Oh, Ybris, peccato mortale.
Prologo.
27/08/2012
Giovanni stava a guardare la terra ricoprire la bara di Alice, Giovanni guardava la sua vita finire sotto terra in una cassa di legno.
Se solo avesse potuto tornare in dietro, a quella sera.
Se solo non si fosse messo al volante ubriaco.
Troppi “se” avrebbero cambiato la sua vita, avrebbero lasciato Alice al suo fianco.
Pregava un dio, uno qualunque perché tanto non ci credeva, di farlo salire un grado piů in alto di tutte le altre creature e dargli la possibilitŕ di cambiare le cose.
Voleva essere superiore agli altri, poter ricevere un dono che mai nessun uomo aveva avuto, voleva che per un attimo la sua vita e i suoi sogni fossero piů importanti di tutto il resto.
E fu accontentato.
La mattina dopo il funerale, che doveva essere quella del ventotto agosto, fu sempre quella ma con una differenza.
Non c'erano tombe su cui portare i fiori, solo una ragazza in ospedale da andare a trovare prima che la dimettessero.
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Hola :)
Storia triste, sappiatelo giŕ da adesso.
Saranno in totle sei capitoli molto corti.
Io Ybris lo scrivo senza l'h, mentre la definizione di wikipedia, quella messa nella presentazione, ha l'h.
Non studiando greco e avendo conosciuto questa parola tramite un libro preferisco fidarmi del libro e non di internet XD
Niente, spero la storia possa piacervi e, se vi va, lasciatemi una recensioncina :)
Baci ^^