15/01/2013
2 recensioniOcean is his eyes.
No, non siamo spaventati dall'amore. Noi siamo spaventati dalle conseguenze dell'amore, da tutto quello che l'amore comporta, dalle farfalle nello stomaco, e, soprattutto di non essere ricambiati. Perchè l'amore non corrisposto è orribile, è la parte più brutta dell'amore, è come un pugno dritto allo stomaco.
Ed è per questo che ci rinchiudiamo nel nostro guscio, che ci costruiamo muri e corazze, che mascheriamo le nostre insicurezze. Non vogliamo essere feriti, ecco tutto. Siamo umani ed è risaputo che gli umani feriscono tutto quello che possono. Così ci nascondiamo, non parliamo con nessuno, non corriamo rischi. L'unica domanda che riusciamo a porci è "E se andasse male?" e non facciamo niente. Perchè potrebbe andare male e noi potremmo rimanere feriti e allora ci tornerebbe impossibile fidarci ancora di qualcuno.
Crediamo di essere tutti diversi, di conoscere l'amore e di saperlo affrontare, ma la verità è che siamo degli illusi. Non si può prevedere l'amore, nè le sue conseguenze. Siamo completamente impotenti e in balia dell'amore, come se fossimo su un peschereccio in piena tempesta; potrebbe andare bene e ci potremmo salvare o potrebbe andare male e ci ritroveremmo con un cuore spezzato e una barca distrutta.
Forse, però, vale la pena rischiare dopotutto. E se poi andasse bene? Se poi l'amore ti conquista?
In quel caso devi solo lasciare che tutto scorra, essere felice e vivere di questo amore, viverlo fino in fondo e farti consumare da questo amore.
È questo che è successo a me, mi sono lasciato consumare. Non potevo fare altro. I suoi occhi erano talmente azzurri, sembravano l'oceano e il cielo insieme, vedevi l'orizzonte se ci guardavi dentro, ti venivano le vertigini. Io però non ho paura delle altezze e mi sono buttato a capofitto in quegli occhi. Non c'era modo di uscirne una volta dentro, così sono rimasto in bilico, sorretto solo dall'amore.
Un amore senza troppo pretese, un amore nato come tanti. Non era niente di speciale ma era nostro e niente ce l'avrebbe portato via, o almeno così credevamo.
Ci eravamo innamorati tra sguardi e pacche amichevoli dietro gli schermi di un talent show come ce ne sono tanti ma che benedico ogni giorno per averci fatto incontrare.
Ci eravamo innamorati tra sorrisi innocenti e baci rubati, e eravamo felici, di quella felicità che ti toglie il fiato da quanto è bella, di quella felicità che pensi non potrà finire mai.
Là ad XFactor tutto era perfetto. C'eravamo io, lui, i ragazzi e la musica, nient'altro. Ci bastava solo questo e avrei potuto vivere così per tutta la vita. Ma, ovviamente, come tutte le cose belle anche la questra nostra avventura era destinata a finire.
La delusione di essere arrivati terzi non fu niente comparato a tutti i compromessi che avremmo dovuto accettare da quel momento in poi. Ma ci andava bene dopotutto, era il nostro sogno e non ci saremmo certo fatti abbattere dalle prime difficoltà.
Per ordini del nostro management le nostre libertà individuali diminuirono notevolmente ma ci stava ancora bene, ce l'avevamo quasi fatta.
E così passammo qualche mese in sala registrazioni per il nostro primo album e quando il primo singolo uscì la nostra notorietà cominciò a crescere e così anche la necessità di nascondere il nostro amore al mondo. Non potevamo rischiare adesso che eravamo così vicini al traguardo.
L'amore però continuò a crescere tra le mura della casa che condividevamo, tra le risate con i ragazzi, tra gli sguardi durante le interviste.
Tutto questo non sfuggiva alle nostre fan, ma con qualche battuta potevamo ancora mascherarlo e far finta che fosse solo una splendida amicizia e niente di più.
Secondo il management, però, non bastava. Bisogna sedare la cosa subito, prima che fosse troppo tardi.
"Devo solo far finta di avere una ragazza per un po'" mi disse Louis una sera. "L'hanno chiesto a me perchè forse sono un attore migliore di te".
"Per quanto devi fingere di essere innamorato di lei?"
"Non molto, te lo prometto."
Non potevo crederci. Da quando esisteva un amore sbagliato? Perchè il nostro doveva essere tenuto nascosto?
"Guardami negli occhi, Harry" mi sussurrò a un centimetro dalle mie labbra. Non ce la feci così mi alzò il viso delicatamente.
"Non permetterò che ci separino, mai. Se devo fare questo per proteggerti, allora lo farò. Non mi è mai successo di amare così tanto qualcuno da fare di tutto per un suo sorriso. Perchè sorrideremo, Harry, io e te insieme, di fronte a tutti, mano nella mano. Non permetterò a nessuno di farti del male."
Poi baciò via la lascima silenziosa che mi stava rigando la guancia. "Che si fotta la Modest. Non mi porteranno via l'unica cosa bella che ho." e sorrisi perchè ci credevo davvero.
Il giorno dopo lo vidi "Always in my heart, @Harry_Styles. Yours sincerely, Louis". In quel momento capii che niente sarebbe stato più come prima.
Quella notte piansi. Piansi lacrime silenziose e amare per la frustazione, la rabbia e la paura. Piansi perchè non c'era altro che potessi fare, ero completamente impotente di fronte a tutto questo.
Eccole, le mie conseguenza dell'amore.
Che strano sentimento che è, l'amore..è l'unico che ti può far sentire immensamente bene o terribilmente male nello stesso momento.
Non ci sono parole per descriverlo, l'unica che mi viene in mente è "Louis". Ma parlo per me, ovviamente.
Dopo quell'ultimo tweet Louis cominciò ad uscire con questa Eleanor e devo ammentere che era davvero bravo come attore.
Forse pensava a me, a quando sarebbe tornato a casa e mi avrebbe baciato, mentre sorrideva con lei. O almeno è quello che mi piace credere.
I mesi passarono. Noi continuavamo a cantare, fare interviste e vivere il nostro sogno.
Pensavamo andasse tutto bene finchè un giorno vennero da me e Louis quelli della Modest,
“Dovete smetterla di fare così.” tuonò uno di loro con voce roca.
“Così come?” chiese Louis con falso tono innocente. Sapeva fin troppo bene di cosa stava parlando, in quell’intervista non ci eravamo tolti gli occhi di dosso un secondo.
“Lo sai benissimo. La gente sta cominciando a credere che siete davvero gay, quindi basta sguardi, basta sussurrare nell’orecchio, basta sfiorarsi. Moderate il vostro fottuto amore davanti alle telecamere.”
“Va bene, terremo il nostro “fottuto amore” a casa nostra” disse Louis arrabbiato.
“A proposito di questo, dovete far finta di non vivere più insieme, sapete, per calmare ulteriormente le acque”
“Vuole anche una tazza di thè già che ci siamo”
“Non scherzare con me, Tomlinson”
Louis abbassò la testa, rassegnato. Forse non aveva ancora capito che con i manager era una battaglia persa.
"Ce la faremo, vero?" gli chiesi quella sera, a casa, dove tutto ci era concesso.
"Non essere sciocco Hazza, non vedi che ce la stiamo facendo già benissimo?" disse lui cercando di farmi sorridere e accennandone uno a sua volta. Si vedeva però che aveva quei pozzi blu pieni di lacrime.
“Lou, non vedi essere forte anche per me, lascia che mi prenda cura di te per una volta.” gli dissi guardandolo negli occhi. E così feci, quella notte e fino a quando ce ne fu bisogno.
Eravamo fatti così. Eravamo forti ma ci spezzavamo, e allora toccava all’altro rimettere insieme i pezzi ed andare avanti per entrambi per un po’.
Io, per esempio, mi spezzavo ogni volta che uscivano foto o articoli di lui e l’altra ma riuscivo a rimettermi insieme prima che tornasse a casa e a preparargli la cena perché sapevo che era questo di cui aveva bigno, vedermi forte.
Lui si spezzava quando leggeva che le persone pensavano fossi un donnaiolo, quando doveva smentire il Larry sorridendo nelle interviste. In quei momenti ci spezzavamo entrambi, quando dovevamo fingere di non amarci, quando non potevamo baciarci, quando le nostre mani erano vicine ma non potevano stringersi.
C’era chi credeva in noi come più di semplici amici, come in due persone completamente pazze l’una dell’altra. Queste fan erano la nostra forza oltre a noi stessi e ai ragazzi. Non so se avremmo resistito senza di loro.
Forse è anche di questo che ha bisogno un amore, di qualcuno che creda in esso più di tutto il resto e a volte due sole persone non bastano.
Io e Louis, però, ci bastavamo a vicenda. Io avevo bisogno di lui e lui di me ed era tutto ciò che contava. Stretto tra le sue braccia era a casa e non mi sarei mosso per niente al mondo.
E così il nostro amore continuò a rimanere nascosto per mesi fino a quel giorno a New York.
“Mi avevano promesso che tu non ci saresti dovuto passare, cazzo!” esclamò Louis quando gli dissi della nuova idea della Modest di farmi avere una copertura. Si coprì il volto quando le prime lacrime cominciarono a scendere. Il mio cuore perse qualche battito, non riuscivo a vederlo così.
“Lou, non cambierà nulla. Siamo sempre tu ed io, avremo soltanto due coperture, basta”
“No, Harry, non basta! Io non ce la faccio. Tu soffrirai e io pure perché lo sai che non riesco a vederti star male!”
Mi avvicinai a lui e lo strinsi tra le mie braccia. Si aggrappò al mio petto e pianse tutto quello che aveva trattenuto per tutti questi mesi, quello che aveva trattenuto per me.
Si era spezzato. Molto più delle altre volte.
“Ce la faremo, Louis.”
Questa volta la mia non era una domanda ma una certezza. Il nostro amore ce l’avrebbe fatta, l’avremmo superato e saremmo stati felici e liberi di amarci alla luce del sole.
“Dobbiamo solo aspettare che il contratto scada e il mondo sarà nostro.”
E così facemmo, tra baci nascosti, parole sussurrate, passeggiate mano nella mano con le nostre reciproche coperture davanti ai fotografi e qualche lacrima.
Penso non ci sia stato giorno più bello di quello in cui siamo venuti allo scoperto, durante una tappa del nostro tour.
Little Things stava per finire e Louis si stava avvicinando pericolosamente a me. Quando anche l’ultima frase si concluse, mi prese per i fianchi dolcemente e mi avvicinò a sé. E mi baciò.
L’unica cosa che ricordo di quel bacio è che sapeva di libertà, l’unica cosa che ricordo di quella sera erano i suoi occhi azzurri che sorridevano nei miei. Era lo stesso sguardo della prima volta che ci siamo conosciuti. Lo stesso sguardo che mi ha fatto innamorare perdutamente di lui.
Sembrava che io avessi di nuovi sedici anni e lui diciotto, sembrava che ancora tutto dovesse succedere. Sembrava che ci sorridessimo per la prima volta.
“Ti amo.” gli sussurrai.
“Anch’io, Harry, con tutto me stesso.” rispose.
Ecco cos’è l’amore. È lo sguardo di Louis, il suo sorriso ed il mio quando sono con lui, è la sensazione che provo quando lo bacio e facciamo l’amore. È questo e molto di più.
È un amore che mi ha consumato, che mi ha sconvolto e che continua a farlo ogni volta che il mio verde incontra il suo blu. Ogni volta che le nostre mani che le nostre mani si sfiorano. Ed ogni volta ho paura che succeda qualcosa che me lo porti via ma poi lui mi stringe tra le sue braccia e so che non accadrà e sto meglio. Sto meglio anche se so che quest’amore mi svuoterà completamente per poi riempirmi di quel misto di oceano e cielo che non mi fa respirare.
È per questo che bisogna correre dei rischi in amore. Perché l’amore è tutto e niente, ti riempie e ti svuota, come le onde che vanno e vengono sulla spiaggia, come il mare in tempesta, come il fuoco che ti cresce dentro ogni volta che lo baci.
È per questo che vale la pena richiare, perché potrbbe andare bene.
HELLO THERE BEAUTIFUL FACES!!
Spero vi sia piaciuta, c'ho messo tutto il mio cuoricino da larry shipper :)
Che dire, questi due ragazzi sono tutto ciò che definisco amore e non mi stancherò mai di supportarli. I miei piccoli tesori innamorati :3
Fatemi sapere che ne pensate, graaaazie!
See you very soon (?)
#LetThereBeLarry