Nota dell'autrice: Vi consiglio di leggere ascoltando questa.
Svanire per poi rinascere.
Le note scorrevano lente su quel pentagramma. Sembrava quasi seguissero il ritmo delle lacrime che dolcemente rigavano il mio volto.Tutto appariva improvvisamente lontano; le immagini erano sempre pù sfocate,eppure tutto ciò non mi feriva,anzi..
provavo quasi un senso di sollievo,libertà.
Respirare,ecco tutto ciò di cui avevo bisogno.
In quel luogo,ormai lontano anni luce,l'ossigeno si era tramutato in anidride carbonica e i miei polmoni a forza
di respirarla stavano invecchiando,come il mio cuore.
Un nuovo giorno,un nuovo posto,una nuova vita.
Non riuscivo a distinguere bene da dove,ma qualcuno,qualcosa mi stava trascinando via,via da quell'apatia..
Via dalla monotonia di una vita che ormai non sentivo più mia.
Sorgeva spontanea la domanda.."Lo era mai stata?"
Forse si,forse no. Alla fine nessuno di noi è davvero padrone della propria vita. Il fato,il karma,un disegno divino
o quello che più vi compiace ci porterà sempre via il controllo della nostra vita.
Un bivio,uno sbaglio,una crepa e tutto ciò che con cura avevamo costruito,convinti di essere i padroni del mondo,crolla.
Ci ritroviamo nel bel mezzo di un cimitero di sentimenti e sogni,in possesso di nulla.
Dove sono io adesso?
Chi può dirlo. Le lancette continuano a girare e forse sono io che sto andando nel verso sbagliato.
Anche quelle note continuano ad intrecciarsi,accarezzare l'aria..svanire per poi rinascere.
Il ritmo questa volta è diverso. Le lacrime non scendono più.
Capita di non saper più piangere. Capita di non conoscere più la propria identità.
Nulla ormai è più definito nella mia vita.
Una luce bianca pervade ogni singolo brandello del mio corpo.
Apro gli occhi,forse non ho mai vissuto davvero.
Forse è quella a cui sto andando in contro la vera vita.
Forse è questa la prima vera mattina della mia vita.