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Autore: MaybellineNY    13/01/2013    2 recensioni
Questa era una specie di punizione che Dio mi aveva dato per il modo in cui
l'avevo trattata nell'ultimo periodo. Me l'aveva tolta per sempre.
E' sempre la stessa routine. Ormai ripeto le cose all'infinito come se fossi
rimasto bloccato nel tempo, non riesco a dare una svolta alla mia vita.
Ho la testa che mi scoppia e rivedere la nostra ultima foto sul cellulare mi
fa stare sempre peggio.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono ormai tre mesi che lei non c'è più e ancora non riesco a darmi pace. E' un andirivieni di ricordi che ogni santo minuto di ogni fottutissimo giorno mi riaffiorano nella mente provocandomi un dolore atroce al petto. Se solo in quel momento ci fossi stato io al suo posto a quest'ora forse lei sarebbe ancora qui e quel maledettissimo tir non le sarebbe finito addosso. Sarei dovuto morire io, non Alex. Lei era tutto ciò di cui avevo bisogno per sopravvivere, era il mio ossigeno, ogni minuto passato con lei mi rendeva felice. Ora invece sento un vuoto incolmabile. Ho il cuore a pezzi e ogni giorno cerco un modo per farla finita, ma sono troppo codardo per fare davvero un gesto simile. Ultimamente sto sempre chiuso in camera mia stravaccato sul letto con lo sguardo perso nel vuoto a pensare al momento in cui avevo raggiunto il luogo dell'incidente. Dell'auto della mia ragazza non era rimasto che un cumulo di lamiere e ricordo ancora l'immagine del suo corpo riverso su una barella e coperto di sangue. Nonostante fosse ridotta piuttosto male il suo cuore emetteva ancora qualche battito, ma dentro di me sapevo che non ce l'avrebbe fatta. Questa era una specie di punizione che Dio mi aveva dato per il modo in cui l'avevo trattata nell'ultimo periodo. Me l'aveva tolta per sempre. E' sempre la stessa routine. Ormai ripeto le cose all'infinito come se fossi rimasto bloccato nel tempo, non riesco a dare una svolta alla mia vita. Ho la testa che mi scoppia e rivedere la nostra ultima foto sul cellulare mi fa stare sempre peggio. Più vado avanti, più mi sento inutile. L'unica mia consolazione è il bere perchè, anche se per poco, mi fa sentire leggermente meglio. Poi però quando torno alla realtà sto più male di prima perchè quella ferita non vuole proprio rimarginarsi. Ogni giorno mi ripeto “Zayn, prendi coraggio e falla finita.. non serve a niente continuare ad esistere se stai così male”, sì lo so che non è una bella cosa da pensare ma non riesco ad evitarlo: Alex mi manca troppo, voglio stare con lei e l'unico modo è raggiungerla in Paradiso. Sì perchè è lì che stanno gli angeli e lei era il mio angelo. Era la ragazza più meravigliosa del mondo. Non riesco neache a descrivere la sua bellezza. Ricordo che l'ultima volta che ci eravamo visti indossava un vestitino blu con la gonna a balze, i lunghi capelli castani le ricadevano dolcemente lungo i fianchi come delle onde. Quel giorno mi aveva rivolto un sorriso bellissimo vedendomi andare verso di lei ed era arrossita leggermente come le succedeva sempre quando mi avvicinavo. Aveva gli occhi che le brillavano. Mi sentii in colpa per quello che le stavo per dire ma era inevitabile. Non volevo farla soffrire ancora. Volevo anzi dovevo essere sincero con lei. Ormai era tardi per tornare indietro, ciò che era successo era stato tutto un errore ma purtroppo era accaduto: l'avevo tradita. La amavo e la amo ancora, ho sbagliato a fare quello che ho fatto, ora me ne rendo conto ma so che è troppo tardi perchè nono posso più chiederle scusa, ormai l'ho persa. Una lacrima mi scivola da una guancia andando a finire sul mento per poi cadere svelta sullo schermo nero del cellulare. Veloce mi passo una mano sugli occhi asciugando ciò che rimane di quella piccola gocciolina salata. Stancamente mi lascio andare afflosciandomi come un fiore appassito. Ecco cosa sono: un fiore appassito, ciò che rimane di me è un guscio vuoto. Tutto attorno è buio, non mi preoccupo neanche più di tirare su le tapparelle. Per non parlare del mio aspetto fisico. Una volta ci tenevo molto, passavo la maggior parte del tempo davanti allo specchio. Volevo sempre essere al top per uscire con la mia ragazza. Non mancavo mai ad un appuntamento in palestra, mentre ora è tutto totalmente diverso. Ho perso tutto, anche gli amici. Harry, Louis e Niall erano partiti per l'America, Liam invece aveva deciso di rimanere con me ma so che lo fa solo perchè ha paura che io possa combinare qualche cazzata. Nelle ultime settimane non facciamo altro che litigare perchè secondo lui io dovrei andare avanti, ritornare nella band e divertirmi perchè ormai quello che è successo è successo e non si può più tornare indietro. So che ha ragione ma non ce la faccio a fare finta di niente. Non posso farlo. Non posso ignorare il fatto che la mia ragazza è morta. No proprio non posso. Basta, non ce la faccio più a restare un altro minuto chiuso in queste quattro mura. Sto rischiando di impazzire. Devo farla finita davvero questa volta. Devo riuscirci. Vado in bagno afferro il primo flaconcino di pasticche che vedo e dopo aver preso la giacca dall'attaccapanni, lo infilo in una tasca. Prendo le chiavi della moto dal comodino e mi dirigo svelto al piano di sotto. Fortunatamente Liam è uscito con Danielle così posso fuggire senza problemi. Decido di lasciagli un bigliettino:


 

Scusa Liam.. Devo farlo.. lo sai.. Non posso più vivere senza di lei. Ti voglio bene amico mio saluta anche gli altri. Addio. Zayn


 

Attaccato il biglietto sul frigorifero esco. Fuori il tempo non è dei migliori, forse avrebbe potuto piovere da un momento all'altro. Meglio così. Oggi è davvero una giornata di merda. Infilo veloce il casco e salgo a bordo della mia moto nera metallizzata. Mi è sempre piaciuto sfrecciare per la città ma oggi neanche quello mi sta aiutando. Ho i nervi a pezzi e sento che scoppierò a piangere da un momento all'altro. Ho gli occhi che pizzicano e sento le lacrime spingere per uscire. No Zayn non piangere, è meglio così. La rivedrai. Questo pensiero provoca dentro di me una sensazione strana: un misto di paura e felicità. Accelero ancora di più giunto in prossimità dell'autostrada. Non so dove sto andando, non ho una meta precisa. Il mio unico pensiero è rivolto a Alex. Nella mia mente stanno riprendendo vita tutti i nostri vecchi ricordi, le nostre risate e soprattutto quel maledettissimo giorno quando per il dispiacere era scoppiata a piangere davanti a me crollando a terra per il dolore. Dolore che le avevo procurato io. Non me lo sarei mai più potuto perdonare un gesto simile. Motivo per cui merito di soffrire. Vorrei poterle chiedere un ultimo scusa, poterle
dire che l'ho sempre amata e che il giorno in cui ero andato a letto con Scarlet, la sua migliore amica ero ubriaco. Io non volevo assolutamente fare quello che ho fatto.
Svolto inconsciamente verso un paesino isolato posto vicino a una ferrovia. Sta ormai diventando buio e il cielo è di un grigio cupo. Rallento fino a fermarmi completamente.
Piano scendo dalla moto abbandonandola al bordo della strada come un ferro vecchio e con lei anche il casco. Infilo le cuffiette dell' I-Pod nelle orecchie e mi metto a correre. La prima canzone che compare è Scream di Usher.
Bene ci sta. Mi viene l'impulso di urlare, ne avevo voglia. Era il mio modo per sfogare la tensione ma mi trattenni mordendomi il labbro inferiore. In poco tempo arrivo alla piccola stazione ormai abbandonata da anni. Sembra un
ricovero per drogati talmente è mal ridotta. Per fortuna anche questa è deserta. Bene giusto quello che volevo: silenzio, pace e dei binari.
Sfilo dalla tasca della giacca il piccolo flaconcino arancione e ingurgito cinque di quelle pastiglie tutte insieme.
Un fischio lontano mi fa aumentare l'adrenalina nel sangue. Avrei contato fino a tre e poi sarei saltato non appena fosse arrivato il treno.E' l'unica cosa che posso e voglio fare in questo momento, non ho intenzione di tornare
indietro un'altra volta.
Avverto un leggero giramento di testa e la vista che comincia ad appannarsi.
Le gambe stanno cominciando a tremare, segno che le pasticche stanno facendo effetto.
Traballante mi avvicino al limite della banchina. Una luce attira la mia attenzione. Sembra una specie di palloncino giallo circondato da un alone. Si sta avvicinando e diventa sempre più grosso abbagliandomi con la sua luce
intensa. Le mie gambe cedono e io cado in avanti senza avere neanche la possibilità di
aggrapparmi a qualcosa. Sento il treno avvicinarsi.
Dentro di me sta crescendo una grande paura e questo mi aiuta ad assumere in parte il controllo del mio corpo. Ormai è troppo tardi così mi sposto in mezzo ai due binari e inizio a pregare. Le lacrime hanno ripreso a scorrere impetuose. Non sopporto questo mio lato. Sono sempre stato un codardo. Vorrei tanto smettere di piangere come una femminuccia ma non ci riesco così mi limito a chiudere gli occhi che mi cedono facendomi sprofondare nell'oscurità più
totale. L'ultima cosa che sento è una voce femminile e il fischio del treno ormai vicinissimo. Poi più niente. Il silenzio mi ha avvolto completamente.
Comincio a gridare nell'oscurità con la speranza che qualcuno mi senta e mi risponda ma niente a parte l'eco delle mie urla che mi rimbomba nella testa.
Devo essere morto.
Speravo che la morte fosse diversa. Speravo di rivedere la mia Alex ma invece sono più solo di prima.
Ad un certo punto una luce mi trafigge completamente obbligandomi a coprirmi gli occhi con un braccio.
” Zayn!” esclama una voce alle mie orecchie inconfondibile: Alex.
” Alex!” grido più forte che posso correndo verso quella luce che mano a mano era diventata sempre meno accecante permettendomi di distinguere la figura della mia ragazza. Era come al solito bellissima. Portava un lungo vestito bianco e in testa una coroncina di fiori. Avevo ragione era diventata un angelo.
Lei vedendomi così disperato mi corre incontro e mi avvolge in uno dei suoi abbracci. La desideravo con tutto il cuore ed ora eccola qui, di nuovo accanto a me.
”Ti amo Alex” riesco solo a dire. Lei non mi risponde si limita solo ad allontanarmi leggermente e a fissarmi negli occhi. Senza pensare mi avvicino e porto le mie labbra sulle sue. Mi mancava il suo sapore.
La bacio dolcemente. Lei ricambia. Quando mi allontano sul suo volto non manca il suo solito rossore e anche questa volta le lacrime le rigano le guance. Non voglio che pianga ancora per causa mia.
” Alex” riprendo “ scusa per tutto quello che ti ho fatto.. io non volevo ero ubriaco.. io amo te.. ti ho sempre amata e ti amerò per sempre.. Non potrò mai perdonarmi per ciò che ho fatto.. non voglio che tu pianga ancora per me.”
Abbasso lo sguardo e comincio a fissarmi la punta delle scarpe. Di nuovo le mie guance sono rigate dalle lacrime.
” Zayn.. Ascolta io ti perdono.. Ti amo con tutto il mio cuore e non potrei mai odiarti.. neanche se lo volessi. Ti prego non tormentarti più.. io non voglio che tu tenti di suicidarti ancora per raggiungermi. Io ti aspetterò te lo prometto. Un giorno torneremo insieme ma prima tu devi essere di nuovo felice.. Giurami che farai come ti dico”
Non posso giurarlo. Non voglio perderla di nuovo. Voglio rimanere qui con lei.
”Non posso..” sussurro in preda ai singhiozzi. Lentamente sollevo lo sguardo verso di lei.
”Giuralo!” ripete lei prendendomi per mano e dandomi di nuovo un leggero bacio sulle labbra. No, basta Zayn non puoi deluderla ancora.
” Va bene lo giuro..”
”Bravo amore.. è così che ti voglio.. Nella stanza di ospedale dove ti hanno ricoverato c'è una ragazza che ti aspetta.. Lei è quella giusta per te.. ne sono sicura.. Amala e sii felice.. Te lo meriti.. Io starò sempre con te te lo prometto!” sussurra lei asciugandomi una lacrima che mi stava scivolando sul labbro.
”Non posso e non voglio amare un'altra.. Io amo te.. Ti prego Alex non lasciarmi di nuovo..” troppo tardi Alex era già svanita nel nulla.
Finalmente apro gli occhi e mi ritrovo in una stanza di ospedale. Al mio
fianco 'c'è una ragazza che assomiglia molto alla mia Alex solo i capelli sono più corti.

"Grazie" sussurro alla sconosciuta. Ma lei non può sentirmi perchè sta dormendo. Noto che mi sta stringendo la mano.
Non so se con lei potrò davvero di nuovo essere felice ma di una cosa sono certo manterrò la promessa che ho fatto a Alex e un giorno io e lei potremo di nuovo stare insieme.



 

  
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