14/01/2013
5 recensioni
1. Candid perfection
La piuma scivolò fluida sulla pergamena quasi del tutto scritta. I caratteri rimpicciolirono nel tentativo di risparmiare la carta. Hermione Granger, crucciata per la mancanza di spazio, si decise a scrivere sul retro. Il professor Lumacorno, ormai estraneo al mondo esterno, continuò la sua descrizione accuratamente dettagliata di una nuova pozione, lasciandosi trasportare dalle sue precedenti esperienze. Al finire della lezione il professore, lungi dal voler smettere di raccontare le sue avventure, congedò la classe con riluttanza.Hermione chiuse accuratamente il barattolo d’inchiostro e ritirò tutto nella sua borsa di tela. All’udire la voce di Draco Malfoy alzò, come di consueto, gli occhi sulla sua figura. Egli era preso in una conversazione con Pansy Parkinson, nulla di esaltante, solo frivole parole che ricordavano a entrambi di essere membri della stessa Casa. Quindi degni della parola dell’altro. Hermione estranea a quella superiorità alzò lievemente le sopracciglia, in tono d’incredulità. I suoi occhi, disubbidienti agli ordini della propria padrona, si posavano continuamente sul viso di Draco, ricercando ciò che gli era sfuggito durante l’ultima visita. Lui, accecato dall’abitudine, non vide oltre ciò che gli interessava. Non ricambiò le occhiate, gli sguardi e i tentativi di conversazione. Circondato dalla sua bolla di maestà e purezza che non gli faceva vedere oltre il suo naso.
I suoi occhi si guardarono in giro assenti, si posarono sulla figura di Hermione ancora accovacciata nel tentativo di ritirare la pergamena senza sgualcirla. Un attimo dopo la sua attenzione era di nuovo verso Pansy.
Dopo la difficoltosa impresa, Hermione si rizzò in piedi con decisione e si diresse verso la porta. Prima di uscire, i suoi occhi cercarono di sfuggita quelli di Draco. Lui incapace di ricambiare non la degnò di sguardo; gli occhi di Hermione, mortificati per il fallimento, s’inchiodarono a terra.
Fuori dall’aula la aspettavano Ron Weasley e Harry Potter che le fecero cenno col mento in segno di saluto. Lei si aprì in un sorriso e si congedò per andare in Biblioteca.
***
L’indomani Hermione si alzò di buon ora per ripassare Trasfigurazione, dopo aver ripetuto varie volte la lezione decise di indossare la divisa e svegliare Ginevra Weasley. Lei farfugliò qualcosa nel sonno e cercò di allontanarla, ma Hermione decisa ad arrivare in orario la scosse un po’ finché non decise di alzarsi dal letto ormai del tutto sfatto.
Ognuna si diresse verso l’aula assegnata, arrivando cinque minuti in anticipo. Durante le due ore di Trasfigurazione la piuma di Hermione sembrò implacabile, un continuo movimento la caratterizzava, sembrava ci fosse una bufera che la squassava da una parte all’altra all’infinito. Nessun segno di debolezza, la piuma si fermò solo al finire della lezione. Velocemente consegnò la pergamena alla professoressa McGranitt che la trattenne per darle un’informazione. Dopo averla ringraziata si diresse a passo svelto verso il Terzo piano.
Non appena mise piede in classe, il professor Piton le riguardò un’occhiata d’ammonimento e le fece segno di sedersi all’ultima fila. Lei annuì con garbo e si sedette al fianco di Harry, che sollevò l’estremità delle labbra. All’angolo destro dell’aula Draco era intento a mangiucchiare l’estremità della piuma. Le sue labbra si muovevano autonomamente in una danza oltremodo sensuale; Hermione impose a sé stessa di non spostare lo sguardo, ma ancora prima di formulare l’ordine i suoi occhi l’avevano già violato. I denti sfioravano i fili vellutati e la lingua ne lambiva l’estremità. Insomma un tale spettacolo non passò inosservato, tanto che di sottofondo alla voce del professore c’era un bisbigliare di ragazze che trasmettevano la preziosa informazione alle proprie compagne. Draco non sembrava far caso alle chiacchiere, impassibile appoggiò gentilmente la piuma sul tavolo e con un pigro movimento delle gambe accostò la sedia al muro in una posa viziosamente annoiata. Dall’altra parte della classe partirono sospiri, seguiti da occhiate sprezzanti del professore. Hermione inetta nel deludere chicchessia spostò immediatamente lo sguardo, di nuovo immersa nelle parole di Piton.
Dopo essere stato dichiarato il finire della lezione lasciò a piede libero quel poco di autocontrollo rimasto; il suo corpo come preso da una scossa reagì immediatamente alla nuova concessione. Infilò nella borsa il materiale da poco usato con lenta cadenza, controllando continuamente le mosse di Draco. Al chiudersi della cerniera di Draco ne seguì quella di Hermione che velocemente se la appoggiò su una spalla. Con celata sicurezza si diresse verso il suo banco, i suoi occhi erano a una distanza squisitamente piccola da quelli di Draco - La professoressa McGranitt mi ha chiesto di informarti che questa sera farai la ronda nell’ala Ovest anziché nella Nord. - disse lei, dissimulando un tono neutro.
Draco alzò lo sguardo su quello di Hermione, lei reclamando tutto le sue virtù Grifondoro, non solo non abbassò lo sguardo ma accennò anche a un sorriso crudele.
- Arrivederci Malfoy, divertiti questa sera. – disse in un sussurro sparendo fuori dalla porta.
SPAZIO AUTRICE
Questo è solo il prologo, niente di impegnativo! Come avrete notato Hermione è innamorata di Draco, ma non lasciatevi prendere in inganno; Conosciamo tutti il carattere di Hermione e non si farà certo mettere i piedi in testa dal nostro Malfoy:3
Spero l'inizio vi incuriosisca almeno un poco, negli ultimi tempi mi sono dedicata molto a questa storia e spero davvero ne uscirà qualcosa di carino(:
Il prossimo capitolo probabilmente lo pubblicherò tra una settimana, in modo da avere il tempo di revisionarlo.
Bè, lasciatemi una recensione...mi fareste felicissima!!**
Infine ringrazio moltissimo Cranium Marie Lestrange per il fantastico banner^^
Un abbraccio
Darleen