Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: avocuddler    17/01/2013    4 recensioni
Lei è una ragazza normale, non gli piace farsi notare e ha la certezza di riuscire a realizzare le proprie ambizioni.
Lui è il tipico ragazzo fico che si trova in tutte le scuole, capitano della squadra di Basket, ma con un irrefrenabile passione per il pericolo ...e bhe se il pericolo fosse una ragazza ?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SWAG









Uscii il più velocemente dal negozio, non vedevo l'ora di arrivare a casa ed aprire quell'invitante busta che portava il logo di "Urban Outfitters".
Avevo la certezza più assoluta di cosa ci fosse dentro, ma non vedevo l'ora di poterlo indossare e l'unico modo per farlo era prendere la metropolitana marrone che mi avrebbe portata a Flatbush a casa il prima possibile.
Scesi velocemente le scale dell'Underground, ma per mio dispiacere i saldi non c'erano solo nel mio negozio preferito .... Eh già, proprio un dispiacere ! 
Nonostante fossi una jamaicana dalla nascita, niente mi privava di non frequentare quelle squallide scuole del mio quartiere. 
Forse avrete già capito che a me la scuola piace, voglio diventare qualcuno e non mi arrenderò facilmente.
Non usciamo fuori tema però, davanti alla fermata della metro, c'erano anche i miei simpaticissimi compagni di classe, naturalmente così bianchi da sembrare la catena delle Alpi italiane della stagione sciistica.
I ragazzi toccavano il sedere alle ragazze che inizialmente facevano una faccia scocciata e poi scoppiavano a ridere come delle terribili galline starnazzanti, ma d'altronde non potevo farci niente.
Tutti nella mia scuola non mi degnavano di uno sguardo, era da anni che una "Ragazza di Flatbush" (perchè è così che mi chiamano), frequentasse la Elyzabeth High School, uno dei più prestigiosi licei della zona.
Sinceramente non mi importava molto, appena tornavo a casa trovavo i miei amici e con loro non avevo nessun problema a fare baldorie di ogni genere.
A scuola non mi trovavo male, nessuno mi dava fastidio, si limitavano a rendermi invisibile forse perchè la loro mentalità è così stretta da credere a tutte le voci dei corridoi che le ragazze, molto più stupide dei ragazzi, mettevano in giro.
Come avrete ben capito io non abito in un quartiere consigliabile ai bianchi, nessuno ha mai avuto il coraggio di venirci e io stessa lo sconsiglio.
Non è un bel posto, soprattutto di sera, ma se ci vivi tutti ti conoscono e nessuno (almeno se non gli fai un torto o cerchi rogna) ti fa niente.
La metro era in ritardo, era più che logico, nessuno a New York usa più le auto, nemmeno chi vive nei quartieri ricchi. 
La metropolitana è l'invezione più comoda che potessero inventare, è veloce e non sei costretta a stare chiusa in una macchina per ore, perchè il traffico non dimiuisce.
Finalmente dalla galleria spuntano delle luci, mi avvicinai alla riga gialla, aspettai che i passeggeri scendessero ed entrai.
Dopo 10 minuti, la squillante voce di una mia compagna mi avvertì che eravamo arrivati a DUMBO, uno dei quartieri più ricchi di tutta New York.
Adesso ero felice, non solo perchè tra 5 minuti sarei stata a casa, ma anche perchè il resto della mia scuola sarebbe sceso.
Infatti così fu, tranne per un ragazzo.... E neanche un ragazzo normale, era Justin. JUSTIN BIEBER
Proprio lui, il ragazzo più bello, ricco e forte di tutta la scuola. 
Certa gente dice che le ragazze devono prendere un apputtamento con la sua assistente personale prima di poterci "uscire".
Io non credevo a tutto questo, ma non potevo certo sminuire la bellezza quasi perfetta di quel ragazzo.
Capello biondo non del tutto corto, occhi leggeremente a mandorla color nocciola scuro e una bocca al dir quanto perfetta a forma di cuore.
Si avvicinò a me, mi sorrise e mi disse : " Perchè mi fissi?"
Era vero, lo stavo fissando, ma non gliela avrei data vinta: "Ho un potere magico che mi permette di capire se la tua assistente, che ti prende gli appuntamenti con le ragazze, esiste veramente oppure no!" risposi scocciata, facendolo ridere. Signore la sua risata avrebbe fatto morire qualsiasi ragazza normale in quel momento, ma non è il mio caso.
"E' questo che dicono di me ?"
"Già, sempre meglio di ciò che dicono di me, sono tutte baggianate"
"Se ti può far piacere io non ci ho mai creduto"
"Non fingere con me Justin, non mi stupirei se una di quelle voci l'avessi messa in giro tu"
Sorrise
"Così conosci il mio nome" disse piano "Qual'è il tuo ?" continuò
"Sono Evelyn, perchè non sei sceso a DUMBO ? Cerchi rogna a Flatbush? Ti assicuro che non è un posto adatto ai tipi come te" sussurrai l'utlima parte, anche se sapevo che lui aveva sentito. Sorrise nuovamente, come se non sapesse fare altro
"In verità mi sono perso, volevo andare al mare, ma ..." disse imbarazzato "Forse dopo Flatbush" disse quel nome come se stesse pronunciando il nome proprio della morte e mi fece ridere, ma cercai di nascondere la risata " c'è una fermata che mi porta al mare", non riuscii a trattenermi e scoppiai a ridere
Mi guardò stranito e divertito "Carissimo ragazzo, dopo Flatbush c'è la fermata più pericolosa che puoi scegliere... Sai niente di Brighton Beach?"
Il suo sguardo si fece cupo. Brighton Beach è un quartiere di Brklyn, dove vivono solo russi e si picchiano a sangue dalla mattina alla sera, senza fare nient'altro.
"Cavoli, adesso come faccio.." anche se volevo, riuscii a nascondere la mia risata e parlai
"Puoi scendere con me, chiamo un taxi e ti fai accompagnare a DUMBO senza problemi"
"Ti ringrazio, ma non ho abbastanza soldi qua con me, sai ho comprato qualche cosa a Candice"
Candice o la ragazza più odiosa al mondo, ma con un bellissimo fonodoschiena che richiedeva un allenamento giornaliero molto arduo.
Sorrisi "Non c'è problema, non sono così povera, pago io" mi sorrise imbarazzato e scendemmo dalla metro
Camminammo giusto 5 minuti prima di arrivare davanti a casa mia
"Mi ero immaginato questo posto diversamente" mi disse
"Diciamo che questa è la parte un pò più ricca del quartiere" risposi
Mi misi nel mezzo di strada e fermai un taxi
"Può portare questo ragazzo a DUMBO, si è perso"
il taxista ci sorrise " Non ti preoccupare giovane, monta sopra e tra poco sarai a casa"
"Eve" Justin mi aveva dato un soprannome! "Volevo scendere qui in cerca di rogna, ma poi me la sono fatta sotto" nascosi una risata "Quindi grazie" continuò per poi baciarmi su una guancia
" Di niente!"
"Ti va di darmi il tuo numero, così ti prenoto un appuntamento con la mia assistente"
sorrisi e gli scrissi il numero sul suo IPhone
Salì in taxi e andò via.


Entrai in casa e dopo un'ora ricevetti un messaggio
"Sono a casa sano e salvo ;) E' stata una giornata magnifica, ma preferirei se nessuno sapesse quello che è successo ;)"
"Okay"
risposi

Fu la prima e utlima volta che parlai con Justin Bieber.






CIAO A TUTTI, QUESTA OS É TERRIBILE LO SO HAHAHA
I NOMI DEI QUARTIERI ESISTONO VERAMENTE E SE VI CAPITA DI ANDARE A NEW YORK NON VISITATE NÈ FLATBUSH NÈ BRIGHTON BEACH
L'ELYZABETH HIGH SCHOOL NON ESISTE HAAH ;)
E PER CHI NON LO SAPESSE BRKLYN STA PER BROOKLYN ;)
UN BACIO E A PRESTO
 

   
 
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