Mi trovai in una prateria, con il vento accarezzare l'erba verde. Appoggiata ad una sequoia guardando il tempo scorrere di fonte ai miei occhi e dei petali rosa attraversare il paesaggio, muovendosi dolcemente e leggiadri fra la corrente creata dalla brezza.
Sorrido felice, chiudendo gli occhi e rilassandomi al suono del silenzio. Lasciandomi cadere su quel letto morbido, poggiando la schiena al legno sentendone le increspature, accarezzando quel verde che mi solleticava la pelle.
L'anima danzare assieme al natura sulle note della pace e della quiete che solo la mente percepiva. Sfiorando per un attimo la sua energia, la sua potenza e la sua delicatezza. Perdendomi nella mia anima, sorridendo a lento suono del cuore pulsare, mentre riaprii gli occhi.
All'orizzonte un lupo bianco, camminare verso di me. Sicuro di sé con lo sguardo puntato su di me. Tracciava in quella distesa di verde una via che era già stata percorsa. La sua pelliccia ondeggiava ad ogni accenno della brezza, accarezzandomi i capelli. Le sue orecchie appuntite puntate in avanti, il muso annusare ogni minimo odore e i suoi occhi blu scrutarmi.
Rimasi a guardarlo, in tutta la sua bellezza e purezza del suo colore. Candido e morbido come la neve.
Mi alzai, seguendo la sua traiettoria e fermandomi a poca distanza da lui. Il mio vestito bianco, coronato da qualche diamante che scintillava alla luce diretta del sole scaldandomi la pelle.
Lui si avvicinò e mi guardò per un breve istante, poi portò il suo muso alla mia mano annusandola. Quello che percepii al suo tocco era la sicurezza che mi trasmetteva, dando all'anima un senso di libertà e pace, come mai era successo. Mi guardò e mi persi per qualche istante nei suoi occhi, leggendo ogni cosa e ricordando la solitudine che per troppo tempo mi teneva prigioniera nel mio corpo. Aspettavo quel momento da tanto tempo, sperando e pregando che quel giorno finalmente arrivasse. Ricordando la mia vera natura, lasciando alle spalle quello che mi aveva imprigionato. Sorridendo alla libertà.
Mi abbassai alla sua altezza e affondai entrambe le mani nella sua calda e bianca pelliccia, poggiando la fronte alla sua e chiudendo gli occhi. Lasciando che sia lui a liberarmi, spezzando le catene della mia gabbia. Aprendo le porte di una pace ricercata per troppo tempo. Lasciando vivere la mia anima dove voleva e dove sentiva di farne parte. Trovando il suo posto dove aveva sempre desiderato, legarsi di nuovo al quel mondo di mistero e fascino.
Riaprii gli occhi e mi trovai in quello che avevo sempre sperato fino dal primo momento, legarmi di nuovo a lui come era accaduto in passato. Mi guardò per brevi istanti e si strofinò con il capo al mio. Affondando il muso nella mia pelliccia. Rimasi ad ascoltare il suono del mio cuore ormai felice. Guardando con occhi diversi la realtà che mi circondava.