17/01/2013
17 recensioni
Prologue.
Liz era quel tipo di ragazza timida, con pochi amici, ma buoni.
Non amava il caos, le feste con molta gente, le discoteche, no.
Lei era più quel tipo di ragazza che amava passare le giornate in pace, magari a guardare un film o a ricordare le vecchie giornate con quei pochi amici di cui poteva davvero fidarsi.
Si chiamava Elisabeth, ma da sempre lei odiava quel nome, così il suo migliore amico l'aveva ribattezzata con Liz, semplice, ma d'effetto.
E da quel giorno per amici e familiari era stata Liz, al massimo Lizzie.
Nuova scuola, nuovi amici, nuove persone, tutto ciò che lei odiava: i cambiamenti. Era una cosa che gli stava altamente antipatica.
Eppure lei nella sua vita non ha fatto altro che cambiare. Tutto tranne gli amici, quelli se li teneva ben stretti.
Si stava avviando alla fermata dello scuolabus mentre ascoltava l'ipod.
Lo scuolabus per lei era un incubo. Non era il tipo di persona che si faceva avanti facilmente, era piuttosto timida e spesso la chiamavano asociale, ma lei non lo era, era soltanto timida, tanto, anche troppo forse.
Si scostò una ciocca dietro l'orecchio per vedere a che punto era arrivata, si posizionò bene lo zaino sulle spalle. Dentro a quello zaino c'erano i macigni.
Cambiò canzone dall'ipod, con un gesto piuttosto furtivo.
Pensava ad Harry. Harry era il suo migliore amico, ormai avevano un rapporto stretto da diversi anni.
Eppure erano a pochi kilometri di distanza, solo che le era proibito di vederlo, grazie al suo ultimo guaio combinato.
Eh già, andavano a scuola insieme, eppure la madre di Liz, per quanto fosse cocciuta e fissata con i pregiudizi, diceva che Harry era un cattivo esempio per lei, e quindi decise di farla trasferire in un'altra scuola.
Immaginiamo la reazione di Liz quando ha dovuto lasciare il suo migliore amico.
Ma lei era determinata e forte, niente le avrebbe impedito di continuare a vederlo. Lui solo la capiva realmente.
Camminava con passo deciso, ormai con il pensiero della madre e delle sue assurde decisioni nella mente.
Ormai nemmeno a casa sua si trovava più bene, pensò.
Il telefono squillò nella sua tasca, velocemente posò le cuffiette e l'ipod nello zaino, si affrettò a rispondere quindi.
-Pronto?- La voce curiosa.
-Ciao brutta- Quella voce le fece spuntare un sorriso a mille denti sul viso.
-Ciao, che fai?- Chiese lei, non sapeva che dire, ma tante cose voleva dirgli.
-Sto in macchina, poi devo farti vedere quella tipa che ti dicevo ieri.- Non era gelosa, sapeva che le fiamme del suo migliore amico duravano si e no due giorni scarsi.
-Mh.. Non vedo l'ora. Senti, oggi passi tu a prendermi?- Stavolta la voce diventò qualcosa colma di speranza.
-Ovvio. Senti vado che sono arrivato dalla tipa, ciao brutta.-
-Ciao stupido- Attaccò.
Il primo sorriso della giornata glielo aveva regalato Harry, come sempre.
Probabilmente senza il suo migliore amico, sarebbe morta.
Arrivò alla fermata dello scuolabus, molte facce nuove ed incuriosite le diedero il benvenuto. Lei decise di mettersi da parte, senza dare molto nell'occhio.
Uno pneumatico grande e giallo arrivò dopo qualche minuto, sbucando dalla curva.
Liz si fece strada titubante e timidamente sullo scuolabus. Non conosceva nessuno, trovare un posto sarebbe stato impossibile.
Provò a dare uno sguardo quando... eccolo.
Cercava di evitare gli sguardi incuriositi dei ragazzi e ragazze, impossibile.
Si avvicinò velocemente, quando vide un ragazzo biondo, con degli occhiali da sole nel posto accanto a quello dove era diretta.
Si fermò un attimo ad osservarlo, aveva dei lineamenti... dolci.
Si schiarì la voce, e timidamente parlò.
-E' occupato?- Disse a voce troppo bassa per i suoi gusti.
Il ragazzo che aveva lo sguardo perso a guardare il finestrino, si girò di scatto, e sotto quegli occhiali, sbarrò i suoi occhioni azzurri.
Liz non se ne accorse.
-No no, vieni pure.- Disse timidamente lui, si notava che aveva le guance rosse di timidezza.
Si sbrigò a scostare lo zaino il biondo, e la ragazza si mise seduta.
Cacciò fuori dal suo zaino il quarto volume di Harry Potter, e iniziò a leggere.
Leggere la portava in un altro mondo. Totalmente.
Il biondo, dopo aver riacquistato i sensi, e dopo essere tornato di un colore simile al normale, fece finta di nulla, e continuò a guardare fuori dal finestrino.
Tremava, forse l'emozione.
Lei non se ne accorse, per fortuna.
Ciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaao bitches.
Sono qui con una nuova ff, spero la leggiate, mi ci sto impegnando piu delle altre a scriverla.
Non so esattamente come mi è venuta in mente, so solo che la dedico
ad una persona speciale che sicuramente mi odierà lol
ciao federica <3 (@_ehitommo_)
Gli ho parlato dell'idea l'altra volta e gli faceva schifo, non che a me piaccia uu
Sinceramente il capitolo è un po' penoso, lo so, ma è solo il primo, spero vi piacciano gli altri.
Scusate se è un po' corto çç
Se volete darmi qualche consiglio, idea, critica, o altro, saranno bene accette
nelle vostre recensioni, accetto tutti, non fatevi scrupoli a scrivere ciò che odiate.
Poi, parliamo di Liz, che è una ragazza semplice e che come tutte le ff,
le succederà qualcosa che le cambierà la vita, totalmente.
Infine bellezze, volevo ricordarvi che sono @_ehyliam su ask, twitter e qui.
Se volete seguirmi, askarmi o recensirmi, ricambierò.
Bene, ci vediamo al prossimo capitolo, che la pace sia con voi (?)
Marty.