Certe volte...
Certe volte pensi che arriva quel momento nella vita in cui bisogna cambiare qualcosa, perché ciò che sta intorno e dentro di te lo impone scalciando.
Certe volte ripensi a quando dicevi "Non crescerò mai”, e devi ricrederti, devi rivalutare quella possibilità di far convivere l’eterno bambino con l’uomo maturo, che saranno sempre in disaccordo, che si urleranno in viso di continuo, che avranno l’uno da ridire sull’altro per ogni piccola tua decisione.
Certe volte il mondo ti fa impazzire, perché credevi che quello che ci sarebbe stato fuori sarebbe stato migliore, credevi di trovare la favola che tua madre ti raccontava prima di andare a letto, quando ti rimboccava le coperte.
Certe volte ti viene voglia di urlare, di sfogare l’angoscia che continua inesorabilmente a riecheggiare contro un muro di risate e ghigni sommessi, nascosti dietro belle facce e fantasmi vestiti di teli immacolati.
Certe volte hai il bisogno di cantare, dedicare a quell’Utopia un poco della tua arte, un pezzo del tuo cuore, un frammento della tua anima.
Certe volte guardi la città dalla ringhiera bianca di una chiesa, e scorgi le migliaia di luci che vorresti fossero una preghiera, e contempli l’immensità di qualcosa che non ti appartiene più, che ti è stata rubata.
Certe volte vorresti tornare bambino, con l’ingenuità di un angelo e la forza di una fiamma sempre accesa, ma qualcuno te lo impedisce, ed il fanciullo deve affogare, in quello stesso muro, che si riempie di pianto.
“Non … Voglio … Crescere”.