“Mamma ho fame, quando si mangia?” chiese il piccolo Nicholas.
“Tesoro è quasi pronto, sto scolando la pasta ok? Lo so che è tardi ma sono tornata tardi dal lavoro! Va’ a chiamare tua sorella che è chiusa in camera sua ad ascoltare la musica sicuramente…”.
“Va bene…”
Corse verso la camera della sorella Camilla, irrompendo nella stanza e provocando le solite litigate tra fratelli. Intanto la porta di casa sì aprì, qualcuno posò sul mobile dell’ingresso le chiavi, si tolse il giacchetto attaccandolo all’attaccapanni e si diresse verso la cucina.
Chiara lo riconobbe, come tutte le sere. Suo marito, Alessandro, la sorprese da dietro mentre stava mescolando la pasta al sugo in una ciotola.
“Mmh, buon odore, buona pasta!” disse dandole un bacio sulla guancia.
“Ciao! Come sei romantico stasera…” Non succedeva spesso che la sera si salutassero così. Erano sempre entrambi stanchi e nervosi. Anche quella sera, forse solo un po’ meno nervosi.
“Com’è andata oggi?” chiese lui lavandosi le mani nell’acquaio.
“Sono stata in giro tutto il giorno, però ce l’abbiamo fatta, abbiamo mandato quel ladro in galera finalmente. Il giudice ci ha dato ragione!” rispose Chiara, che faceva l’avvocato.
“Bene, mica hai preso il giornale oggi?”
“No, perché?”
“No, niente…così volevo leggere un articolo di cui parlavano alla radio, ma non importa…” disse sedendosi al tavolo e accendendo la tv per sentire il telegiornale.
Arrivarono Camilla e Nicholas e si sedettero, affamati.
Mangiarono tutti tranquillamente, parlando della scuola della sedicenne Camilla, strapiena di compiti e interrogazioni, come sempre alla fine del quadrimestre, del piccolo Nicholas che invece faceva ancora la quinta elementare e poteva stare rilassato, del più e del meno, come ogni sera. Discussioni di politica tra Camilla e il padre, con Nicholas che rideva perché credeva che fossero tutti discorsi inutili e sua madre gli dava ragione.
“Devi mangiare la frutta! Ti fa bene, sennò ti viene l’influenza!” diceva Alessandro al piccolo della famiglia, mentre gli sbucciava una mela.
“Ma mamma non la voglio! Non mi va!” si lamentava.
“Mangiala, ha ragione tuo padre… ”
In un attimo di silenzio, Chiara riuscì a sentire cosa diceva al telegiornale. Sentì un nome. Lo conosceva bene. Si girò di scatto verso la televisione urlando di fare silenzio a tutti. 
“Ecco il servizio” disse la conduttrice.
Partì un video.
“Aveva solo 42 anni, la bellissima cantante e attrice Demi Lovato. Si era fatta conoscere già quando era piccola con lo show per bambini Barney & Friends, era poi diventata famosa grazie al film di Disney Channel Camp Rock, insieme ai Jonas Brothers, idoli delle ragazzine del tempo, e poi Sonny tra le Stelle, concerti, album, tour. Ma aveva sempre sofferto a causa del suo corpo. Sin da piccola si credeva grassa, per colpa del bullismo, la sua era diventata un’ossessione. Una malattia. Non mangiava più, si tagliava i polsi, facendo credere al mondo di stare bene quando invece non era vero. Aveva fatto scalpore, nel 2010 quando abbandonò il tour che stava facendo in Sud America con i suoi amici Jonas Brothers, per recarsi in una clinica per farsi curare. Aveva scoperto di essere anche affetta da un disturbo bipolare, ma si era ripresa. Era uscita e aveva ricominciato a vivere normalmente. Album, tour, concerti, successo, fama e tanto amore dalle sue migliaia di fan sparsi per il mondo. Tutto fino ad oggi. Rientrata in rehab, solo qualche giorno fa, si è tolta la vita questa notte. L’hanno ritrovata le infermiere questa mattina, quando sono entrate nella stanza e l’hanno trovata stesa sul letto, come addormentata in un sonno infinito, causato dal mix di pasticche che aveva trovato nell’armadietto lasciato aperto nel corridoio. Oggi la famiglia, i suoi amici di sempre la piangono, insieme ai suoi fans. Miley Cyrus, Selena Gomez, i Jonas Brothers, tutto il mondo dello spettacolo, e con loro i suoi Lovatics, che mai la dimenticheranno per i grandi insegnamenti che ha trasmesso loro con la sua musica.”
Una lacrima era scesa a Chiara all’inizio del servizio. Alla fine, aveva gli occhi rossi, stracolmi di lacrime, tremava, il cuore le batteva a mille.
Rimase ferma, immobile, mentre suo marito spegneva la tv e Nicholas le scuoteva la mano chiedendole perché stesse piangendo. Ma non rispondeva, continuare a fissare la televisione spenta.
“Camilla, porta tuo fratello in camera per favore…” le chiese Alessandro a bassa voce.
La ragazza fissava la madre preoccupata, sapendo perché. Le aveva raccontato ogni singola cosa.
Portò il fratellino in camera, girandosi mentre il padre abbracciava la madre e lei piangeva in silenzio sulla sua spalla.
Chiuse la porta della camera.
“Ma perché mamma piange? Conosceva quella signora che è morta?” chiese il piccolo.
“Si, Nicky. Era la sua cantante preferita da quando aveva quattordici anni. Ha tutti i suoi cd, ha visto tutti i suoi film, ha un suo autografo, è stata ai suoi concerti. Era la sua ispirazione. Come un pezzo del suo cuore. E adesso piange perché è come se fosse morta la sua migliore amica…”
Chiara piangeva, singhiozzava e anche i ragazzi la sentivano dalla camera, senza poter far nulla per la loro mamma.
Chi l'avrebbe aiutata adesso a superare tutti i suoi momenti tristi solo grazie ad una canzone, una risata, una frase detta. Demi era la sua guida, la sua ispirazione, il suo idolo. Perdere lei era come perdere un pezzo della propria anima.