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Autore: Shiren    01/08/2007    1 recensioni
Una ben triste pace è quella che ci reca questo giorno. Quest’oggi il sole, in segno di dolore, non mostrerà il suo volto, sulla terra. Ed ora andiamo via da questo luogo, per ragionare ancora tra di noi di tutti questi tristi accadimenti. Per essi, alcuni avranno il mio perdono, altri la loro giusta punizione; ché mai vicenda fu più dolorosa di questa di Giulietta e di Romeo.
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La storia è liberamente ispirata al film Romeo+Juliet con Leonardo di Caprio e Claire Danes. Per chi ha letto la storia o visto il film e trovasse degli errori ditemi pure che li correggerò immediatamente. Vedrò di postare all’incirca un capitolo a settimana. Ricordo inoltre che i personaggi non mi appartengono, ma sono di proprietà di J.K. Rowling.







Romeo+Juliet


È un caldo pomeriggio di agosto come tanti. Nulla sembra essere diverso. La gente cammina tranquilla come se nulla fosse, osservando le vetrine dei negozi, chiacchierando e ridendo con semplicità. Ma sarà veramente un giorno come tanti?


“My only love sprung from my only hate”



Un’auto di vecchia data sfreccia sulla strada zigzagando tra gli altri veicoli incurante delle regole della strada. I finestrini sono abbassati. Dalle casse dello stereo una canzone dei Queen. A guida dell’auto un giovane uomo di 27 anni, dai capelli rosso carota. Al suo fianco il suo gemello…sono talmente identici che persino la madre fatica a riconoscerli. Dietro, il fratello più giovane, 25 anni. Stessi occhi, stessi capelli. Si fermano quasi all’improvviso davanti ad una modesta palazzina in centro a Londra. Il più giovane dei tre scende e va a suonare al citofono. Risponde la voce di un ragazzo della sua stessa età, forse un po’ più sicura.
“Chi è?”
“Sono Ron, chi vuoi che sia? Dai scendi che ti aspettiamo…”
Pochi minuti dopo eccolo. Apre il portone e compare il suo volto da ragazzo cresciuto in fretta, gli occhi verdi e i capelli corvini ostinatamente fuori posto. Harry Potter.
Sorride al gruppetto e sale nella macchina Weasley anche lui.
“Dove andiamo?” chiede.
“Per prima cosa andiamo a fare rifornimento di benzina…il bolide è rimasto a secco” risponde Fred, alla guida, per poi scoppiare a ridere.
Poco dopo, certo, a quella velocità, si fermano davanti ad un distributore e quando Fred sta per scendere, George di scatto esce dal finestrino fino al busto e urla:
“Ma guarda! Con i Malfoy ci si deve incontrare!”
Dall’altra parte stanno uscendo il rampollo di casa Malfoy, il bel Draco e il cugino Blaise. Quest’ultimo subito si volta, il volto irato, ma viene fermato dal candido braccio del suo compagno. “Draco cosa…?”
“Beh? Avete perso la lingua? O siete troppo codardi per rispondere?” e ridono. Weasley e il giovane Potter.
A quel punto Blaise scosta con malagrazia il braccio del cugino e fa qualche passo verso colui che ha osato insultarlo, il volto contratto dalla rabbia, gli occhi fiammeggianti.
“Noi codardi? Che mi dici tu della vostra famiglia di pezzenti?” basta un istante. Scendono tutti dalla macchina e in un secondo Blaise si ritrova quattro bacchette puntate contro. Lontana gli arriva la voce di Draco. “Blaise, andiamocene”. Senza pensarci il cugino si ritira da quello scontro e sale in macchina. Prima che Draco prema il piede sull’accelleratore fa in tempo a sentire uno dei Weasley dire “Certo tipico dei Malfoy…gettare il sasso e ritirare la mano…”.


Non molto lontano una giovane ragazza dai capelli rossi scorre con la candida mano le copertine dei libri di una biblioteca. Manda gli occhi al cielo quando sente il cellulare vibrare nella tasca dei jeans e per finire impreca in un sussurro quando sul display legge “Ron”. “Pronto?” risponde sempre sussurrando.
“Esci da quella cavolo di biblioteca, siamo qui fuori…” e chiude la chiamata. ‘Dannato fratello’ pensa, poi sorride ed esce salutando Mary, la bibliotecaria che ormai la conosce. Socchiude leggermente gli occhi quando, aprendo la porta i fari dei veicoli la colpiscono. Dall’altra parte della strada l’auto dei fratelli, scorge Harry dal finestrino, seduto nel sedile posteriore. Attraversa di corsa la strada e sale nel veicolo magicamente allargato all’interno. “Dove andiamo questa sera?” chiede con aria annoiata.
Con un ghigno George le risponde, voltandosi per guardarla in volto: “Vuoi veramente saperlo sorellina?”
Ginevra Weasley lo guarda perplessa e poi annuisce incerta.
“Alla festa dei Malfoy”
  
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