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Autore: Dominil    12/01/2013    2 recensioni
La notte di Montréal era costellata da miriadi di piccole luci che rischiaravano le strade del centro e quelle di periferia, le stelle sembravano voler dare un po' di conforto a chi, come Pierre, avrebbe voluto non svegliarsi mai più o, almeno, svegliarsi con accanto ancora il suo migliore amico.[...]
“Non sarà comunque lo stesso e lo sai anche tu, non potrà più esserlo ed è questo che mi rende davvero triste.”
Pierre lo guardava di sottecchi senza avere il coraggio di dire nulla perché, nonostante il suo duro allenamento per essere sempre positivo, sapeva che in realtà David aveva ragione.
[Teenager!verse]
Genere: Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: David Desrosiers, Pierre Bouvier
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Driving so fast nothing can take us – We'll not surrender, I promise
Autore: Dominil (EFP), Dominil B (forum)
Fandom: Simple Plan
Personaggi: Pierre, David
Paring: nessuno
Genere: malinconico, song-fic
Rating: verde
Tabella:

Tabella: Blu

01.Onde del mare 02.Cielo stellato 03.Occhi
04.Mirtillo 05.Ghiaccio 06.Scelta libera

Progressi: 2/6


Prompt: cielo stellato
Note: questa one-shot partecipa alla “Itten Challenge” indetta da Eldevais Verdefoglia sul forum di EFP. La canzone che fa da sottofondo a questa storia è Everytime dei Simple Plan e, anche se sembra piuttosto romantica, in questo caso fa da colonna sonora ad un'amicizia molto importante e profonda (se volete vederci accenni slash fate pure, non sarò certo io a smentirli).
Ricordate che ciò che state per leggere non rispecchia in alcun modo la realtà (anche perché si tratta di una Teenager!verse), i personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro.
Detto questo, buona lettura.








Driving so fast nothing can take us
We'll not surrender, I promise






La notte di Montréal era costellata da miriadi di piccole luci che rischiaravano le strade del centro e quelle di periferia, le stelle sembravano voler dare un po' di conforto a chi, come Pierre, avrebbe voluto non svegliarsi mai più o, almeno, svegliarsi con accanto ancora il suo migliore amico.
Aveva chiuso gli occhi solo da un'oretta quando il suo cellulare cominciò a vibrare imperterrito sul comodino.
“D-David, sei impazzito?!”
Dall'altra parte del telefono la voce del suo amico era entusiasta e squillante come sempre, quasi irritante a quell'ora.
“Ehm scusa per l'ora Pierre ma volevo chiederti se ti andava di passare l'ultima notte insieme...”
Si fermò per qualche istante impaziente di ascoltare la risposta del suo migliore amico.
Sono le tre dieci David...”
Gli occhi di Pierre erano stanchi e gonfi, tutto quello che stava accadendo sembrava una follia, beh una follia alla David per la precisione. L'indomani lo aspettava un compito in classe di Letteratura e il suo sesto senso gli diceva che avrebbe dovuto impiegare la notte per riposare.
Pierre... Ti prego. Da domani non ci vedremo mai più, mi concedi qualche ora?”
Non stai morendo però va bene, dammi un quarto d'ora e sono da te.”
David chiuse immediatamente la chiamata senza nemmeno rispondere e Pierre scese lentamente dal letto dopo essersi ripetutamente stiracchiato.
Prima di addormentarsi aveva tentato di allontanare dalla mente la partenza del suo amico e lui, a quell'ora improponibile, lo chiama per chiedergli di stare un po' insieme, come se non facesse già abbastanza male.
Dopo aver infilato un pantalone della tuta e una felpa, Pierre cominciò ad aggirarsi quasi in punta di piedi per il corridoio alla ricerca delle chiavi dell'auto. I suoi dormivano al piano di sopra e doveva sperare con tutto se stesso che il rumore del motore o semplicemente dei suoi passi non li svegliasse.
Non era la prima volta che rubava l'auto di suo padre, molte altre volte era stato quasi costretto da David o Seb di andare in giro nel cuore della notte, ma quella volta non era proprio dell'umore per essere felice.


It was 3 AM
When you woke me up
And we jumped in the car and drove as far as we could go
Just to get away

Quando parcheggiò l'auto accanto al marciapiede, notò che il suo migliore amico si era seduto sul ciglio, le gambe unite e le braccia sulle ginocchia. Accolse il suo arrivo con un sorriso per poi scattare in piedi e salire sull'auto accanto al guidatore.

Non hai una bella cera, amico.”
Vorrei vedere te se ti avessi così brutalmente tirato fuori dal letto.” rispose l'altro, nascondendo un ghigno divertito.
Volevo concludere come si deve le nostre fughe notturne, tutto qui.”
Detto questo il viso di David si corrugò e i suoi occhi presero a fissare la strada immobile senza più muoversi. Sapeva che una nuova vita lo attendeva lontano da Montréal e, se lo conosceva bene, sapeva che doveva essere a dir poco terrorizzato.
Dove andiamo?” chiese Pierre pigiando il piede sull'acceleratore.
L'altro fece spallucce senza voltarsi e allora il ragazzo deciso di far fare al proprio amico un ultimo giro della città, di lasciarsi guidare dal cielo stellato attraverso i ricordi.
Non voglio trasferirmi.” disse David dopo circa mezz'ora di silenzio.
L'auto inghiottiva l'asfalto, l'auto perforava l'oscurità di quella notte preziosa quanto triste.
Neanch'io vorrei che tu lo facessi ma sono sicuro che starai bene.” rispose Pierre e la sua voce riuscva a sembrare piuttosto convincente. Da quando aveva saputo dell'iminente trasferimento del suo migliore amico si era allenato quasi quotidianamente ad essere felice e col tempo pareva essersene convinto davvero.
Come fai ad esserlo?”
Non lo so, lo sono e basta. Piaci molto alla gente.”
David sorrise lievemente.
Su, che ne dici di una barretta di cioccolata? Alzarmi presto mi ha fatto venir fame.”
L'amico annuì e allora Pierre parcheggiò nello spiazzale di fronte al 24 hrs Market e, dopo aver messo il freno a mano, slacciò la cintura.

Corri Pierre!”
Aspettami!” urlò il ragazzo inciampando quasi nei suoi stessi piedi.
Sì però muoviti o prenderanno entrambi!”
Mentre pronunciava quelle parole David si voltò velocemente indietro e notò il proprietario del negozio che avevano alle calcagna. Se Pierre si fosse fermato anche solo per un istante sarebbe finita.
Non mollare amico...” sussurrò tra sé e sé.
Tutto questo per delle stupide caramelle.” disse Pierre mentre cercava di far forza sulle gambe e continuare a correre a perdifiato.
Corri invece di parlare, sprechi fiato prezioso!” lo rimbeccò l'altro.
Ad un certo punto l'amico lo afferrò per la maglietta tirandolo in un angolo così da seminare l'inseguitore e, stanchi e sudati, aprirono tremanti le loro caramelle gommose.
Non farò mai più una cosa del genere.”
Non sai apprezzare il brivido del pericolo.” rispose David.

L'uomo dietro al bancone lanciò loro un'occhiata fugace quando entrarono e, dopo averli velocemente squadrati, tornò a sfogliare la sua rivista.
I due ragazzi si diressero subito al reparto dei dolciumi cominciando ad arraffare tutte le barrette che riuscivano a tenere tra le mani.
“Ti va una bella corsa?”
“Non dirlo nemmeno, David.”
“Dai, scherzavo!”
Il ragazzo gli diede una pacca sulla nuca per poi tornare indietro fino alla cassa.
“Ah Pierre prendi anche due coche.”

Mangia una Mentos.”
Mi spieghi come faccio se devo tenere in bocca la Coca Cola?”
Avanti Bouvier non ci vuole la laurea per certe cose.”
Perché ridete, voi due?”
Chuck e Seb scossero la testa nascondendo i loro ghigni.
Sei pronto?”
No, tutta questa storia mi sa di fregatura.”


We spent all our money
On stupid things
But if I look back now
I'd probably give it all away
Just for one more day
One more day with you

“Ti ho mai detto che il cofano anteriore della macchina di tuo padre è piuttosto comodo?”
“Tutte le volte.” rispose Pierre, sorridendo.
I loro sguardi erano rivolti al cielo che da blu scuro era diventato semplicemente blu, le stelle si stavano spegnendo a poco poco fino a lasciare il posto a delicate venature color pesca.
“Tra quattro ore salirò su un aereo che non mi riporterà mai più qui.”
“David sai che ci rivedremo il più spesso possibile, non devi preoccuparti.”
Aprirono entrambi la loro lattina con uno scatto per poi cominciare a sorseggiare lentamente la Coca Cola.
“Non sarà comunque lo stesso e lo sai anche tu, non potrà più esserlo ed è questo che mi rende davvero triste.”
Pierre lo guardava di sottecchi senza avere il coraggio di dire nulla perché, nonostante il suo duro allenamento per essere sempre positivo, sapeva che in realtà David aveva ragione.
“E sai cosa vorrei adesso? Vorrei ancora un giorno per poter stare con te e con gli altri, per fare una specie di best of delle nostre peggiori follie, di far sega a scuola...”
“A proposito.” iniziò Pierre quasi volendo cambiare discorso. “Cerca di non metterti troppo nei guai.”
“Non potrei mai senza di te, sei tu l'esperto.”
Entrambi scoppiarono a ridere.
“Non dire stronzate, solo guardandoti in faccia si capisce che ne sai una più del diavolo!”


We talked about our lives
Until the sun came out

Ehi è la prima volta che ti vedo in punizione.”
In effetti puoi considerarmi un novellino. Tu invece mi sembri a tuo agio.”
Beh passo più tempo qui che a lezione a dire il vero...” rispose il ragazzo, grattandosi la testa. “Comunque io mi chiamo David, piacere.”
Pierre Bouvier.”


And now I'm thinking about
How I wish I could go back
Just for one more day
One more day with you

Quando il cielo stellato era stato quasi del tutto sostituito dal chiarore del giorno, i due ragazzi decisero di alzarsi e di tornare nell'abitacolo, quasi pronti a salutarsi.
“Quindi ti accompagno a casa?”
“Sì, possibilmente prima che i miei scoprano che sono fuggito nel cuore della notte.”
Pierre rispose con un ghigno e, alla fine, si decise a mettere in moto.
Mentre guidava e i lampioni ai lati della strada iniziavano a spegnersi, iniziò a riflettere anche lui su quanto sarebbe stato bello avere ancora un giorno intero da passare con David, ancora ventiquattr'ore per stare in compagnia con quella testa calda del suo amico, con l'unica testa calda che era mai riuscito a capirlo e a farlo stare bene.
Si sentiva quasi a pezzi, non voleva che la loro ultima notte finisse...
“Eccoci arrivati, credo sia arrivato il momento Pierre.”
“S-Sì...” rispose l'altro. “Ti voglio bene David, non saprei che altro dirti oltre al fatto che sei il mio migliore amico e questo non potrà cambiarlo niente e nessuno.”
Il ragazzo gli rivolse un sorriso amaro.
“E invece prima o poi tutto cambia, ma ti voglio bene anch'io Bouvier.”

You walked away
Just one more day
It's all I need
Is one more day with you



   
 
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