Anime & Manga > Dragon Ball
Ricorda la storia  |      
Autore: LORIGETA    01/08/2007    20 recensioni
Mancano due settimane alla nascita della figlia di Bulma e Vegeta, ma durante l'ultimo giorno di vacanza ...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bra, Bulma, Vegeta
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un fiocco rosa per Vegeta.

 



[
Un seme attecchisce e cresce lentamente nel ventre di una donna.

Giorno dopo giorno lei vede mutare il proprio corpo in attesa di donare una nuova vita.]

 

 

 Il tramonto colora di riflessi rossi le leggere increspature delle onde che si frangono sulla spiaggia.
I giorni di sole e di mare, sulla piccola isola sperduta, trascorrono spensierati e la vacanza della famiglia Brief è quasi giunta al termine.  
Bulma affaticata dalla gravidanza è seduta sul divano, cerca di distrarsi leggendo una rivista. 
Ogni tanto sospira. La piccola saiyan che si agita dentro di lei le ha dato un calcio, e non è il primo di quella lunga giornata.
Si alza, notando quanto sia ingombrante quella pancia solitamente piatta, le sembra di essere ridicola mentre lentamente si appresta a salire le scale. Arriva in cima, poggiando il piede sull’ultimo scalino, e con il fiatone si ferma riprendendo respiro.Trunks sta uscendo dalla sua camera e appena si accorge di lei sorride.
“Ciao mamma, tutto bene?” chiede.
“Certo, non si vede che sono in perfetta forma?” sbotta lei.   
Il ragazzino è preoccupato, la madre è pallida e ultimamente gli sbalzi d’umore sono diventati troppo frequenti.
“Mamma, se vuoi rimango in casa stasera, telefono a Goten e rimandiamo, non è di vitale importanza che io vada a trovarlo.”
Il volto di  Bulma cambia espressione, la bocca si incurva in un sorriso dolcissimo.
“Tesoro, sto bene! E poi c’è papà in casa...non sono sola!”
La mano si posa sulla guancia del figlio e scende con lentezza ad accarezzarlo.   
Il ragazzo tenta di abbracciarla, ma il pancione ostacola i suoi movimenti.
Prova una punta di gelosia per la sorella, che beatamente sonnecchia cullata dai battiti del cuore della madre.
Dei passi rimbombano nel corridoio e fanno voltare Bulma, le iridi azzurre si incontrano con gli occhi neri penetranti di Vegeta. Lui non mostra evidenti segni di emozione, eppure sente una scossa attraversargli il corpo. E’ la stessa sensazione che prova ogni volta che la vede, e si rinnova ogni giorno.
“Vegeta siamo soli tu  e io stasera” gli dice, con un briciolo di malizia.
Lo osserva mentre lui sembra quasi infastidito, ma da tante notti non sente il calore del suo corpo e gli mancano quei momenti così intensi, fatti di carezze, di sospiri che si intrecciano.  
Bulma non ottiene risposta, ma le basta leggergli l’espressione del viso per capire. Il solco sottile al lato della bocca si inarca leggermente. 
Mentre lui si allontana, sente la piccola muoversi e spingere i piedini contro il suo ventre.
“Monella! Hai sentito la presenza di tuo padre vero?  Anche a te fa questo effetto?” le sussurra, mentre Trunks la osserva incuriosito.
“Vai pure, altrimenti farai tardi !” dice Bulma,  ma una fitta la coglie di sorpresa, togliendole il fiato.
“Mamma! Stai male?” Trunks la sorregge, mentre lei si piega in avanti lasciandosi sfuggire un gemito di dolore.
“No! Tranquillo, è solo che la piccola oggi è più agitata. tu preparati, ora io vado a sdraiarmi”
Arriva un'altra fitta più forte, che lei riesce a nascondergli, si volta mentre il ragazzo rientra nella sua stanza.
Bulma si trascina in camera e arriva al letto dove si distende.
Sente lo scrosciare dell’acqua della doccia e immagina le miriadi di goccioline che scendono sul corpo del compagno, è solo un attimo di distrazione, perché il dolore nuovamente le soffoca il respiro.
L’orologio scandisce i secondi, un susseguirsi di minuti confermano i suoi dubbi, le contrazioni sono regolari, il travaglio è cominciato.
Il sayan esce dal  bagno avvolto in un asciugamano di spugna e gli basta un secondo per capire che la compagna non sta affatto bene.
“Bulma!” gli è difficile parlare, eppure vorrebbe dirle quanto è agitato all’idea di diventare padre per la seconda volta.
Dentro di lui è vivo il rimpianto di non esserle stato accanto durante la prima gravidanza, quando contava solo aumentare la potenza della sua aura per potersi vestire d’oro.
Le lancette dell’orologio compiono lo stesso giro, altri minuti scorrono veloci, Trunks ormai è uscito, sono soli.
Vegeta è accanto a lei, si è seduto sul letto.  
“Penso che ci siamo. la bambina sta per nascere, sento il ventre indurirsi e il dolore è regolare...” 
Bulma si interrompe, questa volta la fitta è più forte, non riesce a trattenersi, urla e gli afferra una mano.
Vegeta coglie la disperazione di quella stretta, un senso di angoscia mai provata lo pervade. Lui che ha dispensato tanta sofferenza, non accetta che la sua donna ne sia vittima lei stessa. Si sente in colpa verso colei che gli sta donando il frutto di una notte d’amore.
“Ti porto in ospedale!” le dice, cerca di alzarsi, ma non ci riesce perché lei lo trattiene.
“Non c’è tempo...è troppo veloce, le contrazioni sono molto ravvicinate. Vegeta mi devi aiutare tu!” lui non si era mai sentito così impotente.
Il valoroso guerriero, il principe dei saiyan si asciugò il sudore dalla fronte.
“Non credo di potercela fare”  le dice con un nodo alla gola, i suoi poteri non gli servono e nemmeno la sua forza.
“Ti prego, ho bisogno di te!” Bulma ansima, mentre sente arrivare un'altra ondata di dolore.
Vegeta nota il volto di lei arrossato, negli occhi azzurri scorge un espressione di sofferenza.
La vuole aiutare, ma non sa cosa deve fare, questa volta non si tratta di distruggere pianeti o di combattere, deve far nascere sua figlia.
“Vado a scaldare dell’acqua” mormora. Si ricorda di averlo sentito in un vecchio film anche se non sa bene a che cosa possa servire.
Scende le scale e quasi inciampa, poi attraversa il soggiorno e arriva in cucina. Tentennando cerca l’interruttore della luce.
Apre gli sportelli del mobile alla ricerca di un recipiente, lo riempie e lo mette sul fuoco. 
Il tempo passa inesorabile.
L’acqua si scalda e lentamente il vapore risale il bordo della pentola, lui è lì in piedi che osserva e sa che deve tornare subito da Bulma.
“Ce la posso fare...” pensa, chiudendo il pugno.
Quando torna in camera gli si stringe il cuore.
Vede il viso di lei velato dalla sofferenza e la sente gemere, si avvicina e le si inginocchia di fronte, posando una mano sul ventre cercando di infonderle coraggio.
“Grazie” la donna sorride e vince la smorfia che il dolore le disegna sulla bocca.
Vegeta le stringe la mano e cerca di rimanere calmo, Bulma gli dice che sente il bisogno di spingere, lo prega di aiutarla. 
Il saiyan non sopporta di vederla soffrire, quindi si alza e l’aiuta a divaricare le gambe, lei chiude gli occhi e stringe le mani in due piccoli pugni.
“Devi spingere, coraggio... ” le dice e si mostra impassibile, ma in realtà è lui quello più spaventato
Bulma segue il suo consiglio, spinge con tutta la sua forza, prende respiro e dopo ricomincia.
Attimi lunghissimi che sembrano un eternità, il sangue cola dalle sue gambe e macchia l’immacolato lenzuolo.
Manca poco, Vegeta se ne accorge. Dall’apertura vaginale vede spuntare un ciuffo di capelli azzurri e cerca di mascherare l’emozione. Qualcosa si agita nella sua anima, sta assistendo al miracolo della vita, mentre un senso di tristezza e di colpa lo assale. Ricordi confinati negli angoli remoti della mente affiorano a ferirlo. Quante volte ha ucciso e torturato senza pietà? Adesso si rende conto del valore di ogni esistenza, della sofferenza di ogni madre, a stento controlla il tumulto di emozioni che si agitano dentro di lui.  
Le sue mani l’aiutano nell’ultima spinta, quella decisiva, quando la neonata abbandona il corpo della madre.
Vegeta si trova tra le  braccia un esserino che strilla a pieni polmoni, una bambina sporca di sangue e legata alla madre dal cordone ombelicale.
“Vegeta sta bene?” Gli chiede Bulma stremata e commossa, lo guarda e capisce che sua figlia diventerà la sua “rivale.”Vegeta ne è già innamorato.
“Sta bene mi sembra, strilla…e assomiglia a te!” dice, mentre i due occhioni azzurri come zaffiri lo osservano e lo rapiscono.
Il principe guarda la figlia estasiato. L’ha aiutata a venire al mondo, è l’impresa più bella che abbia mai compiuto, la più  importante.
Poi con dolcezza le stacca il cordone ombelicale  e la porge alla compagna, le guarda entrambe e un improvviso raggio di luce illumina il suo cuore.
Lo spietato e temibile saiyan di un tempo è stato sconfitto, i suoi occhi luccicano d’amore e una lacrima scende senza che lui provi vergogna.
Bulma la scorge e sorride, quella piccola goccia salata conta più di mille parole.
“Ti amo Vegeta” gli dice, stringendo la piccola al petto. Lui abbozza un sorriso, ma non risponde, i sentimenti che prova sono troppo intensi e la voce non arriva. Vorrebbe dirle che l’ama,  ma non ci riesce. Forse per orgoglio, o forse perché ha paura e di mostrare le proprie debolezze, perché anche lui adesso si sente un essere umano.  
La porta si apre e Trunks si affaccia nella camera rimanendo a bocca aperta.
“Mamma è nata!” Esclama per poi scoppiare in lacrime, guarda la sorella e poi la madre e infine gli occhi si posano sul padre.
“E’ nata in casa ?” chiede, senza riuscire a crederci, Bulma annuisce e sorride.
“Papà è stato davvero di aiuto!” risponde.
“Papà?” La interrompe Trunks sorpreso, non riesce ad immaginare il padre in veste di ostetrico.
“Certo proprio lui...” Bulma osserva la bambina che si è addormentata.  
“Se racconti qualcosa al figlio di Kakaroth ti ammazzo!” sbotta Vegeta, e lo sguardo diventa serio.
“Non voglio che Kakaroth lo venga a sapere!” dice a braccia conserte e fronte aggrottata.
“Sarà il nostro meraviglioso segreto… lo custodiremo nel cuore e sarai tu, Vegeta, che lo dirai alla bambina quando sarà diventata grande!” Dice Bulma.
Una lunga pausa, il principe rigido e impettito inarca le sopraciglia.
“Non intendo dire niente a Bra, capito?”
“Bra?” Chiede lei. Da dove saltava fuori quel nome?
Anche lui sembra sorpreso, lo ha pronunciato e non ricorda il motivo.
“Bello, mi piace!” Dice Trunks con naturalezza.
“Ti chiamerai Bra, ti piace piccolina? Lo ha scelto il tuo papà…” Gli occhi di Bulma si illuminano, è felice.
“Non dimenticherò mai questa notte Vegeta!” Sussurra, e lui la guarda intensamente. Poi avvicina le proprie labbra ad un suo orecchio.
“Bra significa : Bulma, ricordi amore...?” Lei ha un tuffo al cuore.
Lo fissa ammaliata,“Ti amo” ammette, in assoluta sincerità.
“Avermi aiutato a mettere al mondo nostra figlia è stata la tua splendida dichiarazione d’amore” pensa.
Vegeta esce dalla stanza senza fiatare.

 

[ Era difficile a volte convivere con le tante sfaccettature del suo carattere, ma proprio per questo lei lo amava così tanto. ]    

 Fine.

Questa one- shot la voglio dedicare ad una grande autrice ed amica che mi sopporta pazientemente :

Shari_Aruna

 

Ti voglio tanto bene, grazie ^^

 

Lasciate un commentino per favore ^^

 

 

  
Leggi le 20 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: LORIGETA