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Autore: Midori_chan    13/01/2013    4 recensioni
#02 Spiaggia ""The Itten Challenge" Dipingi le tue storie!"
LokixTom
Premesse ad inizio storia.
[...]«Perché non scendiamo in spiaggia?», propose Tom.
La domanda improvvisa lo costrinse ad alzare gli occhi verdi dal suo libro "Come conquistare il mondo".[...]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Tom Hiddleston
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Saaalve :3 questa cosa è uscita fuori grazie colpa di alcune immagini e conversazioni con due signorine: Lullaby K. Rei e Franci <3
Premetto che i nostri discorsi erano molto più volgari e espliciti, ma non avendo mai trattato Tom come IC, ho pensato di fare un'esperimento prima di passare all'azione (e qui stiamoci a capire è_é)
Ovviamente sarò andata OOC, perché io riesco a mantenere l'IC solo se Loki se la fa con Tony, ma dettagli...
Insomma, lettori avvisati mezzi salvati.
La storia partecipa a "The Itten Challenge. Dipingi le tue storie" che trovate qui <---
Bye,
        Mid_

 

Premesse:
  • Loki non ha tentato di conquistare il mondo -non ancora.
  • Tom non ha mai girato il film Avengers&co. quindi neanche Thor -il film non esiste proprio.
  • Loki si trova a casa dell'attore Tom Hiddleston perché visto il suo aspetto identico al famoso attore non poteva essere lasciato libero di camminare per strada; Tony ha inventato una brillante scusa: Loki è il gemello perduto di Tom -ci potrebbero fare un film.
  • Teoricamente i due stanno insieme, in pratica uno dei due è Loki e quindi la cosa è impossibile.
  • C'erano altre premesse, ma le ho dimenticate!





02# Spiaggia 
Impegni

 

«Perché non scendiamo in spiaggia?», propose Tom.
La domanda improvvisa lo costrinse ad alzare gli occhi verdi dal suo libro "Come conquistare il mondo".
«Non mi piace il sole», rispose il Dio, agitando una mano come per dire "la questione è chiusa".
Tom assunse un'espressione dispiaciuta, girò intorno al divano e si andò a sedere accanto all'altro.
«Ti farebbe bene prendere un po' di sole...», insistette l'attore e gli toccò lo zigomo chiaro.
Loki neppure gli rispose, semplicemente tornò a leggere, ignorandolo.
«Mi lasci andare da solo?», tentò per l'ultima volta.
«Come vedi sono impegnato»
 
Tom aveva preso in affitto quella casa sul mare per la possiblità di accedere ad una piccola spiaggia privata; lo aveva fatto per non essere assalito da fan e paparazzi, ma anche perché sperava di convincere Loki a fare un bagno con lui.
Che Dio antipatico, si ritrovò a pensare, ma un sorriso gentile gli comparve in volto al solo pensiero di lui.
Era talmente intento a spalmarsi la crema addosso che neppure si accorse dell'arrivo del Dio; lo notò solo quando quello, senza dirgli una parola, lo oltrepassò ed entrò in acqua.
Tom rimase a fissarlo troppo a lungo, tanto che Loki si voltò a guardarlo con uno sguardo quasi curioso.
«Non eri impegnato?», domandò l'attore, incamminandosi verso il bagnasciuga.
«Ho finito di leggere»
Loki aveva indossato un costume nero e verde, mentre quello di Tom era di uno sgargiante azzurro cielo.
L'attore scoppiò a ridere, cristallino e si tuffò in acqua; arrivò alle spalle di Loki e risalendo in superficie gli afferrò i fianchi.
Il Dio non soffriva il solletico -ovviamente, come poteva fare qualcosa di così umano come ridere?!-
 Loki appoggiò le sue mani sopra quelle dell'attore.
«Come siamo romantici!», ridacchiò Tom, le guance arrossate.
Loki sparì con una delle sue magie e ricomparve alle spalle dell'altro.
«Non mi provocare...»
 
«...»
«Quindi anche un Dio può bruciarsi» 
Tom non riusciva a frenare le risate, neanche le occhiatacce di Loki servirono a farlo smettere.
Sedevano sul divano, ancora in costume; il Dio dava la schiena all'attore e questo gli spalmava delicatamente una crema dopo-sole.
«Potresti anche guarirti con la tua magia», considerò Tom, spingendosi in avanti per guardare negli occhi Loki.
«Cosa vuoi sentirmi dire? Che mi piace farmi toccare da te?» 
Il tono che usò fu aspro, ma Tom era abituato, sapeva che era solo un modo per nascondere i suoi veri sentimenti -o così sperava.
«Sì, mi piacerebbe, ma so che non lo dirai mai», rispose.
Loki mostrò un'espressione strana, corrucciata, prima di spingere Tom contro i cuscini del divano, fermandogli le braccia sopra la testa.
«Loki?!»
Con la mano libera gli afferrò la gola, lo costrinse ad alzare la testa e lo baciò con forza.
Baciare Loki era come baciare se stesso, solo che il Dio aveva centinaia e centinaia d'anni d'esperienza in più.
Thomas si faceva trasportare, era sempre stato così, fin dall'inizio, senza mai riuscire a guardarlo negli occhi.
Erano troppo simili, erano due gocce d'acqua e la cosa lo spaventava a morte.
Tom tentò di allungare la schiena e nel contempo di afferrare le spalle del Dio, dimenticandosi il rossore dovuto al sole.
Loki sibilò tra i denti.
«Non mi piace il sole», disse, ma lo fece in un modo che sembrava dire mille altre cose; la voce di Loki era sempre ammaliante e calda, era capace di convincere il più nero dei colori a diventare bianco solo con poche parole.
Dopotutto era il Dio dell'Inganno, lui con le parole e il suono di esse ci giocava da sempre.
«Scendiamo in spiaggia anche domani?», chiese Tom, mentre Loki gli allargava le gambe e con una mano fredda gli andava ad accarezzare il pene per farlo eccitare, l'altra mano che stringeva sotto il ginocchio.
«Sarò impegnato»


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Tabella: Giallo

01.Sole 02.Spiaggia 03.Grano
04.Pallina da tennis 05.Mimosa 06.Scelta libera

Progressi: 1/6

   
 
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