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Autore: dattebayO_O    13/01/2013    1 recensioni
Lo abbracció per la prima e ultima volta prima di svanire per sempre. Troppo poco per colmare il vuoto che aveva lasciato.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kushina Uzumaki, Minato Namikaze, Naruto Uzumaki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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La sua immagine si dissolse. I capelli biondi, gli occhi pieni di vita, una lacrima, scomparvero lentamente. Luce. Si sentí piú leggera.
Rimase con gli occhi chiusi fino a quando non percepí la sua presenza. Finalmente.
Si voltó e, quasi per paura che scomparisse, lo guardó attraverso la fessura delle palpebre.
"Non me ne andró piú, ora" la rassicuró.
Non esitó e gli corse incontro, tra le lacrime. Sedici anni di solitudine. Sedici anni di separazione. Sedici anni di sensi di colpa.
Lui la avvolse in un abbraccio forte e dolce allo stesso tempo. Le accarezzó dolcemente la testa e inizió a giocherellare con i capelli rossi.
"Mi sei mancata"
Lei non rispose. Si stava godendo quel momento. Il suo profumo, la sua presenza,  voleva riassaporarli. Era passato tanto tempo.
Alzó lentamente gli occhi: "Lo hai sentito?"
Lui sorrise e lei capí che erano liberi.
Dopo quell'abbraccio, i loro cuori sarebbero stati svuotati dall'angoscia e dal rancore che provavano verso loro stessi.
Le loro anime sarebbero diventate un tutt'uno con la luce.
Insieme.
In quel luogo, dove lui l'aveva aspettata, la luce non dava fastidio agli occhi, il caldo non ti opprimeva, il freddo non ti scalfiva. Niente sonno, nė fame.
Solo un tempo infinito, per pensare.
E vedere. Vedere cosa accadeva a chi avevi lasciato.
Vedere la loro tristezza isolarli. Vedere il loro sconforto distruggerli. Vedere le loro lacrime occuparli l'anima.
Non potevi fare altro che vedere, senza intervenire. Potevi solo sperare che quello che provavano passasse in fretta. Ma sembrava non passare mai.
Erano stati separati per sedici anni, ma finalmente si erano ritrovati, solo grazie a lui, Naruto.
Il loro dono, che avevano lasciato, affinchè portasse la pace.
"Siamo stati egoisti. Non ci perdonerà. Perchè lo abbiamo fatto. Mi odio. Non saprà mai quanto lo abbiamo amato."
Queste voci erano state le loro uniche compagne per sedici anni.
Lui la strinse piú forte: "Ci sbagliavamo. L'ha raggiunto, il nostro amore è riuscito a colmare il vuoto che avevamo lasciato."
Sorrisero, insieme, tra le lacrime.
Finalmente lacrime di gioia, di felicità, di libertà.
Lei sospiró, pensando alle parole che si era sentita dire prima di scomparire: "Non vi ho odiati per questo. Non sapevo cosa fosse l'affetto dei genitori perchè non ho mai potuto stare con voi. Potevo solo immaginarlo. Ma ora so che avete dato la vita per me."
Un'ultima lacrima le solcó la guancia, fermandosi in prossimità del suo sorriso.
Non si volevano liberare da quell'abbraccio, perchè temevano di essere separati ancora.
Ma non sarebbe stato cosí. Insieme, per sempre, avrebbero potuto vedere cosa accadeva al loro bambino. Avrebbero potuto vederlo salvare il mondo, salvare i suoi amici e i suoi sogni. I sogni che erano anche i loro sogni.
Anche se erano stati una famiglia per pochi minuti, i loro ideali e i loro insegnamenti erano riusciti a raggiungere Naruto. Ma soprattutto, il loro amore lo aveva raggiunto.
Minato aveva ascoltato tutta la conversazione tra Kushina e il loro bambino: "Ora so che prima di riempirmi con il demone della volpe, mi avete riempito con il vostro amore!"
Kushina allentó l'abbraccio, continuando peró a tenergli la mano: "Ora sappiamo che è felice. Andiamo."
Sorrisero. Chiusero gli occhi e iniziarono ad essere avvolti da una brezza leggera e tiepida, che accarezzandoli, portó via con sè tutto il dolore che li aveva circondati per sedici anni.
Mentre si dissolvevano, entrambi ripeterono quella frase, per essere sicuri che Naruto non la dimenticasse, per essere sicuri che sapesse che gli erano grati di averli liberati, per essere sicuri che provasse, almeno una volta, cosa vuol dire avere dei genitori.
Kushina strinse la mano di Minato e Minato fece lo stesso con la sua.

Naruto si fermó. Si sentí avvolto da una sensazione mai provata. Non ne era sicuro, ma sembrava... affetto. Tiepido e leggero, come una brezza estiva.
Chiuse gli occhi e sorrise.

 "Grazie davvero per essere nostro figlio." 

  
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