Memorie di un innamorato

QUESTA COSA E' STUPIDA E CORTA E MOLTO MOLTO MOLTO SENZA SENSO!


E fu in quel momento, con il mio petto incollato alla sua schiena, il vento fra i capelli e le mie braccia che lo stringevano.
Fu in quel momento che capii di amarlo.
Su una moto.
Verso il mare..
Sentii un vuoto nello stomaco, pensai che fosse colpa della velocità o del caffè che faceva le capriole.
Invece no, era lui.
Instintivamente mi strinsi ancora di più a lui, una cosa che presi l'abitudine di fare.
Ogni volta, quando c'era silenzio su quella moto che sfrecciava sull'asfalto, io mi perdevo ad osservare la sua nuca. Non per qualcosa in particolare, insomma, era l'unica cosa che vedevo.
Ogni volta mi perdevo a pensare, a ricordare e a sorridere come un ebete.
So di sembrare sdolcinato e checca all'ennesima potenza.. ma quando hai fra le mani qualcosa che ti rende felice, come fai a non esserlo?
La sua personalità è tutto ciò che nella mia vita mancava. E forse per questo motivo ho iniziato ad adorarlo per tutto.
Esplosivo, spontaneo, estroverso.. I suoi movimenti erano pieni di sicurezza. Esattamente come sarebbero dovuti essere i miei.
Il suo modo di essere che attirava tutti ad essergli amici, ad amarlo, era tutto ciò che avrei voluto io.
Tutto di lui mi attirava come se ci fosse stata una calamita gigante al posto delle sue labbra, e al posto delle mie due pezzi di ferro.
E la sua pelle, così morbida e liscia sembrava essere l'unica cosa che le mie mani rovinate dal freddo riescissero a toccare e a stringere.
Credetemi, niente nella mia vita è mai stato tanto difficile quanto lo era sciogliere un suo abbraccio.
Mi sentivo vuoto e freddo senza di lui.
Per questo, ad un certo punto, iniziò ad essere fastidioso. Iniziai a pensare di essere dipendente da lui.
Non capivo perchè la sua presenza fosse così fondamentale per me, così semplice da accettare, così.. bella.
Iniziai a dubitare di tante cose ma ogni volta cedevo, cedevo corda e piano piano mi sono ritrovato a dargli l'ultimo pezzo di corda e ad usare il resto per legarlo a me.
Quel giorno strinsi bene il nodo, stringendolo a me sulla sua moto.
Con uno squallido classico nelle orecchie che urlava che per innamorarsi basta un'ora.
Secondo me, anche solo un battito di ciglia.
E anche quando mi ritrovai a scriverti nascosto nella mia aula di università ricordando quelle parole mi resi conto che mai affermazione fu più vera: non so più fare come se non fosse amore, se per errore chiudo gli occhi e penso a te.
Mi resi conto di amarti ancora, proprio come ti amavo quel giorno di Dicembre con il mare agitato.
Esattamente come se fosse ieri, e non cinque anni fa.
Esattamente come se tu fossi qui con me, e non a chissà quanti chilometri a nord, a diventare un'artista.
E quando anni dopo ti rincontrai al mare era esattamente tutto come allora.
Il mare agitato e il sole malato.
Ritornò tutto uguale per un'istante, tranne che non avevamo più la moto, ma un auto.
Tu avevi la barba, ma l'odore di vernice c'era ancora.
Ci guardammo negli occhi per un'istante e il tempo di sbattere le ciglia che mi ricordai quanto ti amavo e quanto ancora adesso riesco ad amarti.
Forse è vero, l'amore non muore mai se lo facciamo vivere nei nostri ricordi.
 

Salve a tutti, 
Questa storia era nata come una long, impostata in modo diverva ecc, ma mi sono resa conto che non potevo portarla avanti e sicuramente mi mangerò le mani per questo kfbhderku ma intanto il tempo è quello che è (infatti ora mi ritrovo a scrivere alla velocità della luce per non fare tardi in palestra)
Dedico questa oneshot, molto nosense e romantica, alla mia ragazza visto che oggi è un mese che stiamo insieme ;W;
Lascio a voi il dubbio se la storia me l'abbia ispirata lei o meno :3
Che poi ha un titolo orrendo ma EHYYYY vado di fretta DDD:
Prometto di aggiornare presto anche l'altra fanfiction..
Buon anno! 
Ecco, quasi dimenticavo lol
Bacioni, 
Ann <3