelle spalle. «È ora che me ne vada» disse solo.
Niall annuì e si alzò dal divano, attirando l'attenzione degli altri. «Ti accompagno alla porta» si offrì, senza pensarci due volte.
«Vai via?» si informò Liam.
Zayn annuì, mentre si alzava in piedi mettendosi il giubbotto. «Sì, ci vediamo nei prossimi giorni» si congedò.
«Certo – il secondo padrone di casa sorrise e salutò l'amico con la mano. - Ciao, Zayn».
«Ciao!» gli fecero eco Louis e Harry, mentre lui e Niall uscivano dalla stanza.
Quando ebbero ormai raggiunto la soglia, Niall parlò a voce bassa per non farsi sentire dagli altri: «Louis non ci ha tolto gli occhi di dosso tutto il giorno – Strofinò distrattamente le mani l'una nell'altra e lanciò una fugace occhiata alla porta del salotto. - È inquietante a volte».
Zayn rise, aprendo abbassando la maniglia, pronto ad uscire. «È Louis» fu la criptica risposta che provocò le grasse risate di Niall. Zayn non poté impedirsi di sorridere.
«Questo è certo!»
Una stretta di spalle. «Certo che...»
«Cosa?» Curiosità.
«Potremmo dargli qualcosa da vedere».
«Eh?!» Sconcerto.
L'espressione sul volto di Niall era così buffa che Zayn quasi scoppiò a ridere mentre gli metteva una mano dietro la testa e lo avvicinava a sé.
Niall in un primo momento non reagì; lasciò che il suo amico gli accarezzasse i capelli e premesse le labbra sulle sue, limitandosi a chiedersi fino a che punto si sarebbe spinto per prendersi gioco di Louis. Perché si trattava solo di uno scherzo, no?
Solo quando la lingua di Zayn chiese l'accesso alla sua bocca, Niall perse il contatto con la realtà. Percepì il cuore perdere un battito per poi partire di corsa alla ricerca del suo senno smarrito. Fu proprio lui ad approfondire il bacio, con foga, rimanendoci poi male quando l'altro lo interruppe – troppo presto per i suoi gusti.
Si fermò inerme a fissare Zayn, senza sapere cosa dire o pensare, le braccia lungo i fianchi e le labbra arrossate dischiuse.
Zayn ricambiò lo sguardo, gli occhi resi liquidi dalle emozioni provate.
Poi se ne andò. Senza una parola, senza un saluto, aprì la porta, uscì e la richiuse, lasciando Niall in piedi sulla soglia, confuso come mai in vita sua.
 
Poco dopo, Louis fu distratto dal film che stava seguendo dal suo cellulare, che vibrò l'avviso di un nuovo messaggio ricevuto. Mentre lo estraeva dalla tasca, il suo sguardo scorse la stanza e incappò casualmente sull'immagine di Niall Horan che fissava il vuoto con aria persa e trasognata. Annotò mentalmente di indagare al riguardo, poi aprì il nuovo SMS. Gli bastò leggere quelle parole, però, per capire che non ce ne sarebbe stato bisogno: il badboy aveva finalmente scoccato la freccia e fatto centro.
L'hai fatto apposta, vero? Volevi spingermi a farlo.
Avrei dovuto darmi una mossa prima.
Grazie di essere così insopportabilmente ficcanaso, Louis.
Z.
Louis sorrise tra sé. «Prego, Zayn» mormorò divertito.
Niall si voltò a guardarlo, sconvolto. «Cosa hai detto?» chiese, allarmato.
Il più grande si strinse nelle spalle e gli scompigliò i capelli. «Io? Nulla!»



In der Ecke - Nell'angolo:
Here is it! Mi ha fatto notare MN125 che Liam... si stupisce quando Louis insinua che Niall e Zayn siano "piccioncini". Perché? Ecco, è una bellissima domanda. La cosa non era prevista, credo che sia il mio animo da Ziam shipper che gliel'ha fatto fare a mia insaputa. Però potrebbe anche non essere così, insomma, io ce lo vedo a stupirsi per una cosa del genere - gelosia o non gelosia, Ziam o non Ziam. 
Spero che vi sia piaciuta, anche se è un po' vaga  e ho l'impressione che non scorra come dovrebbe. ^^
Tanti auguri al nostro Zayn! :3
  
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