Ma cosa diavolo ci fate nel bagno delle ragazze?!

 

 

Entrai nell'aula correndo. Era il primo giorno di scuola ed ero in ritardo.

-A buon ora! Ragazzi lei è Amanda Morrison, viene dall'Italia. Si è trasferita qui qualche settimana fa. Io sono la tua nuova professoressa di latino..- aspetta... Cosa? C'era anche latino? Stavo complottando di buttarmi dalla finestra magari con l'aiuto di Mary Poppins (o come si scrive) quando la prof non-so-come-si-chiama mi riportò alla realtà.

-Prego signorina, si sieda vicino a Malik- disse indicandomi un ragazzo con un albero in testa. Cioè non è che aveva un albero vero e proprio.. Sapete quello con le foglie e la corteccia.. No, aveva un ciuffo alto almeno 20 centimetri. Chissà se il suo.. ehm coso... aveva una misura più...

Amy che cocomero dici? Mi sedetti vicino a lui senza proferire parola e cominciai a guardare dalla finestra..

Che bel pasticcino...

Cosa? Chi parla?? pensai io.

Ciao Amy!

Come fai a sapere il mio nome? Aspetta ho capito! Sei la mia coscienza vero??

Cosa? Tu parli con la tua coscienza?

Ehm.. No! Certo che no! Per chi mi hai preso.. Mica sono matta!

Come dici tu.. Comunque io sono il tuo nuovo amico immaginario! 

AHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHA mi stai prendendo in giro? 

Cosa c'è di divertente scusa?

Ma allora perchè non ti vedo??

Perchè ora sono nudo!

-Che schifo!!!- dissi. Il ragazzo con l'albero in testa mi guardò perplesso.

-Cosa?- 

-Ehm.. No, niente! Stavo cantando!-

-A me non sembrava...-

-Uh guarda un uccellino!- dissi indicando la finestra.

-Ma non ci sono uccelli Amanda!- io scoppiai a ridere.

-E quello che hai tu cos'è?- lui strabuzzò gli occhi. Bene, un'altra persona che mi credeva matta.

Finalmente suonò la campanella così andai al mio armadietto a posare i libri quando una ragazza tutta cotonata e vestita da cheerleader mi si mise davanti.

-Ciao sfigata-

-Ciao troia- lei strabuzzò gli occhi.

-Come ti permetti? Tu non sei nessuno!-

-E perchè tu chi sei il papa? Solo perchè sei vestita da cheerleader questo non vuol dire che puoi parlarmi così!-

-Ah no? Comunque ho saputo che a Latino stavi vicino a Zayn..- sapeva dell'esistenza di latino? 

-Zayn... Zayn? Ah, sì.. il pasticcino con l'albero in testa..- lei mi guardò con disprezzo.

-Non lo puoi toccare...-

-Perchè ha la peste??- dissi io.

-Cosa?! Davvero?!- disse quella con aria disgustata.

-Wow, oltre che essere troia, vedo che sei anche molto intelligente!-

-Comunque non lo devi toccare è proprietà privata-

-è tuo? E chi sei sua madre...?-

-No... Ma sto lavorando per diventare la sua ragazza-
-Che genere di lavoro..? La troia? Questo ti riesce piuttosto bene-
-Non lo toccare! Altrimenti..-

-Altrimenti cosa? Mi spruzzi la lacca? Ma fammi il piacere..!-

-Comunque io sono Hilary!- disse.

-E chi te l'ha chiesto? Vabbè ciao!- dissi incamminandomi verso il bagno con tutti gli sguardi puntati addosso. Alcuni mi guardavano con ammirazione, altri mi battevano il cinque. Altre invece mi guardavano male. Quest'ultime infatti erano anche loro cheerleader.

Entrai in bagno 5 minuti dopo.

Appena antrai però mi accorsi che c'erano 5 ragazzi. Uno di questi era Zayn. Dopo che avevo parlato con la troia mi era venuta in mente un'idea geniale. Per farle un torto avrei fatto innamorare il signorino Malik di me. Fosse l'ultima cosa che facevo.

-Ma cosa diavolo ci fate nel bagno delle ragazze?!- sbraitai.

-Veramente Amanda questo è il bagno dei ragazzi..- disse uno riccio. 

Bene.

Figura di merda-pupù-cacca numero uno= completata.

-E tu come fai a conoscere il mio nome?- dissi puntandogli il dito contro e avvicinandomi pericolosamente a lui. 

-Bè, l'hanno visto tutti il faccia a faccia tra te e Hilary.. Sei piuttosto popolare ora...- feci un sorrisino beffardo. Meglio, ora avrei potuto conquistare meglio Malik. 

Li guardai uno per uno. C'era un biondino finto alquanto spaventato con degli occhi semplicemente spettacolari. Uno con i capelli castani e gli occhi dello stesso colore. Il riccioluto che aveva parlato prima aveva gli occhi verdi e maliziosi. Poi c'era un altro ragazzo castano con gli occhi color cielo. E infine Zayn. Lui era appoggiato al muro vicino alla finestra e non mi stava degnando di uno sguardo.
Ah è così Zayn? 

Prima che tu te ne renda conto cadrai ai miei piedi.

-Ora è meglio se vado Sciao Beli!- dissi per poi incamminarmi verso l'aula di letteratura sotto gli sguardi di tutti gli studenti del liceo.

Potevo abituarmici.