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Autore: Chrysalide    12/01/2013    0 recensioni
Jake Gyllenhaal & Anne Hataway.
"Ad Anne mancava suo nonno, e più di tutto le mancava la libertà che si sentiva di avere quando correva tra le praterie intorno a casa [...]
Le mancava svegliarsi con la luce del sole di periferia, che non era decisamente il solito di quello di città. Come le mancava il latte appena munto la mattina e le bacche e fragoline fresche che andava a cogliere tra i cespugli."
Anne è una ragazza chiusa, complessa, piena di sfaccettature e di pensieri non sani. Ha anche un cuore d'oro, molti pregi, e una bellezza che non comprende ma che cattura l'attenzione di molti. E' una ragazzina semplice, che purtroppo si è paradossalmente trovata adulta in un corpo che non sente suo.
Odia lo stile di vita che fa, e brama sempre l'arrivo della primavera per andare a trovare il nonno nella sua casa in mezzo ai boschi e le vallate. E' il suo rifugio quello; scappa dalla frenesia della sua vita per rintanarsi nella sicurezza di quello che non e che conosce. Crede quest'anno di tornare come abitualmente fa sempre, ma qualcosa cambia, questa volta troverà una sorpresa.. che il suo futuro non mancherà di ripresentarle.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Anne e Jake, una coppia che mi ha stregata.

Il tempo delle rondini, quando nei prati iniziano a sbocciare i fiori, gli scoiattoli a correre per i tronchi degli alberi e i nascituri di ogni specie boschiva cacciano fuori il musetto dalle tane invernali e iniziano a scorrazzare via sotto il controllo protettivo della mamma. Il ghiaccio superficiale nei sottoboschi delle montagne più alte inizia a sciogliersi restituendo la vita ai fiumiciattoli che musicano l’aria tra gli alberi. Le api e le farfalle tornano a succhiare il polline dai fiori, diffondendolo anche, per farne nascere altri.
I ragnetti tessono le loro elaborate tele tra gli steli, tra i rami e tra i rovi dove iniziano a nascere le more e i lamponi.
Gli alberi mettono foglie e gemme, e tra i loro rami si costruiscono i nidi d’amore degli uccelli in dolce attesa, che riempiono il cielo insieme agli altri migratori.
I grilli e le cicale la sera tornano a riempire le orecchie, e a volte si riscontrano purtroppo anche suoni di spari. La caccia in certe zone veniva chiusa, ma qualche clandestino a volte ci si trovava.
Siamo a marzo, il sole albeggia fra i colli, e la brezza si profuma dell’odore dei campi.
Erano le 6 di mattina e il nonno si trovava già sulla sua sedia di legno fuori della porta, a contemplare quella meraviglia che si trovava davanti:
il sole colorava il cielo di arancione che sfumava in un violetto molto acceso, e le anatre che volavano in stormi ci passavano davanti come distinte figure nere. L’erba verdolina dei prati sottostanti si piegava alla leggera brezza, e tutto era così.. perfetto, sembrava un quadro.
Amava tutto questo, e non era il solo.

Ad Anne mancava suo nonno, e più di tutto le mancava la libertà che si sentiva di avere quando correva tra le praterie intorno a casa, sola insieme a Sparks, il cane del nonno.
Le mancava svegliarsi con la luce del sole di periferia, che non era decisamente il solito di quello di città. Come le mancava il latte appena munto la mattina e le bacche e fragoline fresche che andava a cogliere tra i cespugli.
La vita in città era così pesante.. il rumore dei clacson e delle macchine che sfrecciavano, dei motorini, delle persone sfacciate che urlavano agli altri di togliersi dal mezzo della strada o di montare sui marciapiedi, perché non erano stati costruiti per bellezza. La difficoltà a volte nel camminare perché la folla era troppa, gli sguardi insostenibili che la facevano avanzare sempre a testa bassa e le luci dei negozi sempre più fitte che facevano a gara a soprastarsi per farsi notare, accecandoti al primo sguardo.
Menomale che tutto quel caos per un po’ poteva finire, menomale che aveva la possibilità di rifugiarsi in quell’accogliente casetta che le piaceva tanto, e scappare nei campi circostanti.
Non tutti hanno questa fortuna, ma non tutti la necessitano. Tanti si accontentano di starsene lì, in quelle case super moderne davanti ai loro mega televisori cercando sempre il lusso più sfrenato e volendo tutti quei nuovi gadget tecnologici che tra poco ti fanno anche il caffè ma che non fai in tempo a comprarti una serie che un mese dopo ne è già uscita un’altra. Tutti pensano che la felicità si trovi nel denaro e in tutto quel che ne deriva, tipo ville, schermi al plasma, cellulari di ultima generazione, costosissimi vestiti di marca, ristoranti a 5 stelle e vacanze dispendiose. Ma alla fine sapete che c’è? Che poi non sono felici. Non sanno quanta felicità invece possono dare un bel libro, una poltrona comoda e un fuoco davanti a te. Oppure starsene in silenzio, sotto un cielo stellato, alla musica dei grilli. Oppure semplicemente una sincera compagnia, di qualcuno, o di un cane anche. Poveri sfigati.
Anne lo faceva spesso quel pensiero, era costantemente stufa delle stucchevoli persone che si trovava intorno ed era contenta ora che fosse il momento di partire.
  
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