Durante le lezioni Jennifer pensava a chi l'avrebbe potuta accompagnare al ballo.
Lei non era il tipo di ragazza che si arrovellava il cervello giorni e giorni a cercare il ragazzo perfetto per uno stupido ballo d'inizio anno, ma non avrebbe certo fatto una buona impressione; non si definiva certo una ragazza attenta alla sua immagine sociale, continuamente incollata davanti ai social network ad aggiornare il suo stato e far sapere a tutti quello che pensava in ogni momento.
Certo,avrebbe potuto rimanersene a casa con suo fratello a guardarsi la trilogia del Signore degli Anelli come quando erano piccoli, ma era sicura che Dianne non le avrebbe mai perdonato una cosa simile; così chiese un consiglio all'amica la quale le rispose prontamente:-Tranquilla, già ci ho pensato io! hai presente Jeremy Meester?-
-Quello del quarto E?-replicò l'altra poco convinta.
Dianne era ossessionata dal pensiero che lei doveva stare assolutamente con un ragazzo perchè era ridicolo che lei trovasse tutti i ragazzi della sua scuola dei completi imbecilli. In quel momento vide un suo compagno di classe tirare una pallina ad un altro e ridere sommessamente come se avesse fatto chissà cosa...
Insomma non erano tutti degli imbecilli?
-Si! Proprio lui! Èil migliore amico di Alex e sono certo che non avrà problemi a farti da accompagnatore!-
-ma...non ci ho mai parlato!- disse Jennifer cercando di far cambiare idea a Dianne.
-Ed è per questo che ho organizzato un appuntamento a quattro! Ci saremo io,alex,te e ovviamente anche Jeremy! vedrai sarà fantastico!-rispose l'altra con entusiasmo.
-Cielo, Dianne, sai che odio questo genere di cose! Fanno troppo commedie americane... - disse guardando la lavagna piena di segni e formule.
Fece finta di non vedere la faccia scocciata dell'amica e tentò di prendere qualche appunto.
-Jennifer! Sveglia sveglia! Hai l'opportunità di uscire con uno dei ragazzi più carini della scuola! Non puoi rifiutarti così!-
-Hai visto che razza di persona che è Jeremy. Gioca con i sentimenti delle ragazze come i gatti con i topi... Ci giocano finchè non si stufano e poi li ammazzano.- disse concentrata sulla lezione.
-Porca miseria Jen, sei incorreggibile! Tu oggi vieni con noi e basta. Ci devi andare al ballo e poi non lo vedi più ok?- disse la bionda guardandola come se fosse una matta.
Allora... Non è che a Jennifer importasse tanto di non aver mai parlato con il suo futuro accompagnatore...
Era solo una debole scusa dato che Jeremy le era sempre sembrato uno di quei ragazzi troppo sicuri di sè pienamente consapevoli della loro bellezza e quindi non voleva avere niente a che fare con lui.
Se avrebbe avuto un ragazzo sarebbe stato carino e gentile con lei e l'avrebbe fatta sentire speciale sempre; non voleva essere solo una delle tante conquiste di qualcuno.
Lei era troppo intelligente per un tipo del genere.
Purtroppo però,sapeva fin troppo bene che quando Dianne si metteva in testa qualcosa la portava a compimento a tutti i costi,così bofonchiò un ''ok'' decisamente poco convinto, ma questo non intaccò minimamente l'entusiasmo della bionda che riattaccò a parlare di quanto avesse bisogno di trovare un vestito che si abbinasse con quello di Alex.
Jennifer però era immersa nei suoi pensieri:pensava continuamente agli occhi azzurri come l'oceano di Jeremy e non poteva che sentire,in piccolissima parte,una strana euforia all'idea di essere accompagnata al ballo da lui, ma non l'avrebbe mai ammesso davanti a nessuno.
-Ma mi stai ascoltando?!?- disse Dianne guardando preoccupata l'amica.
-Si sì... ero solo immersa nei miei pensieri... stavi dicendo?-replicò Jennifer tornata di colpo alla realtà.
-Stavo dicendo che l'appuntamento sarà domani sera vicino al ristorante di fronte casa mia! Vedi di arrivare in orario e di non indossare jeans di alcun tipo! Devi essere elegante!-ripetè pazientemente la bionda.
-Ehm... ok... ora devo proprio andare!-disse Jennifer iniziando a separarsi dall'amica la quale stava ripartendo a parlare.
-Va bene! Ci vediamo questo pomeriggio ok? Così cerchiamo i vestiti insieme!-
Al pensiero di un pomeriggio di Shopping le veniva da piangere ma si costrinse a sorridere e a dire con il maggior entusiasmo che riuscì a trovare:-Ok! Apiù tardi!-
e detto questo si allontanò pensierosa.