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Autore: _Lis    16/01/2013    3 recensioni
"Lo so che vi vergognate di me.
Lo so che per voi non vado bene.
Vi aspettate continuamente un mio fallimento.
Mi fa male sapere che voi la pensiate così.
Me ne vado, non so dove, non so come.
Ma quando tornerò potrete finalmente essere fieri di me.
So che non capirete, ci sono abituata, pazienza.
Addio, per adesso."
[dal testo]
Genere: Drammatico, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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-I'm sorry. I can't be perfect.

Cassy entra in cucina per prendere un bicchiere di succo di ananas.
Suo padre è seduto al tavolo e legge il giornale.
"Buon giorno pà" dice in tono allegro, provando a iniziare una conversazione con lui.
Le risponde con un mugugno non identificabile.
Lei si siede a fianco a lui e non dice niente.
Aspetta qualche minuto sperando che lui le rivolga una parola, un sorriso amorevole, anche solo uno sguardo le sarebbe bastato, ma niente.
Tiene gli occhi fissi sul quotidiano.

Hey dad, look at me.
Think back and talk to me.
Did I grow up according to plans?

Si alza sbuffando e va in camera sua.
Cassy non è la figlia perfetta, almeno non lo è per suo papà.
Non è come sua sorella Pam, che studia medicina.
Non è nemmeno come suo fratello Greg, che frequenta la scuola di giornalismo.
Da quando lei aveva deciso di mollare il liceo per andare al conservatorio veniva trattata con sufficienza.
Anche se nessuno lo ha mai detto apertamente, lei è la pecora nera.
Anche se cerca di fare finta di niente, a volte per lei è difficile ignorare la fitta al cuore che prova ogni volta che suo padre la guarda in quel modo quasi rassegnato.

And do you think I'm wasting my time
doing things I wanna do?
But it hurts when you disapprove all along.

Prende la sua chitarra e inizia a suonare qualche accordo.
Prova per tutto il pomeriggio fino a quando glielo permettono i polpastrelli dolenti.
Suona e risuona quelle sei corde, che da un  lato sono la sua passione, ma dall’altro sono state anche la sua condanna.
Vuole diventare brava, lo vuole con tutto il suo cuore.
Vuole avere il suo riscatto e rendere tutti orgogliosi di lei.
Ma forse, non sarebbe mai stata brava abbastanza per lui. Lei non va bene per quella famiglia di geni. Ma nessuno può cambiarla.

And now I'm trying hard to make it.
I just wanna make you proud.
I'm never gonna be good enough for you.
I can't pretend that I'm all right.
And you can't change me.

Anche se ora si sentiva invisibile, diversa, sbagliata, Cassy provò a mettere da parte il suo dolore.
Ricorda ancora i giorni in cui da bambina il suo papà la portava al parco.
La teneva sulle sue spalle per farla sentire grande.
Nessuno era come lui. Per lei era quasi un super eroe.
Ma quei sorrisi, quell'affetto erano svaniti lentamente. 
È tutto così distante ormai, quasi come se non fosse stata lei a vivere quei momenti.
Ormai a lui non importava più niente.

I'm trying not to think,
about the pain I feel inside.
Did you know you used to be my hero.
All the days you spend with me,
now seem so far away.
And it feels like you don't care anymore.

Ma ora ce la metterà tutta.
Farà tutto il possibile per sfondare, farà ricredere tutti.
Tutti saranno fieri di lei.
Non sarà più l'ultima ruota del carro.

And now I'm trying hard to make it.
I just wanna make you proud.
I'm never gonna be good enough for you.
I can't stand another fight.

I can't stand another fight.
And nothing's all right.
Cassy prende un post-it dalla sua scrivania e inizia a scrivere:

"Lo so che vi vergognate di me.
Lo so che per voi non vado bene.
Vi aspettate continuamente un mio fallimento.
Mi fa male sapere che voi la pensiate così.
Me ne vado, non so dove, non so come.
Ma quando tornerò potrete finalmente essere fieri di me.
So che non capirete, ci sono abituata, pazienza.
Addio, per adesso."

Torna in cucina.
Suo padre è sempre li col suo giornale, troppo occupato per accorgersi di lei.
Sua madre è impegnata a preparare la cena.
"Ciao cara" dice senza guardarla, sembrava felice.
"Ciao mamma" rispose lei.
Appiccica il post-it al frigorifero.
"Chissà quando lo vedranno" pensa.
"Io esco..." dice.
"Va bene tesoro, ceneremo per le otto" si raccomanda sua madre.

Nothing's gonna change the things that you said.
Nothing's gonna make this right again.
Please don't turn you back.
I can't belive it's hard just to talk to you but you don't understand
.

Esce dalla porta d'ingresso e la chiude alle sue spalle.
Non sa quando e se sarebbe mai tornata.
Una lacrima le scivola sulla guancia mentre va dritta verso la stazione.
Nella capitale qualcuno l’ avrebbe notata.
Ha talento, troverà qualcuno pronto ad apprezzarla.

Cause we lost it all.
Nothing last forever.
I'm sorry, I can't be perfect.
Now is just too late.
And we can't go back.
I'm sorry, I can't be perfect.

 


Ecco il mio svarione ideato la mia "convalescenza" post-prelievo del sangue XD
Spero che vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate.
Baci, Eli xx

 

   
 
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