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Autore: EhiMiley_    13/01/2013    0 recensioni
Mail è una ragazzina di soli quattordici anni, capelli dal colore indefinibile, occhi tendenti al nero, bassina e con una corporatura non tanto perfetta. E' innamorata di Austin, un diciannovenne bastardo da ormai 7 anni e quando lo vede in discoteca con la sua ragazza le si spezza il cuore.
Poco dopo, mentre balla con le sue amiche si sente toccare la spalla..
Leggete :3
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Nonsense | Avvertimenti: Incompiuta
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Non appena scendo dalla macchina dei genitori di Jess insieme a lei ed Allie, un brivido mi percuote la schiena, non è di freddo, bensì di paura. 
C'è molta gente lì all'entrata della discoteca e la mia antropofobia non mi sta aiutando molto. Da circa un anno ho paura della gente e dei contatti sociali, non mi piace uscire di casa sola perchè so' che potrei incontrare gente che mi giudica per il mio aspetto. Sono una ragazza esuberante, mi piace fare figuraccie con la gente che non conosco per far vedere che non mi interessa se gli altri mi dicono qualcosa di male. 
Dopo mezz'ora entriamo nella discoteca e l'odore di fumo e alcool ci inebria le narici. Un gruppo di ragazze più grandi, non poco gasate ci rivolgono uno sguardo di disprezzo e scoppiano in un risolino che mi mette ansia.
Non voglio stare in questo posto, voglio andare via. Penso quando il risoloino del gruppo si spegne.
Ci catapultiamo di colpo al guardaroba, irraggiungibile grazie al muro di persone presenti. Una volta davanti al bancone diamo le 2 sterline e dopo aver dato la giacca all'uomo che coordinava il guadaroba, ci diamo una sistemata davanti al grande specchio insieme ad altre ragazze poco più alte di noi. Guardo Jess e i suoi vestiti, e rivolgendo un fugace sguardo anche ai miei penso che la prossima volta farò scegliere a lei i miei vestiti.
Allie vuole prendere qualcosa da bere e ci rechiamo in fretta al bancone del bar per ora libero.
Lei ordina una vokda redbull e mentre paga io mi volto verso il guardaroba per osservare i nuovi arrivati.
Ed è così che lo vedo, insieme alla sua ragazza, ovviamente. Sorride ad un suo amico appoggiato al bancone del bar e ci si avvicina, non degnandosi neanche di voltare lo sguardo verso di me. Austin. Quel ragazzo dietro cui sbavavo da troppo tempo ma di cinque anni più grande di me.
Io e le altre ci spostiamo di qualche passo più in la' per far sapzio alla gente che ordina da bere. Io continuo a fissarlo assiduamente, sperando che guardi verso di me che mi saluti. 
Rivolgo un lungo sguardo anche alla sua ragazza, bassa forse tanto quanto me, con dei lunghi ricci bruni e dei grandi occhi scuri e penetranti. 
Camminano verso di noi ma ci ignorano e si vanno a sedere su dei divanetti non molto lontani da noi. Guardo i suoi capelli biondicci che sotto la luce scura sembrano castani. 
"Andiamo a ballare" dice ad un tratto Jess e così ci buttiamo in pista. In mezzo a tutta quella gente sono in ansia e non mi muovo molto, ma vedendo che tutti ballano e io no, cerco di mimetizzarmi tra la folla. Cerco Austin e la sua ragazza, Grace. Sono in piedi davanti ai divanetti a parlare tra di loro. 
Nonostante il buio vedo lei che si siede lentamente, prendento la sua mano e facendolo sedere, gli poggia l'altra mano sulla spalla e gli dice qualcosa nel'orecchio. Lui si alza di scatto e se ne va. 
Non ci penso molto, continuo a ballare, circondata da ragazze e ragazzi carini i cui occhi sembrano giudicare qualsiasi cosa io faccia, i miei vestiti e i miei movimenti impacciati mentre cerco di ballare. 

Sono ormai due ore che io e le mie amiche balliamo ininterrotamente e possiamo scatenrci per un'altra ora. Alcuni ragazzi si avvicinano a Jess e Allie, che li respingono e continuano a ballare. Mi sento abbastanza male perchè ora in pista c'è molta più gente e soprattutto nessuno mi ha ancora chiesto di ballare, ma perdo la speranza sapendo che nessuno si avvicinerebbe mai a una quattordicenne (sobria) e non bellissima, mentre la sala pullula di ragazze ubriache e più carine. 
Ad un tratto mi sento toccare la spalla, con molta cautela e paura mi giro e Austin mi saluta con la mano e il suo solito sorriso ebete. Ricambio il saluto con un lieve movimento della testa e un sorriso imbarazzato,girandomi subito dopo verso le mie amiche e cercando di intimarle a cambiare posto. Austin mi batte di nuovo sulla spalla e quando mi giro mi prende la mano per invitarmi a ballare. Posa la mia mano dietro al suo collo e io ci appoggio l'altra, intrecciando le dita dietro alla sua nuca. Mi mette le mani sui fianchi e improvvisamente parte un lento. La cosa mi lascia perplessa, anche perchè siamo in una discoteca. In discoteca è praticamente vietato mettere dei balli lenti. Una versione leggermenti più movimentata di "you're beautiful" di James Blunt riempie la sala e le coppie si abbracciano e iniziano a ballare. Ci sono coppie di ragazze, coppie di ragazzi e trii di amiche senza accompagnatore. 
Mi sento la più fortunata del mondo, anche se so che quel momento è tutto uno scherzo e che tra poco Austin mi smerderà come ha sempre fatto. 
Invece no, il lento finisce e Austin mi invita ad accompagnarlo nel cortile per fumarsi una sigaretta.
Lo seguo, nonostante il freddo, e vado subito al sodo chiedendogli perchè mi ha invitato a ballare mentre ha una ragazza bellissima sui divanetti ad aspettarlo.
-Con quella ho chiuso. Ho visto che si limonava uno e lei vedendomi mi ha fatto sedere e mi ha detto "siamo innamorati"-, dice prima di fare un lungo tiro. Annuisco comprensiva, anche se non mi sono mai trovata in una situazione del genere. 
-Mi dispiace-, dico guardando l'asfalto sotto i miei stivali tacco 2 cm. Rimaniamo in silenzio e poi quando finisce la sigaretta mi porta dentro l'edificio e mi fa ballare.
Mancano pochi minuti all'arrivo dei genitori di Jess e non appena glielo dico lui sembra dispiaciuto. Ancora qualche mossa di ballo e poi Allie e Jess mi dicono che è ora di andare. 
Austin mi accompagna a prendere la giacca e mi aiuta ad indossarla, ci accompagna all'uscita e dice Allie e Jess di entrare in macchina. 
Mi prende il mento e mi da un bacio in bocca, a stampo. Rimango impietrita e le guance iniziano a bollermi. Mi sto agitando davvero tanto e balbetto qualcosa come "ma tu.. che..cosa..tu..mi..cosa..bacio..oddio" stoper svenire lì davanti a lui quando, prima di tornare a ballare, avvicina la sua bocca al mio orecchio e dice sottovoce -sei una bamibina di merda, smettila di rompermi il cazzo-.
Se ne va salutandomi e io con il cuore in mille pezzi ritorno in macchina. Non spiccio parola a casa, il giorno dopo, e io giorno dopo ancora, e quello dopo. Aspetto l'estate per vederlo di nuovo e dargli uno schiaffo che non sono riuscuita a dargli dopo il bacio.



Che dire?! Ecco come mi immagino la scena se il ragazzo che piace a me, ieri sera si fosse avvicinato per ballare.
SI, DEVO DIRE CHE E' UNA STORIA ABBASTANZA SQUALLIDA. 
PERDONATEMI.
Meg :)

  
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