Mancava sempre meno all’inizio della scuola, del sesto anno di Harry, Ron ed Hermione. Dopo essersi trovati alla stazione, salirono nello stesso scompartimento del treno, per parlare un po’ di come avevano trascorso le vacanze e di quello che si aspettavano da quel nuovo anno ad Hogwarts. I G.U.F.O. erano andati alla grande, per tutti; Harry era ancora triste della morte del suo padrino Sirius, ma sicuramente meno di quando si erano lasciati. Si chiedevano chi avrebbe sostituito la malefica Umbridge alla cattedra di Difesa contro le Arti Oscure, sperando di avere un professore buono e simpatico come Lupin. Dopo due ore di viaggio, la signora che vendeva dolci al carrello, passò a distribuire dei volantini ad ogni alunno. Hermione prese a leggere a voce alta:-Quest’anno un alunno della scuola di Hogwarts avrà l’opportunità di essere estratto per vincere un esclusivo e grandioso premio-. –Chissà di cosa si tratta!- disse Ron. Dagli altri scompartimenti si levarono mormorii e risatine, evidentemente il messaggio sul volantino li aveva stuzzicati ed emozionati. Il viaggio proseguiva con calma, e tutti si divertivano a fantasticare su questo esclusivo e grandioso premio che sarebbe stato assegnato a due di loro. Ron disse:-Potrebbero rifare un altro Torneo Tremaghi…-. –Non dirlo neanche!- urlò Harry, ma si misero tutti a ridere di cuore. Nel loro scompartimento, all’improvviso, entrò Malfoy, anche lui con in mano il volantino. –Ehi San Potter, Lenticchia e Mezzosangue! Sono certo che state fantasticando sul premio…bè, pregate di essere estratti con una possibilità su 600 persone…-. –Anche tu però speri di uscire, vero, verme schifoso?-. il verme schifoso in questione scoppio a ridere in una risata malvagia e si allontanò. Ginny, la sorella di Ron, era passata a trovarli con Luna Lovegood, anch’esse emozionatissime. Ormai all’orizzonte si distingueva il contorno del castello di Hogwarts, mancava poco all’arrivo. Tutti si infilarono le uniformi e scesero dal treno. Erano ancora emozionati: fra meno di due ore avrebbero scoperto di cosa si trattasse il regalo e chi lo avrebbe ricevuto. La serata iniziò con lo Smistamento, proseguì con il solito, abbondante e ottimo banchetto, ma tutti stentavano a mangiare, e lanciavano occhiate continue al tavolo degli insegnanti per vedere se Silente aveva finito di mangiare, perché in tal caso avrebbe svelato loro la sorpresa. Silente, invece, mangiava lentamente, come se si divertisse a vedere i suoi alunni tesi. Alla fine la professoressa McGranitt scampanellò e tutti si misero sull’attenti, lo sguardo fisso sul loro preside, che si avvicinava al microfono per parlare. –Dunque, miei cari alunni, benvenuti e bentornati ad un altro anno da Hogwarts. Sicuramente tutti voi vi starete chiedendo cosa intendessi dire quando ho fatto consegnare il volantino in treno. Ebbene sì, uno di voi riceverà questo fantastico premio, che abbiamo deciso di assegnare per favorire uno scambio culturale con altri maghi d’altri paesi. La sorpresa consiste in un soggiorno di 8 mesi presso una famiglia, ad Havana, a Cuba!-. Nella Sala Grande si levò un grande applauso, accompagnato da gridolini. Silente riprese a parlare:-Ora Mastro Gazza mi porterà il baule dove si trova il Calice di Fuoco, in questo caso manomesso per far uscire un solo biglietto. I vostri nomi sono già stati messi dentro. Ecco che arriva il Calice-. Tutta Tassorosso rabbrividì, quando lo vide. Da quel Calice era uscito il nome di un loro compagno di Casa, che era stato ucciso da quell’imparziale scelta. Anche Harry ebbe un tremito di paura. Non aveva dimenticato i tremendi avvenimenti accaduti due anni prima. A quel ricordo, sentì una fitta alla sua cicatrice. Silente stava preparando il Calice, e dopo poco uscì fuori un biglietto. Tutti trattennero il respiro, quando il preside lo aprì e lesse, a voce bassa ma allegra:-Signore e signori, l’alunno che avrà occasione di avere uno scambio culturale con una famiglia di maghi di Havana, a Cuba, è…la signorina Hermione Granger, di Grifondoro!-. Ogni singolo Grifondoro era salato in piedi a festeggiare la vincitrice, che nel frattempo era rimasta ammutolita, con lo sguardo perso nel vuoto, senza sentire le grida dei compagni. Rimase così finchè Harry non la scosse un po’, e le disse:-Hermione! Su con la vita, hai appena vinto un viaggio oltreoceano!-. –Sì, Harry…hai ragione- rispose lei, sempre in tono evanescente, indecisa se preoccuparsi o essere felice. –Signorina Granger, l’aereo che la porterà ad Havana partirà fra due settimane esatte. La sua roba resterà ad Hogwarts, la famiglia dalla quale soggiornerà le procurerà tutto il necessario. Buonanotte a tutti!-.