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Autore: fuko chan    14/01/2013    6 recensioni
Aprì dolcemente la mano, sentendo l’aria carezzarle in mezzo alle dita. Fece volare quel piccolo foglietto in direzione della distesa blu.
“L’azzurro del mare sarà lo scrigno del nostro segreto. Mai e nessuno leggerà le nostre parole, mai e nessuno udirà i nostri discorsi; solo lui, la fonte che terrà nascosta la nostra grande ma breve avventura.
A presto!”
Concluse la bionda ragazza, lanciando un ultimo sguardo alle due tombe. Sapeva, era certa che prima o poi le loro vite si sarebbero incrociate di nuovo!
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes, Rosalie Lamorlière
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Titolo: Il Ricordo Segreto.
Autore: Fuko chan (efp) azzu92 (ffz)
Fandom: Lady Oscar.
Personaggi:Oscar François de Jarjayes, Andrè Grandier, Rosalie Lamorlière.
Avvertimenti: Contenuti forti.
Rating: Arancione.
Trama:Una lettera, poche parole, un segreto. Cosa sarebbe successo se Oscar e Andrè non avessero perso la vita? E quale grande segreto ci nasconde Oscar? Parla Rosalie!
Eventuali NdA: Ff che partecipa alla challenge "35 passi", con il diciottesimo passo.
Desclaimer e crediti:

Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni. Inoltre questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà dei relativi autori; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro ma solo per puro divertimento.

 

 

 

 

 

Il Ricordo Segreto.




 
“Sono ormai passati cinque lunghi anni, e sono qui, come ogni giorno a vegliare sopra la tua tomba. Sorrido, quando nei miei ricordi compari tu che cercavi di fare la dura, ma che, quando mi parlavi dell’uomo che aveva rubato il tuo cuore, diventavi così docile, così piccola che sembravi una principessina alle prese con il suo primo fidanzato.
Non so bene se quello che provavo per te fosse amore, ma posso dire per certo che avevo una grande stima per te, per quella ragazza troppo maschile che nascondeva in sé un cuore puro di donna.
Rivedo nella mente i tuoi lunghi capelli biondi, che corniciavano la femminilità del tuo viso, quasi fermando il tempo, quasi intrappolandolo nella tua pura bellezza.
Ed eravamo lì, sulle gradinate del palazzo della Regina, ove le nostre narici si ubriacarono del forte profumo di rose bianche. Già, quelle rose che secondo Andrè erano le tue preferite.
Il vostro amore, l’unione dei vostri corpi, aveva fatto crescere in te anche un minimo di femminilità troppo nascosta.
Oscar François de Jarjayes e André Grandier.
Hai ricambiato il suo amore solo il giorno prima della sua morte, ma in quella sera ti eri liberamente aperta a me, raccontandomi come dolce era il suo profumo, come carnose erano le sue labbra, come intensi erano i suoi occhi.
Ed io ti guardavo, persa, incantata da quelle parole che non mi sarei mai aspettata uscire dalla tua bocca.
Ma vedevo, vedevo come intensa era la passione che ti aveva rubato il cuore, come lo desideravi, quanto lo amavi.
E lui, che da tanto era rimasto incatenato dalla tua bellezza, dal tuo fascino, finalmente poteva carezzarti, sfiorarti.
Una passione durata solo una notte, sentimenti intensi vissuti in sole poche ore.
Vi eravate uniti, vi eravate amati, mi raccontavi imbarazzata.
Mi sussurravi quanto fosse stato bello essere divinamente posseduta dalla sua figura, quanto estasiante era stato sentire il suo piacere unirsi alla tua vergogna.
Quanto è stato eccitante poter sfiorare la sua grande voglia, sentir il suo membro inumidire l’interno delle tue vergini cosce.
E tu lì, stesa su quel letto che gridavi di piacere. Sentivi il respiro di lui farsi sempre più forte, martellare dentro al suo petto, intenso.
Eri pronta, sapevi che i vostri piaceri, che i vostri orgasmi si sarebbero finalmente uniti in una danza infinita, senza tregua.
Fu lì che tu mi dissi: “Credo di aspettare un bambino. Credo di essere incinta, di aspettare una creatura da Andrè.”
Ero imbarazzata per l’infuocata scena che tu mi avevi presentato davanti, raccontandomi i vostri baccanali notturni, fino a quando lacrime salate rigarono i nostri visi.
Tu, finalmente saresti diventata madre, sposa di Andrè, grande amico della tua infanzia e uomo della tua gioventù, della tua vecchiaia.
Sareste vissuti in una piccola casa, come piaceva a te, immersa nella natura, senza troppa eleganza, senza vestiti da cerimonie, gioielli, divise.
Saresti stata una semplice donna, con il suo amato, e con la creatura che l’accompagnava in grembo per nove mesi.
Sarebbe stato così, se quel maledetto giorno non fosse arrivato, se quei dannati fucili non avessero sparato.
Ma non potevamo prevedere il futuro, tu non potevi minimamente sapere cosa aveva in serbo per te il destino.
Ma ora siete uniti. Ora non vivete più guerre, non vivete più in quelle divise, non possedete più quei fucili.
Anche qui, in questo terreno di questo triste paese che ha pianto la vostra morte, siete uniti, sotto due brillanti croci.
Il vostro amore, la vostra unione non fu mai toccata da nessuno, anzi. Resta intoccabile, segreta.
Come questo ricordo che accompagna i miei giorni, come le tue parole segrete che mi dissero che stavi per diventare presto mamma.
E lui, Andrè, ti avrebbe sposata, accompagnata.
Anche se i vostri corpi non vivono più, non camminano più, vedo in lontananza, oltre l’azzurro di questo tempestoso mare, i vostri lunghi capelli intrecciarsi in segrete effusioni di amore, vedo Andrè sfiorarti la pancia, avvertendo il battito di una creatura che presto sarebbe nata.
So che siete felici, so che finalmente ora vi siete trovati.
E come allora, e come quando i vostri sguardi si intrecciavano tra abiti eleganti e gioielli, e come quando le vostre spade si intrecciavano in amichevoli duelli, le vostre gloriose vite saranno sempre ricordate.
Porterò il segreto sempre custodito nelle pagine del mio cuore, ora e per sempre regnate nella mia anima;
con affetto, Rosalie.”

***

 

Marie-Rosalie de Lamorlière stringeva in mano quella lettera, con le lacrime che le rigavano il viso. Chiuse gli occhi per un momento, rivedendo i due innamorati abbracciati.
“Arrivederci…” sussurrò al vento che batteva contro quel mare, contro quel mare che spumeggiava sotto il tranquillo dirupo delle due tombe.
Aprì dolcemente la mano, sentendo l’aria carezzarle in mezzo alle dita. Fece volare quel piccolo foglietto in direzione della distesa blu.
“L’azzurro del mare sarà lo scrigno del nostro segreto. Mai e nessuno leggerà le nostre parole, mai e nessuno udirà i nostri discorsi; solo lui, la fonte che terrà nascosta la nostra grande ma breve avventura.
A presto!”
Concluse la bionda ragazza, lanciando un ultimo sguardo alle due tombe. Sapeva, era certa che prima o poi le loro vite si sarebbero incrociate di nuovo!
   
 
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