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Autore: Gia_Gwenny    15/01/2013    4 recensioni
Noah è serio, cinico, a tratti imperscrutabile.
Perché mai adesso è ansioso, teso, preoccupato allo stremo? C'entrerà forse un qualcuno di sconsiderato, che l'ha convinto a seguirla durante un'esperienza senza precedenti?
OOC segnalato -dettato dall'essere una Future!Fic-, Nizzy
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Izzy, Noah
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Aveva sempre sopportato bene l'ansia, ma quella volta era diverso.
Non riusciva a star fermo, non riusciva a respirare con calma.
Il suo volto di solito imperscrutabile era pallido e tirato.
Un altro urlo raggiunse le sue orecchie.
Strinse i denti, ignorando il tentativo fallito di lei di mascherarlo con una risata.
Cosa gli aveva detto prima di essere portata via?
"Stai tranquillo, Noah: sarà divertente! Riderò come una matta!"
E lei ci stava provando da chissà quanto.
Forse per assecondare la sua natura squilibrata, forse per tranquillizzare a modo suo Noah.
Perché si era lasciato convincere? Non avrebbe potuto starsene lontano da lì, dalle sue urla, dalla sensazione di impotenza?
La porta alla sua destra si aprì: Noah si lanciò in una corsa quasi disperata, giungendo in un tempo ridicolmente breve al capezzale di Izzy.
La donna sorrise e gli fece un occhiolino: quel gesto, assieme ai capelli scompigliati, la facevano somigliare più che mai alla ragazza esagitata che aveva conosciuto anni prima.
D'un tratto Noah ebbe paura. Un sentimento che non gli si addiceva più di tanto, ma non seppe cosa fare. Sorridere? Dire qualcosa? Fuggire?
Quando però si ritrovò tra le mani quel fagottino avvolto in una copertina rosa, quegli occhi che già promettevano di diventare smeraldini come quelli della madre, quelle manine che si agitavano con foga, Noah capitolò.
Riuscì a sorridere anche lui: a Izzy, alle infermiere, alla piccola.
"Come si chiama?" domandò intenerita l'ostetrica, togliendosi la mascherina dal volto.
Noah tentennò visibilmente. Gli echi delle discussioni con Izzy ancora si affollavano nella sua mente: discussioni vuote, sciocche, sempre conclusesi con una sonora risata da parte di lei e con un'alzata di spalle da parte sua. Incrociò lo sguardo provato -ma mai spento- di Izzy e smise di pensare.
Izzy seppe cosa avrebbe detto Noah prima ancora che aprisse bocca: sorrise e gli fece una linguaccia.
"Avrà un po' di te e un po' di me. Come una torta con cioccolato e carote!"
Noah scosse il capo. La voce che uscì dalle sue labbra era irriconoscibile, tenera, priva di quella fastidiosa accezione sarcastica che la contraddistingueva. Non gliene importava nulla.
"Nizzy. Si chiama Nizzy."



















Angolo della simil-autrice

Buongiorno a tutto il mondo e a tutto il fandom!
Finalmente (per me) mi sono lanciata in una Nizzy che vagava nel mio cervello e premeva per essere tradotta a parole: spero che il risultato sia almeno decente...
Nizzy, Nizzy, Nizzy.
Sapete che "
Nizzy", secondo l'Urban Dictionary, vuol dire letteralmente "Qualunque cosa che può essere descritta come buona, grandiosa o carina"? E come dargli torto, dopo l'eccessivo ammontare di fluff in questa storia?
Basta, la smetto di fangirlare!
Buona lettura e fatemi sapere cosa ne pensate.
[Spiega le ali e spicca il volo]
   
 
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