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Autore: Mary Sue    15/01/2013    7 recensioni
C'è veramente qualcosa sotto il letto di Marie?
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Marie continuava a rigirarsi sotto le lenzuola. L’ansia le cresceva dentro, e l’aveva logorata dal momento in cui suo marito si era addormentato. Sebbene sapesse che le sue paure erano irrazionali, i continui scricchiolii nel piccolo appartamento di San Francisco e il respiro pesante di Simon non facevano che alimentarle, come carta di giornale gettata sul fuoco del suo terrore.

Marie July, 32 anni, aveva sofferto fin dall’adolescenza di un disturbo ossessivo compulsivo che le causava ansie ingiustificate e tremendi attacchi di panico. A causa di questo grave disordine, a scuola  era sempre stata un’emarginata. Aveva imparato a convivere con le occhiatacce e le offese.
Da allora, Simon era stato il suo unico vero amico. La gioia per il loro fidanzamento ufficiale era riuscito a soffocare per qualche tempo l’ansia perenne di Marie.

I suoi respiri si facevano sempre più affannosi e le lacrime iniziarono a scenderle lungo le guance rosee. Si era messa seduta e, fregandosene dello smalto passato poche ore prima, iniziò a rosicchiarsi l’unghia dell’anulare sinistro, il dito su cui stava la fede nuziale, fino a farlo sanguinare. Circa mezz’ora prima, alcuni deboli rumori l’avevano portata a pensare che ci fosse qualcosa in agguato sotto il letto di legno verde pisello dell’Ikea. Succedeva sempre così: una sciocchezza, un’inezia, generava in lei i pensieri peggiori, che a loro volta davano vita al panico. Simon l’avrebbe fatta sicuramente ragionare, l’avrebbe stretta tra le sue braccia forti e le avrebbe asciugato le lacrime; ma dormiva profondamente. Marie attaccò un’altra unghia, cercando di immaginare la creatura orribile che stava sotto di lei. Era arrivata alla conclusione che fosse grande e squamosa, dotata di sei zampe e di occhi rossi.
Il piede destro sporgeva dal bordo del letto. Marie si affrettò a ritrarlo per paura che il mostro lo afferrasse e la trascinasse nel buio. L’ansia cresceva inesorabilmente, e iniziò a tremare. Le venne in mente di prendere lo psicofarmaco che le aveva prescritto il medico. Lo usi solo in caso di necessità, altrimenti potrebbe creare dipendenza, aveva detto il vecchio dottor Morris con la sua voce roca.Direi che questo è un caso di necessità, pensò. Tastò la superficie del comodino, ma non trovò la confezione di carta. L’aveva dimenticata in cucina. Ma il terrore della cosa sotto il letto le impediva di posare il piede sul pavimento. Coraggio, dopo ti sentirai meglio. Le ci volle un buon quarto d’ora per convincersi a scendere. Cercò in fretta e furia le ciabatte, ma una doveva essere finita proprio sotto il letto. Rinunciò e, terrorizzata, corse fuori dalla camera da letto. Accese la luce della cucina, chiuse la porta alle sue spalle e aprì il cassetto delle tovaglie, dove qualche volta lasciava la confezione del farmaco. Infatti, era lì.
In quel momento la luce si spense. Marie tremava dal terrore. Cercò la scatola di carta ansimando, ma era scomparsa. Non temere ciò che c’è sotto il letto, temi piuttosto ciò che c’è sopra. Era sicura di aver sentito una voce che bisbigliava, nel buio. Lanciò un grido lacerante e corse in camera. Dimenticò di aver chiuso la porta e ci sbatté contro il cranio. Abbassò con fatica la maniglia a causa della mano tremante, poi tornò in camera da letto con le ali ai piedi, si tuffò sul letto e si infilò sotto le lenzuola. Aveva battuto sul tempo la creatura. Marie chiamò suo marito con voce flebile, gli diede dei colpetti sulla spalla. Era stranamente morbido. Tirò indietro il lenzuolo, e quando vide che Simon era scomparso e al suo posto c’erano dei vestiti ammucchiati, gridò più forte di prima. Si raggomitolò al centro del letto, coprendosi interamente col lenzuolo. Piangeva e singhiozzava rumorosamente.
Lo spavento fu tale che non riuscì a gridare. Una mano fredda le aveva afferrato la caviglia, affondando le unghie nella poca carne. Quando Marie se ne rese conto urlò, si dibatté e oppose resistenza, ma la mano la trascinava verso il bordo del materasso.


Marie si svegliò. Respirava a fatica ed era bagnata di sudore. Era stato soltanto un brutto sogno; non c’era niente sotto il letto. Si sdraiò, dando la schiena a suo marito.
La sua risata, inconfondibile, riecheggiò nella camera da letto. Marie si voltò di scatto. Gli occhi verdazzurro di Simon rilucevano nell’angolo più buio della stanza, e si facevano sempre più vicini.
   
 
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