Soldato semplice A.

Questo è solo l’ennesimo sfogo, del resto non è una novità.

No, sono stufo dei racconti in cui c’è sempre il supereroe che risolve la situazione, che salva il mondo dal malvagio di turno, che ottiene l’applauso di tutti e che conquista la bella ragazza.
Sono stufo delle persone fuori dal comune, con qualche dote particolare, che riescono sempre a risolvere la situazione con il loro ingegno, con la loro mente fredda, con la loro memoria fotografica.
Sono stufo dei racconti di guerra, in cui c’è sempre il militare che torna indietro per salvare gli amici.
Sono stufo del solito Rambo, del solito Superman, del solito Sherlock Holmes.
Nessuno si è mai interessato del giovane ragazzo sfigato che tenta disperatamente di far colpo sulla ragazza del supereroe, né di quello che ha tentato inutilmente del povero detective che tenta di risolvere un caso prima di ritrovarsi ucciso.
Nessuno si è mai ricordato di un soldato semplice.
Io, però voglio lasciarvi il ricordo di lui, del soldato semplice A.
Secondo di due figli, si arruola nell’esercito. Neanche il gusto di essere l’unico figlio per dire con soddisfazione “Se morirò per la patria i miei genitori mi rimpiangeranno”.
Nessuna dote in particolare, si è quasi arruolato per costrizione.
Nessuna intelligenza di spicco, prestanza fisica nulla, totale assenza di coraggio e neppure bello come un Dio.
L’unica cosa che aveva, era un ideale. Un ideale di serenità. Se avesse vinto quella guerra, avrebbe finalmente ottenuto la pace.

Questo, è l’unico particolare su cui dovevo soffermarmi.
No, non c’è una storia d’amore, né di amicizia. Ora inizio a capire perché nessun autore parla di personaggi simili. Non destano interesse .E sinceramente, non desta interesse neanche a me, il suo ideatore, colui che si rispecchia nel soldato semplice A.
Oppure, semplicemente, colui che ha creato A. a sua immagine e somiglianza. (Sì, è l’unica cosa che mi fa sentire vicino a Dio)

La sua guerra non dura neanche 2 settimane. Muore in un piovoso pomeriggio di Domenica, tra il fango e il piscio dei soldati che per la paura non riuscivano a trattenersi. Un cadavere in veloce decomposizione, morto per un proiettila da 50 mm diritto in gola. Morto per dissanguamento, un arteria recisa, o probabilmente perché il proiettile l’ha trapassato da parte a parte. Ma a nessuno interessa, il nostro amato Rambo è in prima linea pronto a distruggere chiunque gli si presenti sotto tiro, perché soffermarsi su quel soldato semplice?

E come il soldato semplice A., anche io mi accascio esanime. L’unica cosa che mi consola è che il mio cadavere non puzzi di piscio. Quando si dicono le soddisfazioni della vita.

Questo sfogo non ha senso, si muore una volta sola, e a nessuno interessa. Ogni corpo muore e si decompone.
A nessuno interessa se l’anima ascende al cielo o si ritrova tra le fiamme, né se si ritrova  in un luogo con 40 vergini o si reincarna in una libellula.
Specialmente se l’anima è del soldato semplice A.
Che sfigato!