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Autore: kiss the night    13/01/2013    1 recensioni
"Ok, lo devo ammettere; Mi sono messo in un casino più grande di me! Non uscirò bene da questa storia, sempre se ne uscirò vivo."
AU- Blaine/agente FBI
Genere: Angst, Azione, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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E dopo mesi e mesi finalmente ci siamo... non potete immaginare quanto sia dispiaciuta di questo ritardo ma la tanto cara ispirazione era andata a farsi una vacanza ai Caraibi... adesso però ho vinto io! Spero che vi ricordiate ancora di questa storia e che non abbiate perso l'interesse, anche se vi capire se così fosse... per il resto ci vediamo a fine capitolo! Enojoy!

I giorni successivi trascorsero in una strana serenità, che aveva portato me e Kurt a vivere in un piccolo mondo tutto nostro dove non eravamo obbligati a restare in quella casa contro il nostro volere e solo le rare telefonate con l’FBI ci facevano tornare alla realtà. Chiaramente erano vietati discorsi su Sebastian e il suo imminente arrivo e stranamente anche sul nostro particolare rapporto.
Io sono piuttosto sicuro del fatto che giorno dopo giorno mi sto innamorando di Kurt, ma ogni volta che cerco di intavolare un discorso con lui, appena capisce dove voglio arrivare, si tira indietro inventandosi scuse su scuse.
Questa cosa mi fa sentire incredibilmente frustrato: io non chiedo una dichiarazione in grande stile, questo non sarebbe di certo il luogo o il momento adatto, ma almeno avrei piace a capire se quello che percepisco quando siamo insieme, è reale o no, se quel senso di tranquillità e felicità e una cosa a senso unico o no.
A livello fisico il nostro rapporto non è cambiato molto: continuiamo a scambiarci baci più o meno intensi e coccole, ma mai oltre a quello, cosa che Mark continua a insinuare nelle nostre rarissime telefonate.
Dalla sera in cui abbiamo dormito insieme per la prima volta non ci siamo più divisi, e il divano è diventato spettatore delle nostre coccole pomeridiane e, certe volte, anche mattutine; proprio durante una di queste la sottile bolla di sapone che custodiva la nostra quotidianità, scoppiò.
 
*
 
Mentre Kurt ed io ce ne stavamo tranquillamente accoccolati sul divano, il maledetto telefono ci avvertì dell’arrivo di un messaggio. I nostri occhi s’incontrano, siamo entrambi terrorizzati e sicuri del mittente; sciolgo l’abbraccio e prendo il telefono, appoggiato accanto al televisore.
Come previsto l’SMS è di Sebastian e lo si sarebbe notato anche senza il nome, visto il contenuto ricco di doppi sensi.
 
“ È Smythe?” 
Annuisco.
 
“Cosa ti ha scritto?”
Le mie guance si tingono di un color rosso scarlatto. Gli passo il telefono.
 
“Dritto e conciso. Caro Nathan, stasera vengo verso le 6… spero tu ne sia felice!... quell’uomo vive di doppi sensi!”
Per quel poco che lo conosco, mi rendo conto che è spaventato, anche se cera di mascherarlo in tutti i modi.
 
“Ok, adesso cosa dobbiamo fare?”
La domanda di Kurt è più che lecita ma io non so cosa rispondergli. Nelle ultime chiamate fatte con i capi, tutti mi avevano detto di temporeggiare il più possibile, ma ormai il momento è arrivato e le cose devono essere risolte.
 
“Non saprei, ma sicuramente non potrai scorrazzare liberamente per casa, sarebbe piuttosto sospetto.”
 
“Credo proprio di sì e… forse sono anche troppo sano per essere un ostaggio.”
L’ultima parte è un sussurro appena percettibile che riesco a sentire per miracolo.
 
“Che cosa vuoi dire?”
 
“Be, di norma i rapitori non trattano bene i loro ostaggi: li tengono legati e spesso sono molto violenti… almeno così si vede dai film. Sebastian potrebbe insospettirsi nel vedermi completamente sano e forse…”
 
“NO, assolutamente no! Scordatelo Kurt, non ti farò male per rendere più credibile questa messa in scena, troveremo un’altra soluzione e poi Smythe sarà talmente concentrato nel voler entrare nei miei pantaloni che non noterà questi dettagli.”
Forse ho reagito in modo troppo avventato, ma non ho potuto evitarlo, non accetto che Kurt abbia anche solo pensato una cosa del genere. Io ho combinato il casino ed io lo sistemerò!
 
“Ma Blaine, ragiona, non devo per forza ridurmi in fin di v…”
 
“Kurt! È inutile che insisti.” 
Urlo deciso; perché non capisce che non potrei torcergli neanche un capello e che solo vederlo soffrire mi ucciderebbe?
Ci fissiamo per alcuni secondi, alla fine il primo a cedere è Kurt, che sbuffa sonoramente.
 
“E va bene, hai vinto tu. Ciò non toglie che quando quello stronzo arriverà dovrò farmi trovare legato.”
 
“Si, per quello non c’è via d’uscita. Ti chiuderò nella camera così guadagneremo un po’ di tempo prima del vostro incontro, anche se vorrei davvero evitarlo”.
 
“Ok. Adesso perché non ti metti un attimo seduto sul divano e contatti l’FBI? Io intanto vado a farmi una doccia.”
Kurt ha ragione, devo assolutamente avvertire il capo, e forse loro sapranno darmi qualche dritta in più, mi siedo per un secondo accanto a lui.
 
“Va bene- gli prendo delicatamente la mano- Kurt, ce la faremo, sopravvivremo  anche a questo, te lo giuro.”
Mi fissa intensamente negli occhi prima di rispondermi.
 
“Lo so io mi fido di te.”
Detto questo, mi bacia intensamente, trasmettendomi così la sua paura, poi si stacca rapidamente e s’incammina in direzione del bagno.
 
“Vado a farmi quella fantomatica doccia.”
Svolta così l’angolo della stanza, sparendo definitivamente dalla mia vista.
 
 
*Pov Kurt
 
 
Adesso cosa faccio? Mentre ero lì fuori mi sembrava tutto così semplice ma adesso non so da che parte cominciare. 
Blaine non vuole che mi faccia male e anch’io sarei d’accordo, ma non mi resta altra scelta… devo fare il possibile per salvare me e Blaine da quell’aguzzino di Smythe e se procurarmi qualche livido potrà essermi d’aiuto sono disposto a farlo.
Blaine è troppo buono e iperprotettivo, ma non riesce proprio a capire che come lui è preoccupato per me io ho paura  per lui, non voglio che si faccia male, senza contare che quel farabutto l'ha preso di mira e non vede l’ora di portarselo a letto… No, no, no Kurt, non pensarci, farsi venire un attacco di gelosia adesso non serve a niente, devo concentrarmi sul mio obiettivo: sembrare un vero ostaggio.
Mi guardo intorno alla ricerca di qualcosa che mi aiuti, ed i miei occhi si posano su un rasoio da barba, senza pensarci molto lo prendo e lo avvicino al braccio… se rimango leggero, le ferite dovrebbero risultare abbastanza superficiali e non mi resteranno cicatrici…
ODDIO, CHE MALE!! Trattengo a stento un gemito che cerca prepotentemente di uscirmi dalla bocca. Il dolore è davvero forte e alcune gocce di sangue cominciano a sgorgare dal taglio, macchiandomi la pelle chiara di rosso scarlatto.
Cerco di non pensarci e apro il getto della doccia, sperando che il rumore possa attutire dei possibili lamenti, poi torno sul lavandino e contino ad affondare la lama sulla mia pelle per altre 4 o cinque volte.
Le lacrime ormai scendono insieme al sangue, mentre continuo a farmi forza pensando che tutto questo lo sto facendo per salvare me e Blaine; lascio andare il rasoio nel lavandino e apro il getto d’acqua sotto il quale porto le braccia per togliere il sangue che inizia a seccarsi e poi con l’asciugamano tampono le ferite in modo da fermarlo.
Fa davvero tanto male, i tagli bruciano al contatto con la spugna ma stringo i denti e cerco di non gemere troppo forte… non vorrei mai che Blaine passasse in questo momento e s’insospettisse.
Poso l’asciugamano e mi guardo allo specchio… sono un totale disastro, il mio viso e incrostato da lacrime ormai secche e piccole gocce di sangue sparse qua e là, finite lì non so bene come, i miei occhi sono rossi dal pianto e delle occhiaie piuttosto pronunciate iniziano già a farsi vedere; nonostante tutto il mio viso è ancora troppo sano.
Proprio per questo comincia a schiaffeggiarmi sempre con più forza non distogliendo neanche per un secondo lo sguardo dal mio riflesso; anche questo fa male, ma cerco di non pensarci e continuo, fino a che le mie guance sono completamente rosse, tanto da bruciare come se vi avessi delle fiamme sopra.
Prendo di nuovo il rasoio, pronto per farmi un lieve taglio sul sopracciglio quando sento Blaine parlare.
 
“Kurt…sei ancora sotto la doccia? Tutto ok?”
Istintivamente lascio cadere il rasoio nel lavandino e rimango bloccato senza riuscire a dir nulla.
 
“Kurt?”
 
“Tutto ok Blaine, sto uscendo adesso non preoccuparti.”
Cerco di tenere la voce il più ferma possibile e stranamente ci riesco abbastanza bene; so che Blaine si accorgerà di quello che ho fatto, ma più tardi succede meglio è… 
 
“Ok, so che ti piace prendertela comoda, ma non manca molto a-all’ora X e noi dobbiamo ancora sistemare alcune cose, quindi…”
 
“Tranquillo mi sbrigo.”
 
“Bene.”
 
Appena sento i passi di Blaine allontanarsi tiro un sospiro di sollievo, mi tolgo i vestiti, lavo il viso cercando di sfregare il meno possibile la pelle infiammata e dolorante e metto l’accappatoio, prendendo un profondo respiro prima di uscire dalla stanza; sono certo che Blaine non prenderà bene quello che ho fatto, spero solo che capisca le mie ragioni prima dell’arrivo di Sebastian.
 
*
 
In quelle settimane avevo imparato quanto tempo impiegava Kurt sotto la doccia, ma ormai era passata più di mezz'ora quindi la cosa cominciava a essere fin troppo lunga; la situazione è tesa per entrambi e forse proprio grazie a questo decido di andare a controllare che tutto sia apposto, lo chiamo e lui risponde tranquillamente quindi, senza pensarci ulteriormente, torno in salotto aspettando che si cambi.
Dopo un paio di minuti sento la porta aprirsi e vedo una figura incappucciata dirigersi a passo svelto verso la camera da letto; sono abbastanza stranito dal suo comportamento... insomma chi è che esce dal bagno di corsa quando è in accappatoio, sbattendo la porta della stanza in modo quasi violento? Ok, forse si può dare la colpa al nervosismo, la nostra situazione non è delle migliori e l'ansia sicuramente può giocare brutti scherzi, ma proprio per questo decido di andare da lui a vedere se è tutto apposto e se riesco a calmarlo.
Busso delicatamente prima di chiamarlo.
 
"Kurt... sei sicuro che sia tutto ok?"
 
"S-si...certo! Mi vesto in un attimo ed esco"
La sua voce questa volta è traballante e molto meno sicura di prima... adesso ho la 
certezza che qualcosa lo turba e che non me ne vuole parlare.
 
"Kurt, dimmi la verità...te lo chiedo per favore, capisco che la situazione possa essere stressante, ti giuro che lo è anche per me, ma se tu non mi parli io non so come 
aiutarti... tra meno di due ore Sebastian sarà qui e noi dobbiamo preparare una sorta di piano d'attacco e ho bisogno che anche tu sia lucido... esci da quella stanza e parliamone, supportiamoci a vicenda..."
Senza preavviso Kurt apre la porta anche se solo di pochi centimetri; adesso è 
completamente vestito e mi dà le spalle, con estrema lentezza si avvicina alla finestra continuando a guardare fuori.
 
"Scusami Blaine, mi dispiace davvero ma non riesco a rimanere concentrato... è inutile girarci intorno, ho paura di quello che succederà quando Sebastian metterà piede in questa casa. Vorrei essere coraggioso come ho finto di essere fino ad ora ma proprio non ce la faccio... e s-so di aver appena fatto un’ enorme cazzata e n-non voglio che tu ce l'abbia con me, anche se so che ti arrabbierai e questo mi fa ancora più ma..."
Interrompo i suoi vaneggiamenti abbracciandolo da dietro e posando il mio viso sulla sua spalla; la prima reazione di Kurt è quella di irrigidirsi ma poi si rilassa lasciandosi andare.
 
"Hey... ma cosa stai dicendo? Sai che non potrei mai avercela con te...soprattutto 
perché se qualcuno deve prendersi le colpe di questo casino, quello sono proprio io e poi, fammi capire, che cosa avresti combinato di così disastroso?”
Mi stacco da lui e cerco di farlo voltare, ma Kurt non si muove minimamente dalla sua posizione originale.
 
"Kurt, per favore girati... ho bisogno di guardarti negli occhi"
Ma neanche questo lo fa smuovere, eccetto un sussulto prodotto da un singhiozzo che era stato brutalmente trattenuto fino a quel momento.
 
"Kurt... Kurt ti prego voltati... dimmi cosa c'è!"
Dato che anche l'ennesima supplica non ha effetti, poggio le mie mani sulle sue spalle e lo costringo a girarsi; solo che in quel momento capisco cosa c'è che non va.
Le sue guance sono completamente arrossate e in alcuni punti ci sono dei graffi, sul sopracciglio destro c’è un taglio piuttosto evidente e fresco, tanto che il sangue presente sulla ferita è ancora rosso scarlatto; Nella mia testa comincia a farsi strada un'idea che non mi piace per niente e che trova conferma nello sguardo terrorizzato e sull'orlo delle lacrime di Kurt. No, non può averlo fatto davvero...
 
"K-Kurt, per favore... dimmi che non ti sei fatto questo da solo... dimmi che quello che sto pensando adesso è un’assurdità e che sei semplicemente scivolato in bagno... dimmi che non l'hai fatto davvero..."
Alzo lievemente il tono della voce nell'ultima parte, cosa che lo fa sobbalzare, ovviamente non mi risponde e quelle lacrime che prima erano solo un leggero velo sui suoi stupendi occhi, adesso solcavano il suo viso infiammato, scendendo copiosamente sulle sue guance. Se tutto quello che è successo nei minuti precedenti non fosse stato una risposta abbastanza evidente, questo rendeva tutto ancora più sicuro. E proprio in questo momento la rabbia prende il sopravvento sulla mia parte razionale.
 
"Kurt! Cosa cavolo ti è saltato in mente? Ti avevo detto che non c'era bisogno di fare una cosa del genere, che avremmo risolto tutto senza ricorrere a q-questo... dimmi, cosa speri di ottenere adesso? Pensi davvero che Smythe crederà più veritiero il sequestro? Credi che questo ci salverà la vita? Beh, ti sbagli! Tutto questo non servirà a nulla, se non a farmi stare ancora più male e a farmi capire che in realtà tu non ti fidi di me. Posso accettarlo, alla fine se siamo in questo casino la colpa è solo mia, ma è inutile che continui a fingere di credere in me per poi fare comunque di testa tua... mettendo in atto una stronzata del genere!"
Kurt mi fissa con occhi impauriti e tristi; una parte di me vorrebbe cancellare quella breve distanza che ci divide per poterlo abbracciare e consolare... ma la rabbia e la delusione, soprattutto nei miei confronti, sono troppo forti per accantonarle, quindi senza aggiungere altro, ad esclusione di un sospiro nervoso, giro i tacchi e vado in salotto, lasciandolo impietrito nel mezzo della stanza.

NOTE AUTORE:
Ed eccoci qua... piccolissima parentesi. Da adesso entriamo nel vivo della storia e diciamo che questo più che capitolo 8 si sarebbe dovuto chiamare "Capitolo 8 parte 1", dato che sono stata costretta a dividerlo perchè era davvero lungo e sopratutto molto dispersivo. La cosa positiva di questo è che il capitolo 9 è già pronto quindi più o meno tra una settimana lo pubblicherò... e spero che anche i successivi siano il più possibile puntuali dato che la scaletta è già scritta... tempo di scrittura permettendo XD
In questo capitolo vediamo che Sebastian si fa vivo e questo mette a dura prova i nervi dei nostri ragazzi... tanto che Kurt arriva a fare di testa sua, facendo arrabbiare molto Blaine. Abbiamo anche una piccola parentesi con il punto di vista di Kurt (e vi giuro che scriverlo è stato durissimo, sia emotivamente che di scrittura). Spero vivamente che il tutto vi sembri abbastanza realistico, perchè non vorrei essere andata troppo oltre... sarei felice di sapere cosa ne pensate! Chiedo ancora perdono per questo ritardo immenso, ma spero riusciate a capire la mia situazione... ero seriamente bloccata e per fortuna un paio di One Shot Random mi hanno aiutato a far si che riprendessi a scrivere. 
Da questo ho imparato una cosa: in futuro, quando mi capiterà di scrivere altre long ( vi prego non correte ad uccidervi dopo questo annuncio, so che speravate di liberarvi di queste oscenità XD ), le inizierò a pubblicare solo da finite, così da evitare situazioni del genere.
Detto questo ringrazio voi che avete supportato e letto la storia fino a questo punto, nella speranza che continuiate a farlo e la mia fantastica beta *Artemis91*, che si è dovuta sopportare le peggiori seghe mentali (passatemi il termine poco decoroso) su questa storia.
Ci vediamo la prossima settimana con il Capitolo 9 (salutate un Sebastian selvatico che c'è venuto finalmente a trovare)...
Baci Baci  Irene!
   
 
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