17/01/2013
6 recensioni
SPOILER 2x11 e 2x12
All magic comes with a price.
E lui, lui aveva pagato un prezzo molto alto. Troppo alto. Di nuovo.
Erano giorni che non lasciava il negozio. Giorni che non mangiava. Che non dormiva. Che se ne stava seduto nel retro, con una tazzina scheggiata stretta nella mano destra, gli occhi fissi nel vuoto.
A sfiorare quegli stessi ricordi che, per Belle, erano perduti per sempre. Così cari.
Il bacio del vero amore non aveva funzionato.
Lei aveva urlato. Un grido di puro terrore. Aveva aperto gli occhi e aveva urlato come se di fronte a lei, a un soffio dalle sue labbra, avesse visto una Bestia.
E d’altronde, come biasimarla?
Era fuggito. Si era nascosto nell’ombra, sconfitto, consapevole di non poter più lasciare Storybrooke. Di non possedere gli ingredienti necessari per creare di nuovo la pozione.
Aveva perso Bae. Per sempre. Aveva perso Belle.
All magic comes with a price.
La maledizione che lui stesso aveva creato, alla fine aveva presentato il suo conto. Salato.
Si era addirittura abbassato a chiedere aiuto a Cora.
«Baciami» gli aveva detto lei. «Baciami e le tue labbra saranno in grado di svegliarla.»
«Cosa vuoi in cambio?»
«Mia figlia.»
Così aveva ceduto. Gli occhi chiusi, per non vedere il volto della strega, per fingere che di fronte a lui ci fosse Belle. La Sua Belle. Ma le labbra di Cora erano amare, almeno quanto la risata che era seguita al bacio. E il ricordo del miele era stato sostituito dal sapore del fiele.
La strega l’aveva lasciato, era andata da Regina.
C’erano state urla, per strada. Ma lui non era uscito. Non aveva il coraggio di andare da Belle. Non aveva il coraggio di tentare di nuovo. Non aveva il coraggio di rivedere negli occhi azzurri di lei il suo riflesso: il riflesso di una Bestia che nessuno avrebbe mai potuto amare.
Non più.
Non aveva il coraggio di pagare il prezzo di questa nuova magia.
Strinse più forte la tazzina. La accarezzò lentamente con il pollice in quel tocco, timido e audace assieme, che solo gli amanti conoscono.
Un sospiro, prima di poggiare il ricordo di porcellana sul tavolinetto che gli stava di fronte. A contatto con il legno, la tazzina tintinnò in un suono leggero e delicato che gli ricordò la risata di Belle.
O forse no. Forse non erano stati legno e porcellana a ridere. No. La risata veniva da fuori, dalla strada.
La risata di Belle.
La risata di Belle che si stava avvicinando al suo negozio. A lui.
Belle aveva ricordato, non c’era altra spiegazione. Stava venendo da lui e rideva per la gioia.
Rumpelstiltskin si alzò di scatto. Raccattò il bastone. Si diresse verso l’uscita. Spalancò la porta, andando in contro alla notte. Uscì, con la speranza negli occhi.
«Bel...»
Il nome gli morì in gola.
Era lei, sì. Rideva felice e aveva ormai superato il negozio, gli dava le spalle. E non era sola: era appesa al braccio di una figura più alta. Un uomo, pensò Rumpelstiltskin nonostante i due fossero poco più che due macchie d’ombra.
D’un tratto si fermarono. Belle bisbigliò qualcosa. L’uomo rise e la strinse di più.
E lei... lei che ancora dava le spalle al suo vero amore, si alzò sulle punte. E lo baciò.
Rumpelstiltskin sentì qualcosa rompersi in un punto pericolosamente vicino al cuore. O forse era proprio il suo cuore, ad essersi spezzato.
Fu un attimo però: in quel momento i fari di un’auto di passaggio illuminarono la coppia e Rumpel incontrò, per una frazione di secondo, lo sguardo dell’uomo che ancora stringeva Belle, vicino a lontano al tempo stesso.
Hook.
Hook che le accarezzava una guancia. Hook che approfondiva il bacio. Hook che le sfiorava la gola con l’uncino in un movimento lento, studiato. Hook che sorrideva, a lei e a lui. Lo stesso sorriso che gli aveva rivolto sul ponte della sua nave, quando si era portato via Milah.
Alla disperazione si sostituì la rabbia. Cieca. Fredda. Implacabile.
E mentre i due venivano inghiottiti dalla notte, un sorriso si fece strada anche sulle sue labbra sottili, gelido. Un sorriso che non raggiungeva gli occhi.
Schioccò la lingua. Scrollò le spalle. Rise come non faceva da ventotto anni a questa parte: un risolino acuto, infantile, terrificante. Non era Mr. Gold: era l’Oscuro.
All magic comes with a price.
Ma questa volta... oh sì, questa volta ne sarebbe valsa la pena.
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Angolino dell’autrice:
eccomi qui, anch’io psicologicamente distrutta dall’epilogo della 2x11 e dal promo della 2x12.
Niente. Visto che questi due
Scherzi a parte, è solo un breve delirio, niente di più. Ovviamente vorrei che per questi due fossero tutti cuoricini e fiorellini e fosse per me sarebbero già sposati con un paio di pargoli al seguito, ma mi rendo conto che potrebbe essere poco divertente. Quindi sì, facciamoli dannare ancora un pochino.
Senza contare che pensare a Rumpel che trama vendettatremendavendetta contro Hook mi fa stare un pochino meglio.
Fatemi sapere cosa ne pensate, se vi va! Ciau!