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Autore: xedwardslips    14/01/2013    6 recensioni
primo settembre 2012. stazione king cross, binario nove e tre quarti.
Abby Payne è nervosa, le sue ginocchia tremano e manca poco che cadano in mezzo a tanta gente.
Harry Styles cerca di tranquillizzarla invano. Era tesa, ma lui sapeva come ci si sentiva.
[...]
-Cazzo, Abby l'hai capito che lo sto facendo solo perché mi piaci?- No. Quelle parole erano state pronunciate nel momento sbagliato, dalla persona sbagliata alla persona sbagliata. Lei era innamorata di Harry, era certa di questa, ma questo ragazzo era diverso...
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie ''cause you make my heart race'
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Erano passati un paio di giorni e per le nuove coppie non andava sempre bene. Erano leggermente nervosi, Abby soprattutto che andava a sbattere dappertutto e imprecava ogni volta come un cane.
Era l’ultimo giorno dell’anno e tutti si preparavano per il cenone. A casa Horan, Maura, la madre di Niall e Rose, preparava il tavolo per i ragazzi, mentre i suoi figli si preparavano per la cena.


«Niall muoviti in quel bagno, devo entrare» Rose ormai non aveva più voce da quanto urlava al fratello di uscire dal bagno, ma il ragazzo la ignorava mentre continuava nell’impresa di alzarsi quel ciuffo che oggi lo voleva far arrabbiare.
Quando finalmente uscì, la bionda sbuffò e diede una spinta al ragazzo che sorrise.

Dopo circa mezz’ora il campanello suonò e la meravigliosa Abby in compagnia di Fred fecero il loro ingresso in casa Horan. (http://www.polyvore.com/abby/set?id=68239222)
«Buona sera signora Horan» disse Abby sorridendo cordialmente alla donna.
«Oh, Abby, cara, chiamami pure Maura»
Nella mete della ragazza affiorò un piccolo ricordo.

FLASHBACK...

Bussò alla porta tre volte e ci accolse colei che ha dato vita al ragazzo che tenevo per mano. 
«Harold, tesoro. Qual buon vento ti porta da tua madre?» Anne, con la sua voce delicata, il suo viso dolce, porse un sorriso al figlio e lo abbracciò con fare materno. 
«Mamma lei è Abby, la mia... ragazza» disse con un sussurro. Avevo sentito bene?! Aveva detto che ero la sua ragazza? Lo guardai un po’ stranita. 
«La tua ragazza?» ripetemmo io ed Anne. Anche lei era rimasta scioccata quasi quanto me. 
«Emh..sì» disse lui balbettando. 
«Salve signora Styles» risposi allungando la mano-sono Abby, Abby Payne-
«Oh cara, chiamami Anne»replicò lei stringendo la mano con caloroso affetto. 
«Ripeto: come mai sei qua tesoro?» continuò facendoci accomodare in un salotto davvero carino, semplice ma bello. 
«Le serve un vestito» dichiarò lui. La madre non disse nulla e si avviò nelle scale. 
FINE FLASHBACK...

La ragazza sorrise istintivamente a quel pensiero e Fred se ne accorse.
«Ehi a che pensi?» disse lui porgendole un sorriso.
Lei scosse la testa e dimenticò quel ricordo. «A niente, tranquillo, ma che avevo ragione sul fatto che siamo in anticipo»
«Prima volta nella tua vita, Abby» aggiunse Mandy facendo sobbalzare Abby.
La ragazza era comodamente seduta sul divano assieme a Liam, dietro Abby e Fred che, ovviamente, non l'avevano notata.
«Ti ricordi ancora come mi chiamo?» rispose la bionda senza degnarla di uno sguardo.
«Senti, stavamo parlando proprio di questo con Liam, poi dopo te lo spieghiamo meglio. Credimi, non ti dico quanto avrei voluto ogni giorno poterti chiamare e rimanere tutta la notte al telefono ma non potevo»
«Poi ne parliamo meglio dopo» concluse la bionda per poi cambiare argomento «Mi piace un sacco il tuo vestito» (http://www.polyvore.com/senza_titolo/set?id=68409911)
«Grazie, anche il tuo è stupendo» Le due ragazze si sorrisero e in quel momento arrivarono Harry, Zayn e Perrie.
«Buona sera» si rivolse Perrie sorridendo alla padrona di casa.
«Accomodatevi in salotto, miei figli spero che arrivino presto»
I tre ragazzi annuirono e andarono in salotto dove trovarono già Liam, Mandy, Fred ed Abby, si salutarono e aspettarono gli altri parlando del più e del meno.
(rose http://www.polyvore.com/senza_titolo/set?id=68678068)
(charlie http://www.polyvore.com/senza_titolo/set?id=68677051)
(gemma http://www.polyvore.com/senza_titolo/set?id=68676574)

Quando finalmente tutti arrivarono erano quasi le dieci e morivano tutti di fame. «Bene, ragazzi, noi dobbiamo andare» dissero all'improvviso i genitori di Niall.
«Come? Dovete andarvene?» brontolò Rose.
«Sì, tesoro, noi andiamo con la famiglia Weasley a Londra fino al cinque e per favore non riducete la casa ad un porcile. Abby, spero che li aiuterai a pulire» disse Maura facendo arrossire Abby.
«Sarà fatto, Maura» rispose la bionda ridacchiando.
«Bene, buon anno anticipato» conclusero i due per poi smaterializzarsi e lasciare casa libera.
«Finalmente» urlò Louis accendendo il lettore CD al massimo.
Rose fece il suo stesso movimento e lo spense. «Muoio di fame, ci scateniamo dopo aver mangiato»

Erano circa le undici e mezzo e ormai mancava poco al nuovo anno. Tutti stavano ballando in salotto quando una lucina verde fece sobbalzare Mandy. «Ragazzi, sta arrivando qualcuno» disse la riccia strattonando Liam che diventò serio. Andò a spegnere il lettore e pochi istanti dopo il preside della scuola aveva fatto irruzione nel salotto di casa Horan.
«Buona sera ragazzi miei, mi scuso per l'orario e per l'arrivo un po' brusco ma necessito di parlare con la signorina Rose Horan e Fred Weasley» I due ragazzi fecero un passo avanti e si guardarono. Rose alzò le spalle. «Vi spiegherò andando nel mio ufficio.» Fred sbuffò. «Lo so, mi dispiace, ma capirete che è un'urgenza»
I tre sparirono in una nuvola verde e gli amici rimasero un paio di istanti incantati a quel bagliore verde.
«Vabbè, vorrà dire che festeggieremo senza di loro» disse Zayn prendendo la propria ragazza e ballando in modo davvero bizzarro. 
Abby non rise, ma senza dire niente, se ne andò in giardino, dove, dopo pochi minuti fu raggiunta da Harry.
«Ehi» disse lui sedendosi sull'amaca, accanto alla bionda.
«Ciao» disse lei sorridendo.
«Tutto okay?»
«Sai, dopo cinque mesi da avere scoperto la magia, ho sempre notato una cosa e sai cosa?» Il ragazzo scosse la testa e la bionda ridacchiò leggermente. 
«Ogni volta qualcosa viene rovinata per colpa della magia. Non abbiamo mai passato un momento tutti assieme che qualcuno doveva venire a rompere i coglioni. Non lo dico per Silente, perché non ho nulla contro di lui, ma questa cosa mi infastidisce e tu sai come divento se infastidita»
Harry rise per un bel po'. «Oh sì, sai quante volte ti ho dovuto sopportare mentre eri infastidita. Dio, ti avrei voluto uccidere con le mie stesse mani»
«Ma non l'hai mai fatto» puntualizzò Abby.
«Già» aggiunse Harry con un dolore alla bocca dello stomaco, ricordandosi tutti i momenti più belli passati con la bionda.
Da quando si erano conosciuti, in modo brusco e insultandosi a vicenda, al loro primo appuntamento, quell'uscita al cinema che poi finì schifosamente, al loro primo bacio, così dannatamente perfetto e impefertto allo stesso tempo, alla loro prima volta, così speciale per entrambi, ai loro abbracci, così pieni di amore, i loro baci, così dolci e a tutto il resto. 
Infine, sospirarono entrambi.

Dal piano di sopra si poteva sentire la musica che c'era nel lettore e all'improvviso la musica era lenta.
«Oddio, ti ricordi quando cercavo di imparare a ballare il lento ma non ci riuscivo?» commentò Harry facendola ridere.
«Ovviamente, non mi hai mai voluto ascoltare. Io so ballare il lento, ma tu dicevi:"No, preferisco Liam"»
«Che poi Liam era una frana» commentò infine il riccio ridendo ancora. «Ehi, hai voglia di insegnarmelo adesso?»
«Certo» disse Abby sorridendo.
Harry si alzò e le porse una mano, lei l'afferrò e si alzò.
«Allora, per prima cosa la mia mano destra vede intrecciarsi con la tua mano sinistra a mezz'aria» Abby gli prese la mano e l'intrecciò con la sua e la lasciò in aria all'altezza delle spalle.
«Seconda cosa, la tua mano destra deve stare sul mio fianco sinistro» Quindi, la bionda gli prese la mano e la posò nel suo fianco, mentre la sua andò a finire sulla spalla di Harry.
«Terza cosa, il ragazzo guida il lento, quindi devi scegliere dove portarmi»
Il ragazzo fece un sorriso malizioso e si morse il labbro inferiore. «No, non in quel senso» disse lei pestandogli un piede.
«Scusa» bofonchiò lui. «Comunque non so dove devo portarti, non so come si fa.»
«E' molto semplice, se tu fai un passo indietro col piede destro, io ne farò uno avanti col sinistro. Capisci?»
«Oh, adesso è tutto più chiaro.»
«E, cosa fondamentale, la ragazza si dovrebbe fidare del ragazzo, se no non avrebbe senso»
«E tu? Tu ti fidi di me?» disse Harry guardandola negli occhi e incantandola, come solo lui sapeva fare.
«Certo che mi fido di te» rispose la ragazza, abbassando lo sguardo verso le proprie scarpe. «Sei pronto?»
«Ci provo» E dopo questo, il ragazzo fece un piccolo passo in avanti col piede destro ed Abby uno indietro con quello sinistro.
«Oh mio dio, sto ballando» disse Harry euforico.
«Sì, stiamo ballando. Devi ammetterlo, sono davvero brava»
«E io sono davvero bravo ad ascoltare e a mettere in pratica»

I due ragazzi continuavano a ballare mentre l'anno nuovo arrivava.
Mancava ormai solo un minuto e cominciava il conto alla rovescia.
«60,59,58,57,56...» urlavano da dentro.
«Sai, a questo punto allo scoccare della mezzanotte si bacia la persona che si ama» commentò Abby guardandolo ancora negli occhi.
«Stranamente questa la sapevo» rispose il riccio, mordendosi ancora il labbro inferiore.
Era inutile da dire, ma si era capito, che Harry era in imbarazzo, non sapeva cosa fare quando fosse scoccata la mezzanotte. Baciarla o no?
«10,9,8,7...»
«Sai, avevo in mente una cosa» tentò il riccio balbettando appena.
«5, 4...»
«Oh, al diavolo» mise una mano nella guancia di Abby e le baciò lievemente le labbra mentre il resto della comitiva festeggiava il nuovo anno.
«Quindi era questa l'idea che avevi in mente?» domandò la ragazza, dopo che si staccò.
«Già e devi ammettere che non era una pessima idea» rispose lui sorridendo.
«Non lo era. Era solo la cosa giusta fatta dalla persona giusta al momento giusto. Solo che non ti avrei dovuto assecondare. Harry noi non stiamo più assieme»
«Lo so, mi dispiace ma ho pensato 'Ehi, sai lei è la persona che amo quindi non dovrebbe essere un problema' evidentemente mi sbagliavo»
«Evidentemente non dire cazzate, sto con Fred solo per dimenticarti, dannazione.»
Il ragazzo la guardò ed Abby si mise una mano sulla bocca e andò via. 

[ABBY'S PART]
Non potevo averlo davvero detto sopratutto a lui. Cazzo, ero davvero una cretina, ma quel ragazzo mi aveva sempre fatto quell'effetto: non capivo nulla quando mi guardava negli occhi, dicevo cose senza senso e la verità, senza rendermene conto.
Non riuscivo a smettere di pensare a quel bacio, così dannatamente perfetto, alle sue labbra così dannatamente perfette, a Harry così dannatamente perfetto.
Una cosa era certa, non ero riuscita a dimenticarlo, proprio per niente e soprattutto, cosa molto più importante, lo amavo ancora, come sempre.
Salii velocemente le scale e raggiunsi il salone in poco tempo. 
Non dovevo avere una bella faccia, proprio per niente, dato che tutti, appena mi videro, mi chiesero «Ab, ma ti è successo qualcosa?» Li guardai con faccia ancora più terrorizzata e in quel momento salì Harry.
«Che cazzo hai fatto a mia sorella?» urlò Liam andandogli incontro. 
Harry lo guardò stranito poi guardò me. «Non so cosa abbia detto lei ma io vi giuro che non le ho fatto niente, abbiamo solo parlato e basta.»
«Liam, davvero, non mi ha fatto niente. E' una cosa mia, lui non c'entra niente, ha ragione Harry» 
«Voglio crederti ma...» non lo feci finire che sbottai «Ma niente Liam, non sono più una bambina, non devo dipendere da ciò che dici, se ti dico che non ho nulla, significa che non ho nulla e basta»
Harry mi guardò e mi sorrise e dal labiale capii un «grazie». Gli sorrisi e mimai qualcosa come 'ne parliamo dopo'.
La serata continuò e dopo circa mezz'ora dalla 'litigata' arrivarono Fred e Rose.
«Che succede?» domandai avvicinandomi a Fred.
«Nulla, dopo ti racconto» mi rispose lui sorridendo.
«No, io lo voglio sapere. Adesso.»
«Okay, pare che ci siano dei problemi ad Hogwarts e che non è garantito il rientro il sette.»
«Problemi di che tipo?»
«Non so se ne possa parlare con te, Ab»
«Insomma, sono la tua ragazza, non ti fidi di me?» 

[NARRATORE ESTERNO]
«Insomma, sono la tua ragazza, non ti fidi di me?» Harry a sentire quelle parole pronunciate da Abby, il riccio si girò verso di lei e per pochi istanti si guardarono, poi Abby si rivolse a Fred che sorrise.
«Amo quando lo dici. Comunque ovviamente mi fido di te»
«Allora, dimmi cosa succede, ti prego, sono curiosa e giuro che non vado a dormire finché non scopro cosa è successo. Ti prego, ti prego, ti preeeeego.»
«Va bene, va bene, mi arrendo. Pare che dei dissennatori abbiano tentato di fare irruzione nel castello poche ore fa»
«Oh cazzo, allora è una cosa seria. Insomma, pensavo che nessuno riuscisse a rompere l'incantesimo di protezione che sta intorno alla scuola»
«Lo pensavamo anche noi, ma Abby, insomma, parliamo di magia oscura, tutto è permesso»
«Io ho paura»
«Anche io, ehi, è normale» Le accarezzò la guancia e la accolse tra le sue braccia mentre la ragazza, appoggiando la testa nella sua spalla, rivolse uno sguardo al riccio che stringeva i pugni e serrava la mascella, visibilmente irritato, irritato e geloso.
Zayn, che era lì vicino, vide tutto e si avvicinò a Harry e gli sventolò la mano davanti agli occhi. Si era incantato.
«Fa male, vero?» domandò il pakistano sedendosi di fronte a lui.
«Che cosa? No, ovviamente.»
«Oh andiamo amico, non mi prendi per il culo. Ti osservo da un po', quando Fred l'ha abbracciata hai serrato i pugni e non dirmi che non è vero, guardati, ce li hai ancora così» Ed era vero, le sue nocche ormai erano bianche da quanto stava stringendo.
«Secondo te, con Rose mi dimenticherò di lei?»
«Amico, non so cosa dirti in questo momento, spero vivamente di sì» 

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buona sera geeeeeeeeente. c:
mi scuso davvero per il ritardo ma ho avuto troppi impegni, mi dispiace cc
comunque, se qualcuna è ancora viva, mi fate sapere cosa ne pensate? :(
ve ne sarei grata, bene ora fuggo, addio.
#elisa.

   
 
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