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Autore: Tecla_Leben    13/01/2013    4 recensioni
James vuole far colpo su Lily una volta per tutte. Sirius vuole fare un dispetto alla sua odiata cugina Bellatrix. cosa si inventeranno i due baldi giovani?
leggete e se vi va commentate, mi farebbe molto piacere sapere che ne pensate, visto che mi è venuta così, di getto. so bene che il tema natalizio è ormai passato, ma spero non vi importi :D
buona lettura
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bellatrix Lestrange, I Malandrini, Lily Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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I tre ragazzi si avvicinarono con passo molleggiato al campo da Quidditch, andando incontro al loro compagno.

Quando arrivarono James stava giusto scendendo dalla sua Nimbus, i capelli perennemente scarmigliati nell’aria gelida di Dicembre.

“Non smetterò mai di chiederti chi cavolo te lo fa fare di allenarti con ‘sto freddo, Ramoso!” fece il più avvenente dei tre, con i lunghi capelli ricci che gli incorniciavano il volto fine, a mo’ di saluto.

“Caro Felpato, è solo che l’amore per il Quidditch è quasi uguale a quello per le belle ragazze: nulla può tenermi lontano!”

Scoppio di ilarità generale. Prendendo a braccetto Sirius e Remus, a sua volta attaccato a Peter, James condusse il gruppetto fuori dal campo, diretto verso l’imponente castello. Fuori dallo stadio, James alzò leggermente il volto al cielo con gli occhi chiusi, beandosi del tepore del sole che illuminava i giardini di un bianco accecante laddove permanevano alcune tracce di neve, quando Sirius, con una poderosa gomitata, gli fece notare due figure, un ragazzo e una ragazza,  che stavano andando nella direzione opposta alla loro tenendosi per mano.

“Salve, Evans! Bella giornata, per portare a spasso il cane! La prossima volta però, lavalo! Sembra alquanto unticcio!” esclamò James mentre i due li superavano, suscitando di nuovo l’ilarità degli altri tre. Scoprì, voltandosi a guardare, che Lily Evans aveva astiosamente ricambiato il saluto con un’alzata del dito medio.

Una volta tornati in sala comune, James e gli altri iniziarono a discutere sulla compagnia della Evans.

“Proprio non la capisco, quella ragazza. Come può preferire uno come quello sciattone di Mocciosus quando può avere me?” riprese James, accompagnando l’ultima parola con un gesto eloquente indicandosi il petto.

“Beh, Ramoso, forse dovresti iniziare a parlare un po’ più di lei, invece che di te. Sai come sono, le ragazze..” rispose saggiamente Remus.

“Oh, ragazzi, andiamo! Io sono semplicemente stra-or-di-na-rio! Come potrebbe volersi sentire dire, ad esempio… ma che ne so! Roba del tipo: ‘i tuoi occhi sono come smeraldi lucenti’ quando avrei tante cose da dire su ad esempio, quanto sono bravo sulla scopa!”

Peter, aprendo bocca per la prima volta, non riuscì a reprimere una risata: “James, non so se ti ricordi, ma l’ultima volta che hai affrontato l’argomento con la Evans, se non sbaglio ti ha dato un ottimo suggerimento, su dove infilarti la scopa!”

Mentre le risate di rito scoppiavano una terza volta, James rimase qualche secondo a osservare il suo amico con occhi ostili. Per interrompere l’improvvisa tensione, Remus intervenne un’altra volta.

“Potresti farle un regalo! Robe tipo dei fiori, un cucciolo, cose così…”

James, dimentico dell’astio improvviso verso Codaliscia, sembrò illuminarsi come folgorato.

“Hey, che idea! Bravo Lunastorta! Domani ci sarà la gita ad Hogsmeade, potrei vedere se c’è qualcosa di carino in qualche negozio! Proprio quello che ci vuole, sotto Natale!”

 

 

Il giorno dopo, il quartetto fece irruzione nella Sala Comune con una furia mai vista a memoria dei loro compagni.

Tutto trafelato, James non si prese neanche la briga di togliersi la giacca e la sciarpa, e passando accanto al camino acceso non si accorse neanche che essa aveva preso allegramente fuoco. Era troppo occupato a srotolare della carta da regalo argentea con sopra i pungitopo, che trattati con una magia sembravano fremere come mossi dal vento.  La spiegò  mettendola sul tavolo con la parte interna verso il soffitto, pronto a impacchettare il regalo che aveva comprato apposta per Lily. Si trattava nella fattispecie di un ciondolo, coordinato ad un anello, a forma di uovo di drago. Se si apriva l’uovo sull’anello, partiva una musichetta da carillon, e ne usciva fuori una minuscola riproduzione di un draghetto che volteggiava e mandava piccoli sbuffi di fumo rosato dalle microscopiche fauci. Quando il draghetto tornava nell’uovo e la musichetta finiva, il fumo si raccoglieva a formare un cuore vaporoso a mezz’aria.

Per fare il romanticone, James conficcò ciondolo e anello sulla cima di un Calderotto con ripieno al cioccolato, i preferiti di Lily. Ciò lo sapeva perché aveva chiesto ad alcune amiche di lei di scoprire un po’ i suoi gusti, addirittura mesi addietro, per farle un regalo di San Valentino  che le fosse gradito, e avrebbe anche funzionato se solo James non se la fosse subito presa col povero Piton, che stava facendo finta di vomitare alle spalle di lei.

Perso in questi ricordi, quasi non si accorse che Sirius aveva sgraffignato un po’ di carta da regalo da quella inutilizzata da James, e la stava usando per incartare una Caccabomba.

“E quella?!” chiese James con una risata, indicando con l’indice il piccolo ordigno.

“È una sorpresina per quella pazza di mia cugina..” rispose lui, con un ghigno satanico stampato sulle labbra.

“Non credo che Meda si meriti tanto..” intervenne quel Grillo Parlante di Remus, sedendosi sul tavolo e fissando con diffidenza la Caccabomba chiusa dentro una provvidenziale scatolina di cartone, più o meno delle dimensioni di un cofanetto.

“Ma che hai capito, Remus! Questa non è per lei, è per quella maniaca di Bellatrix!”

“Contento tu, io non vorrò essere nei paraggi quando quella cosa esploderà” rispose prontamente Remus, facendo spallucce e voltando il busto a guardare James, che aveva un po’ di problemi a incartare il Calderotto senza che i due gioielli fossero riconoscibili anche da sotto la carta.

“Tieni, prendi questa!” rise Sirius afferrando una scatolina di cartone identica a quella usata per contenere la Caccabomba e porgendola a James, “tanto sono più o meno uguali!”

In realtà lo Zuccotto ci stava un po’ largo, ma meglio così, si disse James.

Intanto Sirius si era messo a scrivere furiosamente su un pezzetto di pergamena, che infilò sollecito sul fondo  della sua scatolina.

Rispose alle occhiate interrogative degli altri tre come a giustificarsi: “Ho solo scritto: ‘sei una pazza rabbiosa talmente cornuta che pure un ariete ti girerebbe al largo, e spero che un giorno (pregando sant’Iddio che non debba aspettare troppo’) finirai divorata dalla Piovra Gigante o in alternativa da un drago con molto appetito. Tiè, stregaccia rognosa! Per il resto, felice Natale. Salutami quella befana di mia madre e dille che spero schiatti pure lei, con disprezzo, il Cugino Sexy’”

Il biglietto fece sganasciare ad oltranza il felice gruppetto, e James ebbe l’idea di copiare l’amico, scrivendo però cose più lusinghiere.

Finita l’opera e posta la firma, mise anche lui il bigliettino nella scatola e chiuse quest’ultima nella carta argentea con i pungitopo stampati sopra. Si mise le mani ai fianchi, guardando soddisfatto il suo lavoro.

“Dài ragazzi, andiamo a cena, se no ci perdiamo il dessert!” esclamò allegro Peter, guadagnando la porta con una corsa, seguito a ruota da Remus. Nella fretta di fare a gara con Sirius, i due pacchetti furono dimenticati senza troppe cerimonie sul tavolo in sala comune, deserta. Al ritorno dalla cena, i due ragazzi portarono i rispettivi pacchetti in dormitorio, dove li misero sul comodino che i due condividevano. Infilandosi sotto alle coperte, i due concordarono di consegnare l’indomani, vigilia di Natale, i doni al termine della lezione di Lumacoso, che avevano in comune con i Serpeverde.

 

Dopo che Sirius ebbe consegnato il pacchetto alla destinataria, la quale lo accettò come se le avessero porto un paio di mutande sporche, James stava giusto tornando da una conversazione-lampo con Evans.

Lei era davvero molto dolce, con quel suo sorriso imbarazzato ma sincero, e si era detta piacevolmente sorpresa dal cambio repentino di James, da pezzo di mota a galantuomo, ed aveva aggiunto che continuando così avrebbe anche potuto pensare di cedere una buona volta alle sue attenzioni. Poi, alla domanda di lei: “Ti spiace se lo apro oggi? Non ce la faccio ad aspettare fino domani! Peccato solo che io non abbia nulla da darti in cambio!”

Lui aveva risposto: “Va bene, ma solo quando mi sarò allontanato. In quanto al regalo, me l’hai già fatto. A me basta la tua presenza”

Lei ovviamente si era sciolta in una profusione di sorrisi melensi e aveva aspettato che lui si allontanasse. Voltandosi a guardare mentre se ne andava, James notò con immenso piacere che Mocciosus si stava avvicinando a Lily con sguardo omicida rivolto a lui, ovviamente pazzo di gelosia. James raggiunse gli altri appena fuori dalla porta di Pozioni e si stava giusto pregustando l’immagine di Lily che gli correva incontro avvinghiandosi a lui, magari addirittura concedendogli un bacio. Perciò rimase totalmente spiazzato quando dalla porta chiusa arrivò un sonoro boato che fece tremare il pavimento. Anzi, rimase completamente inorridito. Da sotto la fessura della porta era schizzata fuori una puzzolente poltiglia marrone. Remus ne raccolse un po’ con l’indice e dopo essersela portata al naso sentenziò, con voce greve e una faccia da funerale: “Caccabomba”

James neanche si accorse che Sirius si era irrigidito come un manico di scopa. Si mise le mani nei capelli, proprio mentre da dietro alla porta la ragazza urlò: “JAMES POOOOOTTEEEER!”

Allora corse verso la porta e la aprì come un forsennato. Lo spettacolo che gli si presentò, era sì drammatico ma ciò non gli impedì di farsi scappare una risata, dissimulata comunque in un rantolo di orrore. Lily e Piton erano al centro della stanza, là dove James li aveva lasciati, interamente ricoperti di poltiglia fetida. Lily, che sembrava una statua della dea dell’odio (su un piedistallo di cacca) si sradicò con un disgustoso ‘splotch’ dalla sozzura in cui era invischiata e si avvicinò a falcate ampie e decise a James. Dopo un attimo in cui lei lo guardò in cagnesco, gli voltò la faccia con un poderoso manrovescio, e tornata indietro a prendere Piton per il lembo della manica, uscì dalla porta senza salutare. James si pulì distrattamente la traccia di schifitume dalla guancia con la manica, e proprio nel contempo arrivò Bellatrix con il pacchetto per Lily in mano.

“Potter, le tue paroline smielate mi hanno fatto venire la nausea, riprenditi questa paccottiglia, che io non so che farmene. A proposito, che hai fatto alla faccia? Stai facendo una maschera purificante o che altro?” detto questo porse con calibrata forza il pacchetto a James, colpendolo allo stomaco con fare sdegnoso e voltò il sedere per andarsene.

 

Peter, Remus e Sirius rimasero immobili nel corridoio di pietra senza osare emettere un fiato, e quando quest’ultimo iniziò a muoversi furtivamente e lentamente verso l’uscita, James disse, con voce tremante dalla collera:

“Sirius…”

L’interpellato si fermò di botto sudando, voltando la faccia verso il compagno con un sorriso tirato fino allo spasmo.

“James… amico mio! Non vorrai picchiare un povero ragazzo solo perché ha confuso i regali? Vero, fratello?”

“Inizia a correre, Sirius” mormorò James

“Eh?!” fece Sirius

“Ho detto, inizia a correre, perché se ti prendo ti appendo alla torre di astronomia e lascio che le aquile mangino il tuo cadavere pesantemente mutilato!”

Sirius schizzò via come un razzo, seguito prontamente da James, che esibiva una faccia omicida che metteva una strizza boia. Nonostante ciò Remus e Peter, mettendosi all’inseguimento, concordarono tra loro sul fatto che quella sembrava una fuga dopo una marachella come tante altre, e addirittura sospettarono di sentire le risate dei due amici raggiungerli dallo sbocco del corridoio.

 

Spazietto autrice: grazie a  kary218 per le sue benvolute dritte di correzione, mi hai aiutato moltissimo! Come vedi ho rivisto la storia rimediando a tutte le boiate scritte in uno stato confusionale XD e un grazie anche a tutti quelli che pur non commentando hanno letto la storia, spero solo vi sia stata gradita!

Tec

  
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