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Autore: lovlove890    16/01/2013    1 recensioni
teenage dream rainy version è partita in loop e mi è uscita questa cosina.. spero che vi piaccia..
e che non faccia star male troppe persone.
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dal testo:
"era partito per New York con lo spartito della loro canzone ben protetto nella tasca interna della sua tracolla. Quella canzone li aveva fatti incontrare, li aveva divisi, li aveva sempre accompagnati. E ora forse li avrebbe riuniti.
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Gli ho fatto molto male e so che lui sta soffrendo tantissimo. Ma vorrei che mi perdonasse e tornasse nella mia vita.
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i hope you enjoy!!
Genere: Fluff, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Pairing: Blaine/Kurt

Genere: Sentimentale/Romantico/Songfic 
Avvertimento: Fluff a morire/Feelings a palla.
Rating: Verde
Note d’Autore: Tante e alla fine.

Note di Betaggio:  La mia sorellina. Colei che mi sopporta anche alle 3 di notte per tutti gli scleri che facciamo insieme. Quella che ha un cuore grande cosi*----------------------* (apre le braccia) e mi ha fatta entrare nonostante stiamo lontane mezza Italia. La mia Gipsiusy. Questa è per te. Ti <3 tanto.
 

You’re my teenage dream

Erano quattro mesi che Kurt non gli parlava - certo c’era stata la telefonata del Ringraziamento, la volta che si erano visti a Natale e qualche messaggio ogni tanto - ma a parte quello niente.
Blaine non riusciva più a sopportare quella situazione.

Così dopo essersi accordato con Rachel, con solo uno zaino con il cambio massimo per due giorni, era partito per New York con lo spartito della loro canzone ben protetto nella tasca interna della sua tracolla. Quella canzone li aveva fatti incontrare, li aveva divisi, li aveva sempre accompagnati. E ora forse li avrebbe riuniti.

Si presentò dieci minuti prima dell’orario stabilito con la ragazza perché aveva paura che Kurt,vedendolo, se ne sarebbe andato scappando via non dandogli la possibilità nemmeno parlare. Si sedette ad un tavolo abbastanza nascosto dall’atmosfera buia del locale.

Il bar era lo stesso della volta precedente e lui non poté fare a meno di pensare che magari stavolta la canzone sarebbe venuta un pochino meglio e lui non avrebbe avuto i goccioloni.

Rachel e Kurt entrarono in quel momento e presero posto al loro solito tavolo davanti al palco dopo aver preso da bere al bancone. Come tutti i giovedì lui sapeva che sarebbero venuti al karaoke, ma aveva voluto accertarsene chiamando Rachel e aveva fatto bene.

Appena vide Kurt il suo cuore perse un battito. Era tanto che non si sentiva così. Così bene. Così felice di fare qualcosa.

Ed era solo colpa sua. Non voleva più svegliarsi nel cuore della notte piangendo per aver sognato di Kurt che gli diceva di andarsene. E quella sera avrebbe provato a porvi rimedio.

Attese poche canzoni, il tempo che finissero i loro drink e Kurt si alzò per andare al bar a prendere un altro giro, ovviamente analcolico.

Si avviò verso il palco rimanendo sempre nell’ombra, senza che Kurt lo vedesse, salutando Rachel all’ultimo secondo con un bacio sulla guancia frettoloso prima di salire sul palco.

Si sedette al piano, sistemò lo sgabello.

“Salve a tutti, stasera devo rimediare a un grosso errore fatto qualche mese fa. Devo chiedere scusa a una persona a cui tengo molto. Che amo dal profondo del mio cuore in realtà.
Gli ho fatto molto male e so che lui sta soffrendo tantissimo. Ma vorrei che mi perdonasse e tornasse nella mia vita.
Kurt questa e per te. Ti amo.”

Kurt al suono della voce di Blaine si girò verso il palco e lo fissò stupito e confuso sul perché lui fosse li. Ma invece che dare ascolto alla sua testa che gli diceva scappa finché sei in tempo, diede ascolto al suo cuore che gli consigliò di restare almeno per sentire cosa avrebbe cantato e ascoltare almeno un’ultima volta la sua voce, la sua bellissima voce.

You think I’m pretty with any make up on
You think I’m funny when I tell the punch line wrong
I know you get me, so I let my walls come down”

Kurt aveva  fatto cadere  tutti i suoi muri che si era eretto intorno per paura di innamorarsi troppo, lo aveva aiutato, e lui lo aveva fatto stare male.

Before you met me, I was a wreck
But things were kinda heavy, you brought me to life
Now every February you’ll be my Valentine, Valentine

Let’s go all the way tonight
No regrets, just Love
We can dance until we die
You and I we’ll be young forever”

Tutto quello che stava dicendo, o meglio cantando, era vero; e anche se era la terza volta che gli cantava quella canzone, ogni volta con un motivo diverso, sapeva che questa volta aveva la motivazione giusta. Un motivo dettato solo e unicamente dall’amore che provava per lui e dal bisogno che aveva di riaverlo vicino.

Vide negli occhi di Kurt splendere le lacrime mentre sentiva quella musica e quelle parole a loro così familiari. Era sicuro che da quella sera di Ottobre lui non avesse più ascoltato quella canzone.

Lo vide alzarsi dal suo sgabello, andare verso il palco, prendere il secondo microfono e lo sentì iniziare a cantare con lui la loro canzone.

You make me feel like I’m living my teenage dream
The way you turn me on, I can’t sleep
Let’s run away and don’t ever look back
Don’t ever look back

My hearts stops when you look at me
Just one touch, now baby I believe
This is real, so take a chance
And don’t ever look back, don’t ever look back”

Blaine terminò di suonare glissando, scesero dal palco Kurt lo prese per mano e scusandosi con Rachel con uno sguardo lo condusse fuori dove era più fresco e riuscivano tutti e due a pensare meglio.

Per i primi venti secondi nessuno dei due disse nulla, Kurt troppo imbarazzato e Blaine molto indeciso su cosa dire.
Poi Kurt parlò.

“Blaine, sappi che tutto quello che io ti ho detto quando ci siamo sentiti per telefono per il ringraziamento e quando ci siamo visti a Natale era vero. Io non ero preparato a riaverti così di botto nella mia vita.

Però mi ha fatto un piacere immenso vederti sia allora che adesso.
Perché non c’è giorno che tu non mi manchi o che non ti pensi.

Mi sei mancato come l’aria che respiro. Senza di te io non ho più le forze per fare tutto quello che facevo prima mi trascino in giro come un automa. Tu eri, sei, e sarai il mio teenage dream.
Ti prego non andartene più.” Disse Kurt abbracciandolo di slancio.

Non si era nemmeno accorto di aver iniziato a piangere.
Blaine lo strinse forte come da mesi non poteva fare. Inspirò forte l’odore dei suoi capelli e asciugandogli le lacrime gli disse

“No amore non preoccuparti.. Io non  me ne voglio più andare. Non me ne sono mai voluto andare. Tu sei l’amore della mia vita, il mio teenage dream e anche tu mi sei mancato tantissimo, forse di più di quanto io sia mancato a te. Pensa che avevo anche smesso di usare il gel!” disse ridacchiando.

“Ma ho pensato che avessi bisogno di tempo per stare un pochino da solo e pensare a te stesso prima di poter ricominciare a pensare a noi. E mi sono fatto del male a non chiamarti o mandarti messaggi tutti i giorni per tutto il giorno in questi mesi di lontanza.”

Mentre parlava gli aveva appoggiato la fronte contro la sua, in un gesto così familiare che i loro cuori saltarono un battito all’unisono e poi si misero a correre in una folle corsa.

“Blaine..”
“Si..?”
“Dove dormirai stanotte?” gli chiese Kurt in un sussurro.

“In aeroporto?” azzardò il moro sperando in una risposta totalmente diversa da parte sua.
“Non penso proprio!” disse Kurt “Tu stanotte vieni a dormire da me. Rachel per una volta può andare a dormire da quel pesce lesso di Brody.”

Blaine lo fissò stupito, “O-okay, ma..”
“Niente ma, Blaine Devon Anderson! E poi abbiamo quattro mesi di lontananza da recuperare non credi?” gli sussurrò il biondo in un orecchio subito prima di perdersi in un bacio molto poco casto e trascinarlo per mano correndo fino all’appartamento a Bushwick.-

 

FINE
 

N.d.A. 
Oggi qualcuno ha pubblicato nella sua bacheca questa canzone e io ho pensato bene di ascoltarla. Perchè giustamente non ci hanno già fatto abbastanza del male con le prime due precedenti versioni.. Nooo.. Ce ne vuole una terza.. E allora via.. 
e ascoltandola mi si è formata nella mente la scena di Blaine che la cantava e Kurt che piangiucchiava e poi la cantava con lui.. 
Ovviamente tutti i ringraziamenti per l'ispirazione vanno come al solito alla mia super rapidissima beta Gipsiusy che adoro e venero dato che è lei che ha pubblicato.
Grazie a chi leggerà.
Grazie a chi preferirà.
Grazie a chi recensirà.
Ovviamente ogni recensione è sempre ben gradita e ben conservata nel mio cuore.
A presto. 
Sara

   
 
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