Words to the
Wind
Alcune volte passava intere giornate a osservare il cielo. Lo vedeva
colorarsi di rosa e celeste alle prime luci dell'alba, mentre vedeva
pian piano sparire le ultime stelle.
Restava a guardare come il sole si levava alto nel cielo, mentre le
voci e i rumori del villaggio aumentavano sempre di più.
Anche quando l'aria era così afosa da far spopolare le vie
del villaggio, lui rimaneva lì, sdraiato sull'erba, ad
ammirare l'enorme distesa turchese.
Il suo sguardo era sempre puntato al cielo, anche quando si colorava di
rosso fuoco, arancione e blu, e il sole calava, lasciando posto alle
stelle e alla luna.
Quando era notte, l'aria era sicuramente meno calda, ma il clima era
comunque afoso.
Alcune volte, al ragazzo, piaceva raccontare qualcosa di sé al vento estivo, cosa che normalmente non faceva con nessuno.
E così, quando gli altri lo vedevano in lontananza farfugliare qualcosa tra sé e sé, pensavano sempre che fosse un po' strano.
Ma, come al solito, gliene importava poco di ciò che gli altri pensavano.
***********
"Uff…fa
caldo…se almeno ci fosse un po’ di
vento…"
…
"Non
mi sembra di chiedere tanto, solo un po’ di vento…"
Già,
non credo sia una richiesta
assurda…
"Bah,
vorrà dire che dormirò…!"
Ehi, non
è gentile da parte tua non
ascoltare quando ti si parla!
"Mmh…?"
Ah, finalmente! Non ti sei nemmeno accorto che mi sono avvicinato a te…Ti ricordo che sei tu che hai bisogno di me, e non il contrario…!
"Ah
si? Scusa, non me ne ero accorto…"
Ragazzo, il
tuo umorismo sarcastico
mi da’ leggermente fastidio…
"Oh.
Scusa di nuovo, ritiro quello che ho detto…"
Appunto…va
beh, se vuoi continuare
così, me ne vado…ma quello che ci
perde…sei tu, sappilo.
"Ah,
che disdetta…ma perché non penso mai prima di
parlare… "
Spiritoso, non
c’è che dire. Beh,
allora ciao…e continua pure a fissare per ore le nuvole,
continua a desiderare
di essere come loro…
"Ah!
allora dillo subito che mi spii…"
No, no,
no…non hai capito, ragazzo.
Io non ti spio, sei tu che ti fai spiare da me.
"Già.
Ma sì, perché non
mostrarmi a un perfetto
sconosciuto…?"
Ragazzo,
è proprio qui che ti
sbagli…io ti conosco benissimo. E anche tu mi conosci. Mi
parli sempre.
"?!"
Ragazzo, io so
tutto di te, ti
conosco meglio di chiunque altro, persino di te stesso.
"Mpf…!
Se stai cercando di…"
Sai, ragazzo,
le nuvole sono non
sono mai le stesse: cambiano continuamente forma, si spostano, si
colorano…loro
sono evanescenti. Non hanno motivo di stare ferme, eppure su di loro si
può
sempre contare: anche durante le giornate più belle, quando
il sole splende
alto nel cielo, loro sono in un angolo di cielo, quasi nascoste.
Sembra poi che vaghino senza una
meta, ma, in realtà, loro uno scopo ce l’hanno,
anzi, ne hanno molti…le stelle sono
il loro obbiettivo. A volte però non è
così facile…la luce del giorno nasconde
alle nuvole i loro piccoli tesori, rendendo così la loro
ricerca più faticosa.
Ma ecco che, al calare del sole, le nuvole si confondono con il cielo e
sembra
quasi che riescano a toccare le stelle…ma, nonostante tutto,
sono ancora
lontane, e solo dopo tanti tentativi e tanta esperienza riusciranno
veramente a
raggiungerle…
"Oh.
Ora capisco…sai, di solito nessuno mi parla mai delle
nuvole…in questo modo. Ho
capito chi sei, e perché conosci così bene le
nuvole…sai, tutti credono che io
le guardi sempre perché non ho voglia di fare
nient’altro…mah, forse hanno
anche ragione, ma tu sai più cose di loro.
Tu…può anche darsi che sia il solo
che mi conosce veramente…"
La luce del
giorno è indispensabile
per le nuvole. Se non ci fosse non saprebbero dove andare, e solo il
sole sa
illuminare in quella maniera così splendidamente magnifica.
Riesce a rendere
stupefacente, con la sua luce, anche la più insignificante
delle cose. Niente e
nessuno è mai lasciato da parte se il sole splende,
eppure…È tanto unico quanto
crudele. Quando le nuvole si avvicinano a lui per ammirare tutta la sua
magnificenza, il resto del mondo non brilla più come quando
il sole lo
rischiarava completamente. Del resto, chi ama un cielo coperto
anziché un cielo
sereno…? Persino il sole, che è sempre gentile
verso tutti, quando le nuvole oscurano
la sua bellezza, aspetta il momento in cui smettano di coprirlo.
Ma non è solo per questo che lo
considerano crudele. Perché anche se esso rende tutto
più bello, vela la
piccola ma nobile luce delle stelle.
Se solamente il sole fosse meno
vanitoso, lui e le stelle potrebbero offrire uno spettacolo unico. Ma
quella,
alla fine, è la sua natura…
C’è però un’altra cosa che,
anche
se brilla, da’ spazio alle lontane ma preziose
stelle…
"Mpf…non
ti stai riferendo a nessuno in particolare,
eh…? È vero, in effetti il sole è
eccentrico per natura, ma…Sai, sto iniziando
a chiedermi se, con tutto questo parlare del sole, tu non sia diventato
un po’
crudele come lui…"
Ragazzo, io
sto solo dicendo quello
che vedo e sento. E poi, alcune cose me le hai dette tu stesso, ricordi?
"…"
Beh? Non sai
che dire, ragazzo…? Posso quindi vantarmi di averti
lasciato senza parole…!
"Nah, questo
mai…la luna…"
Cosa…?
"La luna,
no…? Mi sembri tu quello senza parole ora…e
comunque…la luna, è la continuazione alla tua
frase…"
Mpf! Riesci
sempre a venirne fuori
in qualche modo…
"Pare di
sì…"
Dunque, la
luna…già, perché
nonostante essa sia bella e luminosa, riesce a non eccedere, senza
quindi
correre il rischio di celare la luce delle stelle. Anzi, sembra quasi
da fare
loro da guida.
La luna però, al contrario del
sole, non è sempre presente, si nasconde e, furba e
irrequieta, gioca con le
nuvole, facendo perdere loro la strada.
Ma le nuvole la cercano ancora di più
per questo, si sentono un po’ strane in sua presenza ma,
appena la vedono,
tutto diventa magnifico. Sì, perché la luna sa
far risplendere il mondo di una
luce magica, incantata, donando quel tocco di misteriosità
che affascina tanto
anche le nuvole.
Esse, per contemplare il suo
splendore, si avvicinano sempre più, fino a coprirla. Anche
in quel momento le
nuvole credono che tutti le vogliano veder sparire, in
realtà, nessuno, o
quasi, si accorge della loro presenza davanti alla luna: le stelle,
infatti,
riescono a farsi vedere in tutto il loro splendore e, per una volta,
riescono a
illuminare con la loro sola luce.
C’è una perfetta sincronia tra
tutto, che riesce a dare un senso di equilibrio e completezza. Quella
che si
crea è un’atmosfera unica…la luna e le
nuvole possono restare abbracciate
quanto vogliono, mentre la luce incantata delle stelle illumina loro e
tutto il
resto del mondo.
"Woah. Mi
lasci senza parole. Naturalmente anche in
queste parole non c’è nessun riferimento,
figuriamoci, ma mi sconvolge il fatto
di come tu riesca ad affermare con tanta sicurezza tutte queste cose.
Ci sono
delle volte in cui nemmeno io riesco a capire cosa succede, in cui
nemmeno io
riesco a capire i miei stessi sentimenti, le mie emozioni. E tu,
invece…forse,
hai ragione tu…forse, io, dopo averti inconsapevolmente
confidato tutto, hai
capito cose che nemmeno io riesco a capire…"
Ed
è difficile capire cose che
nemmeno un genio come te riesce a capire!
"He…"
Ma le nuvole
non sono sempre
felici, no? La pioggia, è la testimonianza di
ciò. Anche se a volte possono
sembrare sempre così fastidiose e senza una meta, quando le
nuvole diventano
grigie e cade la pioggia, anche tutto il mondo si rattrista. Niente
è più
illuminato, né dal sole, né dalla
luna…tanto meno dalle stelle. E il resto
delle cose non può far altro che guardare, aspettando che la
tristezza se ne
vada.
Ma non sempre i brutti momenti
passano in fretta. Alcune volte lo sconforto si trasforma in rabbia,
disperazione, e le nuvole danno prova della loro forza: fulmini, lampi,
tuoni si
abbattono sulla terra. E così il temporale oscura ancora di
più tutte le belle
cose che con la luce si vedrebbero.
"…"
Beh,
allora…? Colpito e affondato?
"Già…sei
decisamente più crudele del sole e della
luna…messi insieme…io…è
vero, ho sbagliato molte volte e, lo
ammetto, ho anche pianto. Ma non per questo cadrò nello
stesso errore due volte…già,
non ricadrò ancora una volta per la stessa cosa…non
voglio…"
Ragazzo, anche
se queste mie ultime
parole possono sembrare dolorose…
"Ok,
ok…è tutto quello che vedi e senti da me"
Giustissimo…ma c’è una cosa che non capisco di te…Perché desideri essere come una nuvola?
"…"
Ebbene?
"Io
le invidio perchè sono libere"
…
"…"
Ah,
ragazzo…! Ma allora non hai
capito niente, eh? Prima ti ho praticamente paragonato a una
nuvola…! E il mio
non era un paragone fatto a caso…tu sei proprio come una
nuvola, fatta eccezione
per una sola cosa.
"Il
nome…?"
Come vedo il
senso dell’umorismo
non ti manca mai…
"In
effetti…"
…
"…"
La
libertà
"?!"
Ragazzo, le
nuvole, è vero, si
spostano, viaggiano, cambiano…ma non quando vogliono loro.
Si colorano, ma non
come vogliono loro. Non sono loro che decidono quando abbracciare il
sole e la
luna. Non sono loro che decidono che stelle raggiungere. Non sono loro
che
decidono cosa guardare.
Loro, da sole, sono impotenti, non
possono fare niente…vorrebbero, ma non possono…
Loro hanno un padrone, si affidano
nelle mie mani, io decido cosa fare di loro…! Ma
tu…tu no! A te ora sembra che
tutti decidano per te, ma le
persone che ti paiono come degli oppressori, sono
quelle persone che tengono veramente a te…Ragazzo, loro
fanno tutto per il tuo
bene. Tu non ti affidi in mani di estranei, al contrario delle nuvole.
Tu sei
nelle mani di persone che ti vogliono bene.
E allora mi chiedo…perché
invidiarle, le nuvole?
Tu hai amici, legami d’affetto
indissolubili che le nuvole non hanno.
Tu hai ricordi, felici e tristi, ma
che puoi sempre vedere, come frammenti di giorni incantati.
Invece loro? loro cos'hanno? niente! nemmeno la libertà che
tanto desideri e che credi che loro posseggano!
Ragazzo, le cose che abbiamo sono
le prime ad andarsene…perciò tienile
strette…non desiderare di essere una
nuvola quando sei già te stesso…
"…"
Ora devo
andare, ma, come tu ben
sai, ritornerò…mi raccomando, ricordati le mie
parole…
"Non
so…magari, se ne avrò voglia…"
Tipico…attento,
perché adesso farà
di nuovo caldo…caldo insopportabile…anzi,
no…ancora di più…talmente caldo che
sarai costretto ad andartene da qui…e non potrai
più vedere le tue amate
nuvole…beh, arrivederci!
"Già, troppo crudele…eppure, mi sento in dovere di ringraziarti…"
E così lui continuava a sussurrare piano piano le sue emozioni, mentre gli altri credevano che stesse solo sprecando il suo fiato.
Alla fine, le sue erano solo parole al vento.
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secret ending dopo i titoli di coda XD
...ovvero il mio spazio, lo spazio dell'autrice...
mmh,
innanzitutto...Shikamaru non mi appartiene, ma è
proprietà di Masashi
Kishimoto...Magari Shikamaru fosse mio...! ^///^
Se, ok. Passiamo alle cose serie...sì, perchè sto
per dirvi una cosa seria!!!
Questa è la prima fic che pubblico, diciamo che è
anche un modo di
presentarmi...forse è un po' lunghina, spero che siate
riusciti ad arrivare
fino alla fine, però ho cercato di esprimere tutti i
sentimenti e le emozioni
di shikamaru...
Volevo che non fosse lui a confessare tutto di sé, quindi ho
cercato di fare in
modo che non fosse direttamente lui a parlare.
Spero di essere riuscita a far capire tutto questo, e spero anche di
aver
ottenuto un risultato decente!
Naturalmente se avete qualcosa da dire, oppure un consiglio per
migliorarmi
(graditissimo!!!) lasciatemi un commentuccio...
thanx a quelli che hanno letto e a quelli che mi lasceranno una recensione X3
un salutone...furetta