IL BULLISMO

-il bullismo é una specie di mafia, "o fai quello che ti dico io, o ti pesto",
É questa la regola dei bulli. Io personalmente ho provato questa bruttissima "avventura" e non é stato per niente divertente tornare a casa con le braccia piene di lividi.
Le persone avvolte non ragionano e si divertono a scaricare la rabbia su altre persone, possono esserci tanti motivi che possono portare al bullismo, e le persone che ne subiscono le conseguenze sono sempre quelle che non hanno motivo di essere picchiati.

-13 gennaio 2013
Suona la sveglia.
Stamattina non ho proprio voglia di andare a scuola, ma purtroppo devo andarci lo stesso.
Mi preparo; un paio di jeans, una felpa e un paio di scarpe da tennis.
Prendo il giubino, me lo metto dopodiché prendo la cartella e mi incammino verso la porta dell'uscita.
Fa freddissimo, proseguo coprendosi bene la gola per evitare un malanno.
Sento la bidella che grida-"Tutti dentro!" Con voce squillante.
Nell'andare dentro individuo un ragazzo nuovo; occhi scuri a mandorla, non troppo alto, capelli di un biondo tinto, molto serio direi!
Ho sempre avuto un debole per i ragazzi con gli occhi a mandorla, sarà per il mio amore per il KPop (Korean pop).
Entro in classe non con grande entusiasmo, poco dopo entra la professoressa "buon giorno ragazzi"-dice venendo dentro a passo svelto.
Ci alziamo tutti all'unisono-"buon giorno prof." .
Noto che c'è ancora quel ragazzo in classe da noi, non faccio in tempo a perdermi tra i miei pensieri che la prof inizia a parlare-"bene ragazzi, quest'anno, oltre che la nuova studentessa Lisa ci sarà anche un nuovo studente, ha origini coreane, si chiama JiYong Kwon, é molto timido, toccherà a voi renderlo partecipe".
Le 5 ore passano in fretta (per fortuna) e io per l'intervallo ho avuto l'opportunità di parlare con JiYong, é davvero simpatico, e poi é affabile, ha la mania di abbracciare le persone proprio come me.
Mancano 5 minuti, comincio a preparare la cartella.
Cerco JiYong con lo sguardo ma niente da fare, sarà già uscito. Come al solito sono ultima ad uscire dalla classe.
Sono pronta, esco dalla classe, sento delle voci maschili derivare dalla classe 3 F.
"Vi prego non ho fatto niente, lasciate i andare",
Sembra la voce di JiYong.
Scorgo con lo sguardo dalla porta, faccio fatica a vedere, la fessura é davvero piccola. Avevo ragione é JiYong, e gli altri due se non sbaglio sono Alessandro  e Christian, lo hanno bloccato al muro.
Ad un certo punto quel ragazzo dagli occhi a mandorla sembra accorgersi della mia presenza dietro la porta, mi guarda con occhi imploranti.
"Non posso stare quì a guardare, dovrò pur far qualcosa!" Dico tra me e me.
Spalanco la porta e vado in contro a JiYong e lo strappo via dalle mani di quei due idioti, "voi in testa avete due neuroni che litigano...sempre ammesso che ce l'abbiate!"-faccio segno a JiYong di andarsene ma non ne vuole sapere.
I due scoppiano a ridere-"ma fatti da parte bambina"-
Che nervoso, giuro, se non la finiscono li butto fuori dalla finestra-"scusami? Sarò pure una bambina, ma che ha più cervello di te" continuano a fare gli strafottenti  con il ragazzo nuovo, senza considerare le mie parole.
Spingo i due senza cervello in modo da farlo cadere a terra, cadono uno sopra all'altro, che citrulli! Certo, con la violenza non si risolve nulla, ma non lasciavano stare quel povero ragazzo, e allora li ho ripagati con la loro stessa moneta.
JiYong mi prende per mano e mi sorride, come per ringraziarmi, usciamo dalla classe come se nulla fosse successo.
"G-Grazie, per prima"-dice balbettando leggermente. Probabilmente deve ancora imparare bene la lingua, "non devi ringraziarmi" dico sorridendo.
"Perché ti avevano bloccato al muro?" Chiedo incuriosita. -"non lo so, continuavano a ripetermi di stare zitto" sembra non abbia molta voglia di parlarne. Vedo che trema, povero ragazzo, sarà ancora impaurito per prima. Cerco di sviare il discorso e andare su un'altro argomento, parliamo del più e del meno, e mentre camminiamo per andare a casa ne approfittiamo per fermarci a mangiare un gelato, io lo mangio a qualsiasi temperatura ci sia, anche se dopo rischio di diventare un cubetto di ghiaccio.
Siamo seduti sulla panchina della gelateria, "é stato carino da parte tua venire a difendermi" dice con un sorriso stampato sul volto, arrossendo, gli ripeto che non deve ringraziarmi, perché l'ho fatto con il cuore.
Si avvicina e mi abbraccia affettuosamente, accarezzandomi la schiena delicatamente, come se avesse paura di farmi male, tutto il contrario di quelle due scimmie da circo.
"Sarà l'inizio di una grande amicizia" -dico con disinvoltura
"Com'é buffo, un'amicizia creata per merito del bullismo!"-ribatte, sempre avendo quel bellissimo sorriso da ragazzo indifeso.
scoppiamo in una risata rigorosa per poi abbracciarci di nuovo.

-dovrei ringraziare quei due per avermi fatto avvicinare a JiYong? Mh, no...a momenti lo massacravano di botte, ma infondo é finito tutto bene, per fortuna.
Odio il bullismo, odio il comportamento che assumono le persone per sentirsi "fighe", picchiare un ragazzo indifeso solo per farsi vedere dagli altri é squallido,
Io quando sono stata picchiata non volevo dirlo a nessuno, tanto meno ai miei genitori, passó poco più di una settimana che una mia compagna di classe lo riferì a mia mamma, ero spaventata, avevo paura, non volevo parlarne, poi capii che era la cosa giusta.
Presero provvedimenti.
Da quel giorno non fui più stata picchiata, anche se ancora oggi mi prendono in giro per il mio aspetto fisico, e la mia autostima ne risente davvero tanto.

In questo tema mi sono "creata" un'amico coreano con le mie stesse manie e le mie stesse paure, JiYong é ispirato da un cantante del KPop (G-Dragon) ho immaginato un po' il suo carattere, a seconda del suo aspetto.
Se solo questo racconto si realizzasse avrei una persona al mio fianco con cui parlare seriamente e non prendendo,i in giro come se fosse un gioco.