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Autore: LoveHoran_    16/01/2013    0 recensioni
Una ragazza si è appena trasferita in una piccola città in Irlanda, s'innamora della persona sbagliata. Spetterà a voi a capire come andrà a finire.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter two.
_________________________________________

Il ragazzo mi si avvicina, sempre con il sorriso stampato in faccia.
“Guarda chi si rivede!” io le sorrido sempre senza rispondere.
“posso sedermi qui?” Annuisco sempre con quel sorriso stampato
in faccia che mi aveva letteralmente incollato sul volto. La sua presenza
cominciava a farmi piacere visto che era l’unica persona che fino ad
adesso mi calcolava, ma d’altronde era passata solo un’ora dall’inizio
della scuola, non potevo saperlo.  Nel pieno della lezione comincia
a farmi delle domande del tipo “Londra è figa vero?” oppure “Un giorno
vorrei andarci, tu mi faresti da guida?”io non rispondo e cerco di
ascoltare la lezione. “senti, voglio ascoltare la lezione. Possiamo
parlare durante la ricreazione se vuoi” lo interrompo in una delle sue
conversazioni che rivolgeva a se stesso. “certo, ma ti avverto, nella
prima lezione non si fa nulla”. Le ore passano e l’intervallo arriva .Il
ragazzo, che per tutte quelle ora precedenti alla ricreazione si era
seduto accanto a me,ora me lo ritrovo a fare la guida della scuola.
“E infine qui  c’è il posto che amo di più:il bar. Se fosse per me,
passerei il mio tempo qui.”Dice mentre finiamo il totale giro di scuola,
che dell’esterno sembrava un buco di edificio e invece, da quello che
mi ha fatto notare il giovane, è davvero enorme. “a proposito, hai fame?
Ti posso offrire qualcosa se vuoi” mi chiede accennando un sorriso
al quanto furbo e forse anche un po’ perverso. “un po’ di fame ce l’ho
, ma non ho voglia di farti sprecare soldi; quindi sto apposto così,
grazie lo stesso” anche io rispondo con lo stesso sorriso che mi ha
offerto e lui invece di ricambiare, fa un cenno di dissenso e sotto i baffi
offre un sorriso così particolari che quasi m’incanta. “cosa c’è?” ormai
gli sorridevo solo guardandolo negli occhi e la cosa sinceramente non
mi dispiaceva affatto. “Si vede che sei nuova qui. Dai vieni, dimmi cosa
vuoi” mi dice dandomi una pacca sulla spalla e dandomi una piccola
spinta verso il bar “No, aspetta.” Mi fermo di botto a guardarlo quasi
incuriosita “si, ok, sono arrivata oggi.Questo non significa che non devo
sapere nulla su te o su tutti gli altri che frequentano questa scuola.”
“ Ehi,ehi, ehi. Sei appena arrivata. C’è un momento per tutto. Quindi ora
vieni e mangia qualcosa. Sei abbastanza magra per la tua altezza.” In
effetti aveva ragione: l’estate prima di trasferirmi in questo piccolo paese
nel centro dell’Irlanda, soffrivo di anoressia. Ero entrata in quel circolo
vizioso per colpa del mio ex ragazzo; Mi menava, mi violentava e continuava
a dirmi che ero grassa anche se ogni giorno che passavo dimagrivo
chilo per chilo. Nessuno sapeva la mia storia lì dentro e io non sapevo
la loro storia; questa era davvero l’unica cosa che mi piaceva di questo
trasferimento.
                                                       
                                                         *********

Torno a casa, nella nuova casa, apro la serratura con difficoltà. Butto la
borsa a terra e corro su per le scale, fregandomene di una qualunque
presenza in casa. Mi butto sul mio nuovo letto a una piazza e mezzo e
comincio ad osservare meglio la mia nuovissima camera completamente
sgombra dai soliti poster che hanno tutte le ragazze della mia età. Mi butto
all’indietro, distesa completamente sul letto a guardare il soffitto. Ascolto
e riascolto tutti i rumori di quella casa ancora sgombera da tutto ciò che
avevo lasciato a Londra. Avvolte ancora mi manca quella ‘big city’, ma poi
ripenso a tutto quello che ho passato lì e penso che dovrei ringrazi ere i
miei genitori per tutto questo. Ascolto ancora, e ancora; sento la porta
dell’ingresso aprirsi e subito dopo dei passi che salgono le scale; Mi metto
seduta sul letto a fissare la porta, in attesa di vedere il volto che si nascondeva
tra quei passi. Nessuno la apre. Penso subito a mio fratello, anche lui
sarebbe dovuto tornare a quest’ora e anche lui avrebbe finito il suo primo
giorno di scuola. Sono curiosa di sapere come è andato il suo primo
giorno di scuola, ma lo lascio solo; non voglio disturbalo e penso che
sia stata la stessa ragione del perché non è entrato in camera pur
sapendo che ero presente.
Mi ributto sul letto e ripenso alla giornata di oggi. Guardo il cellulare per
vedere l’ora ma nel frattempo mi arriva un messaggio. 

  
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