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Autore: MadChemestry    02/08/2007    9 recensioni
Questa Fic è ispirata al secondo capitolo della Saga di Jak and Daxter, un prodotto direi abbastanza famoso della Naughty Dog. Non ho visto molte fic riguardanti i giochi platform, ma penso comuqnue di non essere proprio il primo. Questa piccola One-shot è ambientata alla fine del secondo capitolo (che personalmente ho trovato il migliore della saga). Spero vi piaccia ^^
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jak aprì lentamente gli occhi

Jak II: Epilogo

J

ak aprì lentamente gli occhi.

La luce della luna si rifletteva sull’acqua inquinata di Heaven City, di qualche metro sotto di lui che era seduto su uno dei tanti ponti presenti al porto della città, poco affollati vista l’ora. I profondi occhi blu erano fissi sul medaglione datogli dal suo alter ego del passato, se stesso quando aveva sei o sette anni circa.

Era ironico, essere sbalzati nel futuro per poi trovare se stesso da bambino.

Così come lo era faticare tanto per tornare al proprio mondo, pulito e perfetto, quando invece ci si rende conto che quello oscuro e corrotto è invece la propria casa.

La mente di Jak era affollata da mille pensieri, sarebbe senza dubbio voluto tornare a casa: lunghe distese incontaminate di erba, acque fresche e pulite dove fare il bagno…

Ma non era questo, il destino dell’eroe, e lo accettò, lo doveva accettare. E doveva accettare anche quel suo lato oscuro, il Dark Jak, una bestia insaziabile di eco oscuro che non tardava ad uscire ogni qual volta quella strana sostanza sorresse eccessivamente nelle sue vene e che da poco aveva imparato a governare.

Intento, dall’interno del Naughty Ottsel, Daxter stava ingurgitando una quantità smodata di sostanze alcoliche, raccontando storie “leggermente” gonfiate riguardo la sconfitta di Kor nel nido delle testa di metallo.

-Eravamo lì…- Disse l’ottsel con fare ebbro -… c’erano una cinquantina di teste di metallo a destra… almeno un centinaio a sinistra… e quel GIGANTESCO mostro…- indicò la testa di Kor, appesa come ornamento sopra la porta del locale alla cui soglia c’era Keira che osservava fuori con aria un po’ malinconica.

-Oohhh… il mio piccolo eroe arancione…- Disse Tess, grattando dolcemente la testolina di daxter che era straiato a pancia in giù sul bancone, Pecker a qualche metro di distanza, stava sorseggiando un drink e, alle parole di Dax, incrocio le ali variopinte e sbuffò.

-... poi noi tirammo fuori l’artiglieria e… ratattatatata..- l’ottsel impugnò una mitragliatrice invisibile e fece fuoco a destra e a manca nel locale, mimando una faccia arrabbiata - …e poi pezzi di teste di metallo OVUNQUE-

-Tutte balle…!- disse secco la mezza scimmia – … tu sarai rimasto a sporcare la spalla di Jak facendotela addosso!-

-Vuoi un'altra ripassata, pennuto!?- Disse l’ottsel, alzandosi un po’ barcollante.

-Fatti sotto, topo arancione!-

I due ingaggiarono una lotta a colpi di zampe e di ali, Sig, Samos, Ashely e Torn guardarono distrattamente la lite, più interessati alle loro ordinazioni che all’incontro.

Tess scosse leggermente il capo con aria rassegnata –Vado a prendere del ghiaccio… ce ne sarà bisogno…- disse la biondina, avviandosi verso il bancone quando ad un tratto la sua attenzione fu catturata da Keira, il giovane genio della meccanica dai capelli blu, che continuava ad osservare oltre la soglia della porta.

Appena la barmaid si accosto al tecnico capì subito cosa attirasse la sua attenzione, dalla porta del Naughty Ottsel era ben visibile il porto, così come visibile era Jak, ancora seduto sul ponte a contemplare l’ultimo dono del piccolo.

-Perché non vai da lui…?- chiese Tess, poggiando una mano sulla spalla della ragazza, che diventò rossa di poco a poco.

Daxter, che con la destra teneva il capo di Pecker che lo stava caricando, e con la sinistra caricava lui un pugno diretto al pennuto, voltò gli occhioni neri verso le due ragazze che iniziavano a parlare a bassa voce, tanto che con la musica ad alto volume e il traffico della città, non che gli insulti che la mezza scimmia gli rifilava, l’ottsel non poteva sentire nulla di ciò che le due stavano dicendo. L’attenzione di lui fu però brutalmente interrotta da una violenta zampata che Pecker rifilò Daxter in pieno petto, facendolo cadere a terra.

-Banzaiii!!!- Disse la mezza scimmia, mettendosi in una tipica posa da kung fu, l’ottsel si alzò un po’ barcollante da terra, ignorando completamente il rivale ma cercando con lo sguardo spaesato la porta del locale –Che c’è? Te la fai sotto? Sono qui!...- disse la voce nasale di Pecker.

-Chiudi quella fogna…!- disse Daxter, vedendo ora la porta completamente deserta, se non fosse per Tess che si stava dirigendo al bancone. L’ottsel corse rapidamente fuori dal locale, seguito da un Pecker abbastanza confuso dal suo atteggiamento. Appena arrivati fuori i due poterono vedere Keira attraversare il ponte sul quale stava seduto Jak, e non tardarono a dirigersi verso di loro, il primo per propria intenzione, il secondo semplicemente incuriosito.

-Ciao…- Disse la donna meccanico, dirigendosi verso il rinnegato dai lunghi capelli biondi e versi, e fermandosi ad un metro da lui con le mani giunte dietro la schiena, sul volto angelico solo un flebile sorriso.

-…- Jak si voltò verso la ragazza, ricambiando il suo sorriso -…Ciao…- disse, prima di legarsi il medaglione al collo, la ragazza abbassò lo sguardo sull’oggetto, per poi andare a sedere anche lei sul ponte, a mezzo metro circa da Jak, accavallando le gambe, lo sguardo si alzò verso la luna che gli rischiarò il viso come fosse un faro.

-Bella vista, uh?- formulò la ragazza, Jak spostò gli occhi verso di lei, poi alzò anche lui il mento per mirare il cielo notturno che faceva da cupola a quella città.

Miriadi di stelle illuminavano le tenebre della notte, affiancate dal voluminoso satellite, non coperto dalle solite nuvole o dai fumi tossici emanati dalla città, il biondo non aveva molto da dire alla sua amica, ma nonostante ciò, Keira non sembrava annoiarsi dello stare lì in sua presenza, seppure in quel silenzio imbarazzante.

-Senti, Keira…- Disse Jak voltandosi di scatto verso la ragazza.

-Io…- dissero i due in coro, sovrapponendo le voci.

I due si bloccarono di colpo, un po’ imbarazzati -…Prima te…No, tu…- continuarono a dire i due, aumentando ancor di più l’imbarazzo provato.

Jak, però, afferrò il coraggio a due mani e posò la sua sul dorso di quella di Keira, che spalancò leggermente gli occhi mentre le sue labbra si distanziarono appena, il suo corpo e la sua mente erano in un piacevole torpore datogli dall’estasi di quel delicato tocco, il cui tepore si stava lentamente trasmettendo per tutto il corpo.

-Grazie… per aver riparato quella macchina spazio-temporale e… per aver portato il me-bambino indietro nel tempo…- disse Jak, spostando gli occhi blu sui piedi di Keira, risalendo poi lungo le esili gambe, osservando i suoi piccoli seni e alzò quindi lo sguardo negli occhi color del mare.

-…A me…- rispose lei -…dispiace per… esserti stata ostile ma… io… ero…- il meccanico non riusciva a dirlo, non prima di un lungo respiro -…quando ho visto te e Ashely insieme… io…- non terminò quella frase, Jak posò la sua mano sul volto di Keira, accarezzandolo lievemente, l’ombra che proiettava la sua mano copriva parzialmente il viso della ragazza, lei era la luna, lui era il sole.

I visi dei due si avvicinavano sempre di più. Meno era lunga la distanza, più i cuori dei due battevano più forte mentre loro socchiudevano gli occhi, pronti ad esprimere fisicamente il loro amore, nulla poteva disturbarli, e nulla poteva fermarli, il traffico e lo smog non esistevano nel piccolo spazio che il loro amore aveva creato.

-BUUUH!- Una voce nasale dall’alto timbro esplose nel mezzo del loro bacio, facendo destare i due dal loro sogno, facendoli aprire di scatto gli occhi che vedevano da una distanza decisamente ravvicinata il volto peloso di Daxter, facendoli sobbalzare indietro.

Keira perse l’equilibrio e rischiò di cadere, ma Jak con un rapido scatto l’afferrò per il petto stringendola a se per impedirle di bagnarsi. –Ehehe… ti dai da fare Jak?- la voce di Daxter continuava con tono canzoniero e non proprio sobrio mentre Jak e Keira tornarono a guardarsi a vicenda, adesso molto impacciati.

-Credo…- disse la ragazza dai capelli blu, staccandosi da Jak e alzandosi -…che sia meglio che torni nel locale… ci vediamo li…-

-Ah… si, sisi ci vediamo lì…- disse Jak, ancora imbarazzato mentre osservò la ragazza andare via. Le lunghe orecchie dall’aspetto elfico dell’eroe si abbassarono, accennando un aria malinconica.

-Bahhh, donnee…- mormorò Daxter, dando un leggero colpetto al braccio dell’amico. – chi le capisce…-

Jak sbuffò, lievemente seccato –Dax, a volte mi chiedo se tu lo fai apposta…-

-Uhhh?- chiese spaesato l’ottsel, mentre Pecker, dietro di lui, scuoteva il capo con un espressione rassegnata. Alcuni fuochi d’artificio esplosero nel cielo, attirando l’attenzione dei tre. –Tuuuutto è bene quel che finisce bene…- continuò Daxter.

-Finito?- disse Jak poco credulo –non credo, no…- affermò, poggiando il gomito sinistro sul ginocchio e la testa sul proprio pugno.

-Uhm… dici?... bah…- Daxter fece spallucce – su, andiamo al Naughty Ottsel… qualsiasi cosa verrà dopo l’affronteremo insieme, vero Jak..?- chiese porgendo il pugno chiuso all’amico, che sorrise.

-Si, insieme…- afferma, portando il pugno chiuso contro quello dell’amico, decisamente più piccolo, quindi si alzò e si diresse verso il locale.

Daxter e Pecker, da dietro, guardarono Jak avviarsi verso il locale.

-Ah, faccia da scimmia…?- disse il primo, facendo voltare l’altro.

Un pugno arrivò diretto allo stomaco del pennuto, facendolo piegare in due.

-Questo è per prima…!-

-Maledetto…!-

L’ennesima lotta fra Daxter e Pecker stava per consumarsi all’alba della nuova che si presumeva essere libera da testa di metallo.

  
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