Serie TV > Sherlock (BBC)
Ricorda la storia  |      
Autore: Lue    13/01/2013    1 recensioni
E va bene – anche se sai che non è giusto – va bene perdere tua sorella nell’alcol, tua madre nel cancro, tuo padre era un bastardo, va bene tornare dall’Afghanistan e aver perso te stesso, perdere cinque fidanzate insulse – certo, sono persone anche loro – ma tu cammini solo per strada e non va bene. Non è giusto. Perdere lui.
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Drowned out at sea


We all carry these things inside that no one else can see.
They hold us down like anchors. They drown us out at sea.
I look up to the sky, there may be nothing there to see.
But if I don't believe in him, why would he believe in me?
["Chelsea Smile" - Bring Me The Horizon]

 

 

(Tre minuti dopo)

Torni a casa a piedi dal Barth’s.
Sta cominciando a piovere, di quella pioggerella leggera e appiccicosa, che ogni tanto si riversa su Londra, così, all’improvviso. Torni a casa a piedi, passo dopo passo e pensi a tantissime cose stupide e semplici e inutili, chissà come si sente uno che fa il pane, a dover dormire di giorno e lavorare di notte, deve essere terribile per chi non ha l’ombrello in questo momento, questa pioggia è così fastidiosa, tu non hai l’ombrello, è vero, non te n’eri accorto, fermo: semaforo rosso.
Un passo, un altro passo, perché non hai preso un taxi? Un lampo, un ricordo, una figura nera che precipita nel vuoto, e tu ti appoggi al muro di una casa e vomiti l’anima. No, vomiti e basta, l’anima ti resta impigliata nel petto, come arpionata ai tuoi polmoni – da dove altro potrebbe venire tutto questo dolore? Come fa male, John, come fa male.
Non puoi più pensare ai panettieri e alla pioggia e ai semafori rossi adesso, forse non potrai mai più pensarci senza che un’immagine, con forza, prepotente, ti baleni in mente. Sherlock.
Sherlock che ride – vestito in quel modo! A Buckingham Palace!
Tieni gli occhi fissi su di me.
Sherlock che dorme, che cosa rara. Continui a camminare.
È tutto vero.
Sherlock che la notte suona il violino e tu devi scendere e chiudere la finestra perché sicuramente l’ha lasciata aperta.
“Nessuno potrebbe essere tanto intelligente”.
“Tu sì”.
Lui sì. E va bene – anche se sai che non è giusto – va bene perdere tua sorella nell’alcol, tua madre nel cancro, tuo padre era un bastardo, va bene tornare dall’Afghanistan e aver perso te stesso, perdere cinque fidanzate insulse – certo, sono persone anche loro – ma tu cammini solo per strada e non va bene. Non è giusto. Perdere lui.

 

(Un mese dopo)

Ti sei spesso chiesto come avrebbe fatto Sherlock a sopravvivere senza di te. Chi gli avrebbe fatto da mangiare? Chi gli avrebbe ricordato che di notte il violino si suona solo con la sordina e con la finestra chiusa, perché “Non possiamo farci odiare da tutto il vicinato!”?
Non capivi come se la fosse cavata da solo prima del tuo arrivo: senza di te Sherlock avrebbe continuato a nutrirsi di un solo pancake ogni due giorni, e le tazze di tè nel lavandino si sarebbero accumulate in piccole torri, fino a occupare i piani della cucina, il salotto, le scale. Se non ci fossi stato tu ad ascoltarlo, Sherlock avrebbe parlato da solo per fin troppe ore al giorno e nessuno gli avrebbe passato una penna, se era lontana, nessuno avrebbe giocato con lui a Cluedo.
Hai pensato tante volte a come sarebbe stata la vita di Sherlock senza di te, ci hai pensato per caso, senza soffermarti troppo, perché avevi sempre nel cuore quella sensazione, che non te ne saresti mai andato e lui non avrebbe mai dovuto affrontare la vita da solo. Ma ci hai pensato, sì, te lo sei chiesto: come vivrebbe Sherlock senza di me? Quello su cui non ti sei mai soffermato è come sarebbe stata la tua, di vita, senza di lui. E poi, un giorno, ti ci sei trovato dentro. Temo che tu sia dimagrito, perché ti dimentichi di mangiare ora che non hai nessuno per cui cucinare. E bevi moltissimo tè, ma non hai mai la testa per lavare tutte queste tazze e quasi sicuramente ce ne sono un paio anche in bagno. Non parli da solo, ma soltanto perché non hai più nulla da dire. L’altra notte hai buttato nel camino la scatola di Cluedo e l’hai guardata bruciare tra le fiamme. Poi hai aperto la finestra.
Tanto non c’è più nessun violino a disturbare il sonno della gente.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: Lue