Un
fiocco rosa per
Vegeta.
[Un seme attecchisce e cresce lentamente nel ventre di
una donna.
Giorno dopo giorno lei vede mutare
il proprio corpo in attesa di donare una nuova
vita.]
I giorni di
sole e di mare, sulla piccola isola sperduta, trascorrono
spensierati e la vacanza della famiglia Brief è quasi giunta
al termine.
Bulma
affaticata dalla gravidanza è seduta sul divano, cerca di
distrarsi
leggendo una rivista.
Ogni tanto
sospira. La piccola saiyan che si agita dentro
di lei le ha dato un calcio, e non è il primo di quella
lunga giornata.
Si alza, notando quanto sia
ingombrante quella pancia solitamente piatta, le sembra di essere
ridicola
mentre lentamente si appresta a salire le scale. Arriva in cima,
poggiando il
piede sull’ultimo scalino, e con il fiatone si ferma
riprendendo respiro.Trunks
sta uscendo dalla sua camera e appena si accorge di lei sorride.
“Ciao
mamma, tutto
bene?” chiede.
“Certo,
non si vede che sono in perfetta forma?” sbotta lei.
Il
ragazzino è preoccupato, la madre è pallida e
ultimamente gli sbalzi d’umore
sono diventati troppo frequenti.
“Mamma,
se vuoi rimango in casa stasera, telefono a Goten e rimandiamo, non
è di vitale
importanza che io vada a trovarlo.”
Il volto di
Bulma cambia espressione, la bocca si incurva in un
sorriso dolcissimo.
“Tesoro,
sto bene! E poi c’è papà in casa...non
sono sola!”
La
mano si posa sulla guancia del figlio e scende con lentezza ad
accarezzarlo.
Il
ragazzo tenta di abbracciarla, ma il pancione ostacola i suoi
movimenti.
Prova
una punta di gelosia per la sorella, che beatamente sonnecchia cullata
dai battiti del cuore della madre.
Dei
passi rimbombano nel corridoio e fanno voltare Bulma, le iridi azzurre
si incontrano
con gli occhi neri penetranti di Vegeta. Lui non mostra evidenti segni
di
emozione, eppure sente una scossa attraversargli il corpo. E’
la stessa
sensazione che prova ogni volta che la vede, e si rinnova ogni
giorno.
“Vegeta
siamo soli tu e io stasera” gli dice,
con un briciolo di malizia.
Lo osserva
mentre lui sembra quasi
infastidito, ma da tante notti non sente il calore del suo corpo e gli
mancano
quei momenti così intensi, fatti di carezze, di sospiri che
si
intrecciano.
Bulma
non ottiene risposta, ma le basta leggergli l’espressione del
viso per capire.
Il solco sottile al lato della bocca si inarca leggermente.
Mentre
lui si allontana, sente la piccola muoversi e spingere i piedini contro
il suo
ventre.
“Monella!
Hai sentito la presenza di tuo padre
vero? Anche a te fa questo effetto?” le sussurra,
mentre Trunks la osserva
incuriosito.
“Vai
pure, altrimenti farai tardi !” dice Bulma, ma una
fitta la coglie di sorpresa,
togliendole il fiato.
“Mamma!
Stai male?” Trunks la sorregge, mentre lei si piega in avanti
lasciandosi sfuggire
un gemito di dolore.
“No!
Tranquillo, è solo che la piccola oggi è
più agitata. tu preparati, ora io vado
a sdraiarmi”
Arriva
un'altra fitta più forte, che lei riesce a nascondergli, si
volta mentre il
ragazzo rientra nella sua stanza.
Bulma
si trascina in camera e arriva al letto dove si distende.
Sente
lo scrosciare dell’acqua della doccia e immagina le miriadi
di goccioline che
scendono sul corpo del compagno, è solo un attimo di
distrazione, perché il
dolore nuovamente le soffoca il respiro.
L’orologio
scandisce i secondi, un susseguirsi di minuti confermano i suoi dubbi,
le
contrazioni sono regolari, il travaglio è cominciato.
Il
sayan esce dal bagno avvolto in un
asciugamano di spugna e gli basta un secondo per capire che la compagna
non sta
affatto bene.
“Bulma!”
gli è difficile parlare, eppure vorrebbe dirle quanto
è agitato all’idea di
diventare padre per la seconda volta.
Dentro
di lui è vivo il rimpianto di non esserle stato accanto
durante la prima
gravidanza, quando contava solo aumentare la potenza della sua aura per
potersi
vestire d’oro.
Le lancette
dell’orologio compiono lo stesso
giro, altri minuti scorrono veloci, Trunks ormai è uscito,
sono soli.
Vegeta
è accanto a lei, si è seduto sul letto.
“Penso
che ci siamo. la bambina sta per nascere, sento il ventre indurirsi e
il dolore
è regolare...”
Bulma si
interrompe, questa volta la fitta è più forte,
non
riesce a trattenersi, urla e gli afferra una mano.
Vegeta
coglie la disperazione di quella stretta, un senso di angoscia mai
provata lo
pervade. Lui che ha dispensato tanta sofferenza, non accetta che la sua
donna ne
sia vittima lei stessa. Si sente in colpa verso colei che gli sta
donando
il frutto di una notte d’amore.
“Ti
porto in ospedale!” le dice, cerca di alzarsi, ma non ci
riesce perché lei lo trattiene.
“Non
c’è tempo...è troppo veloce, le
contrazioni sono molto ravvicinate. Vegeta mi
devi aiutare tu!” lui non si era mai sentito così
impotente.
Il
valoroso guerriero, il principe dei saiyan si asciugò il
sudore dalla fronte.
“Non
credo di potercela fare” le dice con un
nodo alla gola, i suoi poteri non gli servono e nemmeno la sua forza.
“Ti
prego, ho bisogno di te!” Bulma ansima, mentre sente arrivare
un'altra ondata di
dolore.
Vegeta
nota il volto di lei arrossato, negli occhi azzurri scorge un
espressione di
sofferenza.
La vuole
aiutare, ma non sa cosa deve fare, questa volta non si
tratta di distruggere pianeti o di combattere, deve far nascere sua
figlia.
“Vado
a scaldare dell’acqua” mormora. Si ricorda di
averlo sentito in un vecchio film
anche se non sa bene a che cosa possa servire.
Scende
le scale e quasi inciampa, poi attraversa il soggiorno e arriva in
cucina. Tentennando
cerca l’interruttore della luce.
Apre
gli sportelli del mobile alla ricerca di un recipiente, lo riempie e lo
mette
sul fuoco.
Il tempo
passa inesorabile.
L’acqua
si scalda e lentamente il vapore risale il bordo della pentola, lui
è lì in
piedi che osserva e sa che deve tornare subito da Bulma.
“Ce
la posso fare...” pensa, chiudendo il pugno.
Quando
torna in camera gli si stringe il cuore.
Vede
il viso di lei velato dalla sofferenza e la sente gemere, si avvicina e
le si
inginocchia di fronte, posando una mano sul ventre cercando di
infonderle coraggio.
“Grazie”
la donna sorride e vince la smorfia che il dolore le disegna sulla
bocca.
Vegeta
le stringe la mano e cerca di rimanere calmo, Bulma gli dice che sente
il
bisogno di spingere, lo prega di aiutarla.
Il
saiyan non sopporta di vederla soffrire, quindi si alza e
l’aiuta a divaricare
le gambe, lei chiude gli occhi e stringe le mani in due piccoli pugni.
“Devi
spingere, coraggio... ” le dice e si mostra impassibile, ma
in realtà è lui
quello più spaventato
Bulma
segue il suo consiglio, spinge con tutta la sua forza, prende respiro e
dopo
ricomincia.
Attimi
lunghissimi che sembrano un eternità, il sangue cola dalle
sue gambe e macchia l’immacolato lenzuolo.
Manca
poco, Vegeta se ne accorge. Dall’apertura vaginale vede
spuntare un ciuffo di
capelli azzurri e cerca di mascherare l’emozione. Qualcosa si
agita nella sua
anima, sta assistendo al miracolo della vita, mentre un senso di
tristezza e di
colpa lo assale. Ricordi confinati negli angoli remoti della mente
affiorano a
ferirlo. Quante volte ha ucciso e torturato senza pietà?
Adesso si rende conto
del valore di ogni esistenza, della sofferenza di ogni madre, a stento
controlla il tumulto di emozioni che si agitano dentro di lui.
Le
sue mani l’aiutano nell’ultima spinta, quella
decisiva, quando la neonata abbandona il corpo della madre.
Vegeta
si trova tra le braccia un esserino che
strilla a pieni polmoni, una bambina sporca di sangue e legata alla
madre dal
cordone ombelicale.
“Vegeta
sta bene?” Gli chiede Bulma stremata e commossa, lo guarda e
capisce che sua
figlia diventerà la sua “rivale.”Vegeta
ne è già innamorato.
“Sta
bene mi sembra, strilla…e assomiglia a te!” dice,
mentre i due occhioni azzurri
come zaffiri lo osservano e lo rapiscono.
Il principe
guarda la figlia estasiato. L’ha
aiutata a venire al mondo, è l’impresa
più bella che abbia mai compiuto, la
più importante.
Poi
con dolcezza le stacca il cordone ombelicale e la porge alla
compagna, le guarda entrambe e
un improvviso raggio di luce illumina il
suo cuore.
Lo spietato
e temibile saiyan di un tempo è
stato sconfitto, i suoi occhi luccicano d’amore e una lacrima
scende senza che
lui provi vergogna.
Bulma la
scorge e sorride, quella piccola
goccia salata conta più di mille parole.
“Ti
amo Vegeta” gli dice, stringendo la
piccola al petto. Lui abbozza un sorriso, ma non risponde, i sentimenti
che
prova sono troppo intensi e la voce non arriva. Vorrebbe dirle che
l’ama, ma non ci riesce. Forse per orgoglio, o
forse perché ha paura e di mostrare le
proprie debolezze, perché anche lui adesso si sente un
essere umano.
La
porta si apre e Trunks si affaccia nella camera rimanendo a bocca
aperta.
“Mamma
è nata!” Esclama per poi scoppiare in lacrime,
guarda la sorella e poi la madre
e infine gli occhi si posano sul padre.
“E’
nata in casa ?” chiede, senza riuscire a crederci, Bulma
annuisce e sorride.
“Papà
è stato davvero di aiuto!” risponde.
“Papà?”
La interrompe Trunks sorpreso, non riesce ad immaginare il padre in
veste di
ostetrico.
“Certo
proprio lui...” Bulma osserva la bambina che si è
addormentata.
“Se
racconti qualcosa al figlio di Kakaroth ti ammazzo!” sbotta
Vegeta, e lo
sguardo diventa serio.
“Non
voglio che Kakaroth lo venga a sapere!” dice a braccia
conserte e fronte
aggrottata.
“Sarà
il nostro meraviglioso segreto… lo custodiremo nel cuore e
sarai tu, Vegeta,
che lo dirai alla bambina quando sarà diventata
grande!” Dice Bulma.
Una lunga
pausa, il principe rigido e impettito inarca le sopraciglia.
“Non
intendo dire niente a Bra, capito?”
“Bra?”
Chiede lei. Da dove saltava fuori quel nome?
Anche lui
sembra sorpreso, lo ha pronunciato e non ricorda il motivo.
“Bello,
mi piace!” Dice Trunks con naturalezza.
“Ti
chiamerai Bra, ti piace piccolina? Lo ha scelto il tuo
papà…” Gli occhi di
Bulma si illuminano, è felice.
“Non
dimenticherò mai questa notte Vegeta!” Sussurra, e
lui la guarda
intensamente. Poi avvicina le proprie labbra ad un suo orecchio.
“Bra
significa : Bulma, ricordi amore...?” Lei ha un tuffo al
cuore.
Lo fissa
ammaliata,“Ti amo” ammette, in assoluta
sincerità.
“Avermi
aiutato a mettere al mondo nostra figlia è stata la tua
splendida
dichiarazione d’amore” pensa.
Vegeta esce
dalla stanza senza fiatare.
Fine.
Shari_Aruna
Ti
voglio tanto bene, grazie ^^
Lasciate un commentino per favore ^^