La gente iniziò ad avere paura. Si parlava di un serial killer, ma c’era troppo sangue, troppa crudeltà in quelle uccisioni perché un essere umano potesse arrivare a tanto. Eravamo una comunità di piccoli idioti, chiusa nel nostro mondo ancorato alle tradizioni rurali per non credere al sovrannaturale. Eravamo una di quelle cittadine che credono che l’Uomo Nero si porti via i nostri figli durante la notte, e che durante Halloween scioglie i cani con riluttanza, alla ricerca di spiriti da tenere lontani dalla propria abitazione. In verità, tutti avevano paura di credere che il proprio vicino di casa fosse un pazzo omicida.