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Autore: FeBookworm    13/01/2013    3 recensioni
Un ultimo lampo illuminò il luigi che il marinaio le aveva lasciato.
Anche in quella notte buia e tempestosa la Fantine aveva guadagnato per poter mantenere la sua Cosette…
Genere: Dark, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Non-con
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Era una notte buia e tempestosa. Una di quelle notti che minaccia un temporale da Diluvio Universale. Una di quelle notti senza luna, dove solo i lampi riescono a dare un minimo di luce.
Uno di essi illuminò un corpo umano. Se umano quel corpo poteva ancora definirsi. L’incarnato era molto più di pallido, aveva un colorito grigiastro simile a quello dei corpi che stanno per raffreddarsi per sempre. Un lievissimo strato di pelle copriva a mala pena le ossa, segno di una vita di stenti e di continui sacrifici.
Un altro lampo illuminò quella figura di donna. Portava un leggerissimo vestito che le lasciava scoperte le spalle scheletriche. Sul davanti c’era una profonda scollatura a “V” che le metteva in mostra i seni, un tempo abbondanti e morbidi, ma che adesso erano scheletrici e malaticci come tutta la sua figura.
Tutto i lei metteva in luce quel fosse il suo compito quella notte, proprio lì vicino al porto.
Un terzo lampo squarciò il buio della notte, illuminandole il viso.
Aveva il volto scavato, gli occhi erano enormi a causa dell’eccessiva magrezza del viso. Il suo incarnato era talmente pallido che a tratti risultava blu, tanto le vene erano in evidenza.
Ciò che la luce del lampo mise più in evidenza fu il suo falso sorriso. Ostentava una falsa gaiezza per far sì che molti uomini la notassero.
Era impossibile però non farlo. Come non notare i due buchi in corrispondenza degli incisivi?
Molti dicevano che l’aveva fatto per pagarsi l’assenzio, ma essi non capivano. Si fermavano solo alla superficie.
Sapevano forse che quella donna aveva venduto i suoi capelli e i suoi incisivi pur di dar da mangiare a sua figlia?
Quella figura scheletrica si avvicinò al luogo appena illuminato da un quarto lampo. Si dirigeva lentamente verso il porto, i quella notte piena di marinai appena tornati in patria.
Canticchiava nella speranza di attirarne l’attenzione, ma molti di loro si allontanarono da lei per via del suo odore. Portava addosso il classico odore dolciastro di ospedale e malato, il quale era mischiato a una forte puzza di morte e alcool.
All’improvviso due forti e sudice mani l’afferrarono.
“Ah, voilà. Tu est arrivée finallement, Fantine”.
Quelle mani la presero con la forza e la portano in un vicolo buio. Venne sbattuta in malo modo contro una parete. L’urto fu talmente forte che lei sentì qualcosa rompersi contro di lei.
Una costola, un pezzetto della sua anima…non sapeva dirlo con chiarezza. Sapeva solo che dentro di sé qualcosa se n’era andato per sempre.
“Tu est toujours si disponible, ma chérie”.
L’uomo iniziò a baciarle lascivamente il collo, il petto, i seni magri…
Le sue mani come artigli le squarciarono il vestito. Quelle mani la strinsero, la graffiarono, andando fin dentro di lei.
“Je ne peux plus restister, Fantine” le disse, sussurrandole quelle parole peccaminose e lascive all’orecchio.
Quando lui entrò in lei, Fantine sentì come se mille aghi la stessero perforando.
Lui si muoveva sempre più forte, pensando solo al suo piacere, lei invece continuava ad urlare per il dolore. Si sentiva come violata fin dentro l’anima, senza il minimo ritegno o preavviso.
Sentiva nella sua testa l’eco delle sue urla e il rimbombo delle spinte che la stavano distruggendo dentro.
Piano…lentamente…
Spinta dopo spinta sentiva una parte di lei morire, lasciando un segno indelebile su quel corpicino.
Quando l’amplesso finì, le sue gambe cedettero e si accasciò a terra.
“Tiens ton argent, bonbon. A la prochaine fois.”
La lasciò lì come si lascia sulla strada la spazzatura.
E la povera Fantine, come ogni volta, si sentì sporca, sudicia…Si sentì come se le avessero appena gettato addosso un vaso da notte stracolmo.
Un ultimo lampo illuminò il luigi che il marinaio le aveva lasciato.
Anche in quella notte buia e tempestosa la Fantine aveva guadagnato per poter mantenere la sua Cosette…

   
 
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