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Autore: Dolly88    13/01/2013    1 recensioni
"Sin da piccola ho sempre avuto la “pretesa” di essere speciale. Non saprei dire bene perché, ma da ogni punto di vista mi “guardassi”, mi sentivo diversa..."
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fatti curiosi


Sin da piccola ho sempre avuto la “pretesa” di essere speciale. Non saprei dire bene perché, ma da ogni punto di vista mi “guardassi”, mi sentivo diversa. Pensandoci adesso, tutto ciò mi fa sentire davvero ridicola. Con il tempo infatti, ho imparato molte cose, prima tra tutti, che di speciale non avevo proprio niente. Tutto ciò che credevo di provare o di pensare soltanto io, si son rivelati poi, fatti davvero comuni. La cosa curiosa è che fintanto certi network non erano ancora così famosi, o meglio, che io ne entrassi completamente a far parte, era davvero bello incontrare una persona che condivideva pensieri ed esperienze simili alle tue. Mi sentivo capita, sentivo uno strano senso di solidarietà, e mi veniva da sorridere poi, quando restavo da sola o lo raccontavo agli altri, pensando che ci fosse una persona che mi assomigliasse un po'. Sentivi uno strano calore, e ancor di più, quando mi tornavano in mente certe cose, oppure facevo delle altre, mi veniva da pensare “chissà tizio cosa direbbe!”. Ora invece, è tutto cambiato. Grazie a network come facebook ho scoperto che tante cose non erano una mia esclusiva, ma anzi, veri e propri fenomeni che appartengono ai più, e se la cosa inizialmente mi divertiva, dopo un po' poi, mi son resa conto che tutto ciò mi rendeva meno speciale di quel che credevo.

E' curiosa come cosa, ma è un dato di fatto. Non sono dunque così “particolare”? Questa cosa non la penso solo io? Quindi anche loro hanno vissuto questa esperienza?
Tutto questo, al contrario di quando incontravo “tizio”, mi ha reso molto fredda verso me e verso gli altri. Ormai ho imparato a mettere me stessa su un piano mezzano (MEDIOCRE), il che è seriamente molto fastidioso, anche se con il mio carattere mite, ho sempre preferito le vie di mezzo. Ma non per me, da me e dalla mia mente vivace invece mi aspettavo di più, mi aspettavo grandi cose...

Il fatto curioso è che nonostante le cose che ci accomunano, non riesco proprio a vedere in queste persone, in questa massa di sconosciuti, un qualcosa che mi scalda il cuore. Siccome sono un tipo riflessivo, e non riesco a fermare il flusso dei miei pensieri neanche per un attimo, ho provato a darmi una spiegazione. Ho pensato che nonostante le cose che ho in comune con loro, non riesco a vederle come “persone”, ma bensì solo come account. Mi spiego. E' un po' come quando in un film o in un videogioco d'azione, per salvare le vite dei protagonisti, molte altre vengono sacrificate, lasciando il tempo che trovano. Spesso non ricordiamo le loro facce, non hanno nomi, non hanno voci... eppure se ci riflettiamo, ognuno di loro deve pur avere una famiglia, degli amici, l'amore... ognuno di loro è una vita insomma, che è stata vissuta, e che probabilmente meritava di continuare vivere... mentre invece è stata brutalmente stroncata in un attimo, lasciando noi telespettatori o giocatori, totalmente indifferenti dinnanzi a tutte queste piccole tragedie di qualcun altro. Guai invece a far morire un protagonista o comunque un personaggio che abbiamo conosciutoutilizzato. Allora si che ci tocca. Sia per rabbia, o per pietà, sia anche per comodità, tutti noi ce ne accorgiamo. 

Ecco, io credo di vedere quelle persone, quella massa di gente, esattamente come queste comparse. Il fatto è grave. E' come se dentro di me ancora oggi, nonostante le prove della mia “normalità”, elevassi me stessa ad un livello superiore degli altri, nonostante ormai sia perfettamente chiaro che non è così. Chi sono quindi io, per potermi innalzare al livello di protagonista e relegare agli altri a quelle di comparse? E' colpa della mia presunzione o del mio egoismo? E anche in questo caso, anche gli “altri” si fanno queste domande? Ci ho pensato a lungo, e non riesco a trovare una risposta. Ma una cosa è certa. Mi auguro di no, per potermi sentire veramente un po' speciale almeno in questo.


  
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