Driiiin-
Mh, questa sveglia alle sei e mezza non mi mancava proprio però a scuola devo tornarci poi è l'ultimo anno, posso farcela.
Nessuno dei miei amici mi vede più in giro o non mi sente dalla fine della scuola: sono sparita da Facebook, non ho più risposto al telefono, strano che non mi hanno dato per dispersa! 
Ho lavorato per tutto l'inverno, ho studiato, ho passato l'anno e come ricompensa ho ricevuto una vacanza di tre mesi alle Hawaii, potevo portare la mia migliore amica, Daphne, ma ho preferito di no, volevo staccare la spina.
Ho detto a Daphne che non avrebbe avuto mie notizie, mi sono assicurata che non avrebbe detto niente di dove fossi se qualcuno glielo avesse chiesto e poi sono partita.

Mi sono preparata, sono scesa e mi sono diretta verso scuola per raggiungere Daph, ci siamo sedute sui gradini dell'istituto alle sette e un quarto del mattino e, ovviamente, non c'era nessuno qundi ci siamo messe ad aspettare l'arrivo degli altri e, con loro, la marea di domande che mi faranno riguardo a quest'estate.
Daph è bellissima, ha gli occhi verdi, i capelli rossi naturali e ha un corpo perfetto.
Siamo amiche da quando siamo nate praticamente, perché le nostre mamme erano migliori amiche ed erano anche incinte di noi insieme. Siamo cresciute insieme, abbiamo sempre frequentato le stesse scuole e sempre in classe insieme, tranne alle superiori perché abbiamo scelto due indirizzi differenti.
Lei c'è sempre stata per me, anche prima, quando ero grassa, quando non ero miss perfezione, quando non ero nessuno.

«Daniel mi ha chiesto di te, quest'estate.» salta su lei mentre le racconto delle mie vacanze.
«E non l'hai mandato affanculo?»
«Dai, su, Dev, non fare così. Vuole chiarire.»
«Io non voglio nemmeno vederlo. Questo per fortuna è l'ultimo anno. Davvero Daph, basta, non ci casco più. Cos'è? Ha litigato un'altra volta con la sua troietta e quindi torna da me? Ma vaffanculo, no, non ci sto. Non sono più innamorata di lui.»
«Volevo sentirti dire proprio questo. Comunque sì, l'ho mandato affanculo.» siamo scoppiate a ridere e l'ho abbracciata stringendola forte, la mia migliore amica è l'unica che mi capisce davvero e mi è mancata così tanto.

Scherzando e raccontandoci delle nostre vacanze il tempo è passato e sono le otto meno venti, orario in cui arrivano tutti gli altri studenti, vedo Nicholas che arriva con gli altri, mi metto a correre e gli salto in braccio.
«Deeeeeeeev! Ma dove sei stata?» mi chiede quasi urlando mettendomi giù.
«Ehm... Alle Hawaii!»
«Alle Hawaii?! Coosa?! E non dici nulla? Sei una vera stronza!» dice con tono scherzoso, rido con lui e rispondo: «Daaaai, lo sai che ti voglio bene! Volevo solo staccare un po' la spina...» Nicholas è il mio migliore amico e ha subito capito a cosa, o meglio a chi  mi riferivo, quindi ha cambiato subito discorsco.

Daph mi tira per la manica per avvertirmi di non girarmi, mi giro, vedo Daniel avvicinarsi a noi e smetto di sorridere. Credo di non averlo dimenticato come pensavo.
In fondo è logico, lui è così bello, tremendamente bello, chi non si innamorerebbe di lui appena lo vede? E' bello, alto, magro, simpatico, biondo, ha gli occhi di un verde così chiaro che se li guardi da lontano sembrano azzuri e sì, ci sa anche fare con le ragazze.
Lo vedo davanti a me che saluta tutti, uno per uno abbracciandoli, abbraccia anche me, lo spingo via con faccia schifata e non dico nulla, nemmeno lui dice nulla, così come gli altri.

Suona la campanella, è ora di affrontare il primo giorno di scuola.