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Autore: Ametista    15/01/2013    2 recensioni
#1 sky
Il cielo sopra La Noches non era azzurro come quello di Karakura, ma nero come la pece. Orihime vedeva solo quello da dietro le sbarre della finestra, ma più si rendeva conto della differenza, sempre meno quell'azzurro iniziava a mancarle.

Trenta frasi, Ulquiorra/Orihime.
III classificata al contest "Thirty sentences [Multifandom]" di KumaCla.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inoue Orihime, Schiffer Ulquiorra
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Ametista
Titolo: Thirty days of prison
Pairing: Ulquiorra/Orihime
Raiting: Giallo
Avvertimenti: Missing Moments
Genere: Generale, Triste, Malinconico, Romantico, Introspettivo
Note: III classificata al contest "Thirty sentences" indetto da KumaClà


#1 sky
Il cielo sopra La Noches non era azzurro come quello di Karakura, ma nero come la pece. Orihime vedeva solo quello da dietro le sbarre della finestra, ma più si rendeva conto della differenza, sempre meno quell'azzurro iniziava a mancarle.

#2 earth
Il destino della Terra dipendeva per la maggior parte da Ichigo e da tutti gli altri - Orihime poteva rimanere chiusa nella sua prigione per sempre. Lontana dai suoi amici, ma al sicuro all'ombra di quelle ali nere.

#3 fire
Era stato un attimo, ma Ulquiorra lo aveva sentito.
Poco prima di divenire polvere, mentre Orihime aveva tentato di raggiungere la sua mano - senza un tentennamento o un accenno di paura - qualcosa di caldo aveva iniziato a bruciare nel suo petto, come una piccola fiammella nata sulla terra bagnata.
Non aveva fatto in tempo a rendersene conto, che la polvere era tutto ciò che rimaneva.

#4 rain
Ulquiorra non aveva mai sperimentato la sensazione della pioggia sulla pelle, né la malinconia che sembrava tanto prendere gli esseri umani quando questi la sentivano battere contro i vetri.
Però, a giudicare dalla tristezza delle loro anime, doveva essere simile al qualcosa che sentiva quando vedeva le lacrime rigare le guance di quella donna.

#5 breath
La sua mano bruciava ancora per lo schiaffo dato, e il respiro era ancora accelerato.
Ulquiorra l'aveva guardata solo per un attimo, fissando il suo petto, senza dare segni di fastidio. Poi se n'era andato, lasciandola di nuovo sola.

#6 empty
Non era solo il buco al centro del petto ad essere vuoto; Ulquiorra non sembrava essere capace di contenere qualsiasi sentimento o emozione.
Quello che gli suscitava la ragazza umana non era altro che nulla - ma lui non comprendeva perché con lei il vuoto fosse meno vuoto.

#7 portrait
Per Orihime, era come sbattere contro un muro troppo alto. Tutto ciò che il volto dell'Espada lasciava trasparire era pura indifferenza.
Solo all'ultimo, nel comprendere che lei non aveva mai avuto paura di lui, quel perfetto ritratto di inespressività si era frantumato in minuscoli granelli di polvere.

#8 memory
Ulquiorra seppe, mentre la spada dello shinigami dai capelli arancioni lo trafiggeva, che di lui non sarebbe rimasta nemmeno la cenere.
Forse solo un fugace ricordo nel cuore di quella donna - e quel pensiero lo scaldò nell'ultimo attimo della sua esistenza.

#9 eyes
Nell'incrociare quello sguardo così inespressivo, la determinazione che animava gli occhi di Orihime aveva vacillato per un secondo. Poi, dopo aver interrotto il contatto visivo, Ulquiorra si era limitato ad avvicinarle il carrello con il cibo.

#10 night
Le enormi ali da pipistrello si aprirono, con un'apertura spaventosa che si confuse con il nero del cielo.
Ma Orihime si rese conto, dopo un momento di esitazione, che quella sensazione - il colore della notte - le era ormai diventata familiare.

#11 war
Ulquiorra era l'unico Espada rimasto a Las Noches e lei era prigioniera in una cella - senza poi sapere se stesse aspettando i suoi amici o qualcos'altro.
Solo la guerra le ricordava in ogni momento da che parte doveva stare.

#12 death
Quando Ulquiorra le aveva detto della morte di Ichigo, Orihime si era aspettata di provare molto più odio di quello che aveva effettivamente provato.

#13 neck
Vedendo la disperazione negli occhi della donna, Ulquiorra pensò che mai come in quel momento la sua fedeltà ad Aizen gli era sembrata una corda che gli si stringeva attorno al collo.

#14 kiss
Ulquiorra continuava a non capire per quale motivo, prima di andare via, quella donna avesse sfiorato appena le labbra dello shinigami, con gli occhi intrisi di lacrime.
L'Espada non conosceva il significato di un bacio, ma giorni dopo si ritrovò a doversi convincere che non era irritazione quella che provava al pensiero di quel momento.
Dopotutto, lui non provava nulla.

#15 goodbye
Mentre lo vedeva diventare polvere nel vento, Orihime si ricordò improvvisamente di non avergli nemmeno detto addio.

#16 song
La sua voce - sempre dolce, sempre calma, sempre fiduciosa - era l'unica canzone che gli faceva compagnia nel silenzio assoluto del deserto di Las Noches.

#17 light
Vi erano delle volte durante le quali Orihime pensava che in Ulquiorra non vi fosse solo un buio cieco e senza fine.
Era convinta che, alla fine di quel tunnel di desolazione, ci fosse una luce.

#18 shadow
Ulquiorra era un'ombra che apparteneva all'oscurità, mentre Orihime brillava di luce propria. Ma le ombre, senza un'adeguata luce, non sono altro che fantasmi alla ricerca di concretezza.

#19 link
Il legame che si era creato tra di loro era come un filo: sottile, resistente, ma pronto a spezzarsi se qualcosa si fosse messo in mezzo.

#20 error
Orihime sapeva perfettamente che tutto quello era un errore. Eppure, non poteva fare a meno di pensare che Ulquiorra fosse l'errore più bello della sua vita.

#21 time
Non sapeva da quanto tempo fosse lì, né per quanto tempo vi sarebbe rimasta. Tutto quello che contava era che Ulquiorra fosse lì con lei.

#22 blood
Ulqiorra e Ichigo si stavano scontrando da tempo. Eppure, lei non sapeva ancora per chi dei due il suo cuore stesse stillando piccole gocce di sangue.

#23 betrayal
Orihime era conscia che il suo fosse quanto di più vicino a un tradimento verso i suoi amici, ma ancora quegli scomodi sentimenti non accennavano ad andarsene.

#24 prey
Per quanto il suo ruolo glielo potesse in un certo qual modo consentire, Ulquiorra non l'aveva mai guardata come una preda - i suoi occhi verdi si limitavano ad accarezzarla con indifferenza.

#25 prayer
Ogni sera, mentre fissava la luna da dietro le sbarre, la preghiera di Orihime era che i suoi amici arrivassero a salvarla il più tardi possibile.

#26 possession
Da quando Aizen-sama aveva affidato a lui quella donna, ella era diventata una sua proprietà.
Non avrebbe permesso a nessuno di portargliela via.

#27 lips
Nell'attimo in cui Orihime aveva detto di non aver paura di lui, le sue labbra si erano schiuse per la prima volta in un'espressione di sorpresa.

#28 soul
Alla fine era riuscito a trovarlo, quel cuore di cui la donna parlava tanto.
Era come se avesse ritrovato la propria anima, solo quando era troppo tardi.

#29 life
Prima che lei comparisse, la sua era solo un'esistenza vuota e piatta.
Da quando invece i suoi occhi avevano brillato di determinazione, per la prima volta aveva capito cosa fosse la vita.

#30 boredom
Non sapeva se fosse propriamente noia quella che cercava di scacciare andando da lei. Di sicuro, sembrava scomparire ogni volta che entrava nella sua camera.



Giudizio:

THIRTY DAYS OF PRISON DI AMETISTA 22.5/25
GRAMMATICA 4.5/5

Ci sono alcune sviste, come «tempi» al posto di «tempo» (in Time) e «stia» invece di «stesse» (in Blood).
STILE 4.5/5
Hai uno stile asciutto e diretto, di quelli che piacciono a me, di quelli che c’entrano il punto al primo colpo, che senza troppo giri di parole ritraggono la situazione con schiettezza e lucidità. Solo in alcuni punti ci sono dei dettagli che, a mio avviso, potrebbero essere curati (come ad esempio inserire una virgola dopo «al sicuro all‘ombra» in Earth). Ma se non se ne tiene conto, da una prima lettura si coglie solo un’intensità vibrante che spiazza il lettore.
IC 5/5
Hai tratteggiato con cura le personalità dei protagonisti, senza scadere nella superficialità. Hai saputo descrivere bene la prigionia di Orihime da entrambi i punti di vista, dando un ritratto molto umano di entrambi. Mi stupisce particolarmente la resa di Ulquiorra.
ORIGINALITÀ 4/5
Trenta prompt per trenta giorni di prigionia: un lavoro dettagliato e ben svolto. Forse non è l’idea più originale, ma è interessante e ben gestita, soprattutto perché non banalizzi mai, ma, anzi, fai in modo che i sentimenti dei protagonisti emergano sempre.
GRADIMENTO PERSONALE 4.5/5
La tua storia mi è piaciuta molto. Forse non tutte le sentence mi hanno colpita con la stessa intensità, ma nel complesso il tuo è un lavoro notevole che merita attenzione. In particolare ce ne sono alcune che, per la loro carica e il loro pathos, mi hanno spiazzata e commossa. Si coglie una profonda malinconia che accompagna ogni prompt, una sensazione di rassegnazione - perché tanto sappiamo come va a finire; è una nota amara, che dona profondità alla narrazione. La tua raccolta è un’analisi accurata di una prigionia che lentamente smette di essere tale, che lentamente si trasforma in altro e che quando cessa lascia un vuoto dentro - il vuoto di una morte.
   
 
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