Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: SweetBloodyEly    06/08/2007    2 recensioni
Un amore impossibile...forse... ATTENZIONE: contiene spoiler unicamente di HBP. Il resto é tutto frutto della mia mente malata! Buona lettura!
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Siamo al 7°anno, Silente è morto per mano di Piton, ma Draco non c’entra niente, perciò è ancora a scuola.

CAP. 1

P.O.V. DRACO

Cammino per il corridoio che porta alla Sala Grande. Il mio solito ghigno perfido e altezzoso stampato in faccia. Stranamente non ho accanto a me i due gorilla Tiger e Goyle. Oggi proprio non li sopporto, così li ho abbandonati accanto al lago e, fingendo di aver dimenticato una cosa al castello, mi sono dileguato.

Indosso un paio di jeans chiari, una maglia aderente nera a collo alto con dietro un drago bianco. I capelli sono un po’ scompigliati dal vento autunnale.

Come sempre, al mio passaggio, gruppi di ragazze mi fissano con sguardo voglioso, ma allo stesso tempo incantato e d’ammirazione.

Non ci faccio più caso. Sono quasi tutte delle oche che pensano solo alla mia bellezza perfetta, al mio nome e ai miei soldi. Sarebbero liete di avermi solo per il gusto di spettegolare con le amiche che sono riuscite a stare con il magnifico Malfoy.

Prima tra tutte quella T***A di una Parkinson, che ogni volta che mi vede alza la gonna di qualche bel centimetro e sbottona (più di quanto già non sia) la camicetta.

Cerca sempre di strusciarsi su di me, a volte le do corda, non molto ma quanto basta a farla stare buona e tenere alta la mia reputazione da dongiovanni.

Sono diretto al portone della Sala Grande per pranzare, a colazione non ho toccato cibo.

A meno di tre metri dalla porta vedo quel Potter e i suoi seguaci: quel fifone di un Weasley (che non so come è potuto finire a Grifondoro) e la so-tutto-io mezzosangue Granger.

Mi avvicino con l’intenzione di dare una spallata allo “sfregiato” e insultare i suoi “scagnozzi”; quando mi avvicino, però, mi accorgo di una cosa…………...

P.O.V HARRY

Il cibo è come al solito squisito. Ho finito di pranzare con il mio dolce preferito: torta alla melassa. Ho parlato tutto il giorno con Ron di Quidditch, interrotti ogni tanto dalle sgridate di Hermione perché non sappiamo parlare di altro se non di sport.

Mentre ci alziamo non posso fare a meno di notare che la totalità degli sguardi della sala è puntata su di me.

Le ragazze sbavano dietro me, alcuni ragazzi idem, altri mi guardano per capire cosa ho più di loro che attira le ragazze.

Infatti, sono al primo posto (alla pari con Malfoy) del “più figo della scuola”.

Moro, quanto Draco che è biondo, i miei occhi verdissimi (identici a quelli della mamma), fanno un contrasto perfetto e poi sia io che lui abbiamo un fisico da sballo.

Esco dal portone un po’ innervosito, ho sempre odiato essere al centro dell’attenzione della gente, anche se adesso è per un motivo che preferisco a quello di essere considerato pazzo, assassino o mentalmente disturbato.

Mi fermo di colpo. Poco più avanti c’è il figlio del mangiamorte. Stranamente non è con Tiger e Goyle, ma non mancano gruppi di ragazze al seguito che lo mangiano con gli occhi.

Credo abbia l’intenzione di prendermi in giro come al solito.

Continuo a sostenere il suo sguardo con il mio orgoglio da Grifondoro che mi accompagna in tutte le occasioni.

Mentre si avvicina, però, non riesco a non pensare che…………

P.O.V DRACO

Ha degli occhi da favola, di un verde innaturalmente bello, i suoi capelli corvini sono paragonabili solo all’oscuro manto della notte.Ha una maglia aderente bianca e un paio di calzoni neri.

Solo ora mi accorgo che hanno fatto proprio bene a votarlo al primo posto con me come “più figo della scuola”. Anche lui è di una bellezza mozzafia-

ODDIO!!!!…. COSA????…. Sembra una descrizione da giornalini rosa per ragazzine!

Sto impazzendo!! Magari emana qualche strana spora che attira la gente, forse è per questo che piace a tutti. Per non stare troppo a suo contatto, vado verso la tavola dei Serpeverde, ma non prima di guardare quegli smeraldi che so essere molto dolci, in alcune circostanze; ma anche molto gelidi come ora.

Mi sento mogio per come mi ha guardato, ma è un po’ colpo mia che l’ ho sempre odiato…mi correggo, che ho sempre fatto finta di odiarlo…………

CAP.2

P.O.V HARRY

Sono diretto, con Ron e Hermione, al solito faggio in riva al lago. Cerco di scrivere un tema di Storia della Magia,ma non ci riesco, quando proprio davanti a me quei due si scambiano un bacio passionale. Infatti, si sono messi insieme alla fine del loro sesto anno e non li ho visti più felici di ora. Nonostante io sia la prima persona in assoluto ad essere contenta per loro (soprattutto perché così non litigano come una volta), non li sopporto proprio.

Vederli pomiciare, i miei migliori amici, mi fa sentire escluso, imbarazzato e il mio ego ne risente gravemente!

Così mi allontano per andarmi a sdraiare sul prato, loro non se ne accorgono (al momento sono un po’ indaffarati per farci caso). Rinuncio a scrivere il tema, non sono mai stato bravo in questa materia, e poi mi basta copiare il testo di Hermione.

Dopo aver fissato per cinque minuti il cielo, mi addormento.

………vedo te e Bellatrix che duellate con ferocia………poi non ti vedo più, Sirius, ma il velo nero sta ondeggiando e una sensazione di panico impadronisce di me……………

………Silente è a terra che si contorce per la pozione che ha ingerito……………Piton sta puntando la bacchetta e io sgrano gli occhi non credendo allo spettacolo che sono costretto, qui immobile sotto l’effetto dell’incantesimo, a guardare………………un rivolo di sangue ti cola sul mento e gli occhiali sono storti sul naso. La cosa che più mi spaventa, sono i tuoi occhi azzurri che mi guardano. L’ hanno fatto tanto volte,ma non sono mai stati così…così vuoti, con un’espressione sorpresa, privi di vita…………Hagrid ti poggia su una tavola di marmo……

Mi sveglio di soprassalto, mi accorgo che il mio volto è rigato dalle lacrime che scendono fitte dai miei occhi. Non ce la faccio più a vedere queste cose, per me è già finito tutto quando l’ultima persona che mi era rimasta se n’è andata, anche lei per risparmiarmi la vita…………allora, come altre volte, mi chiedo quanto possa essere importante, se per salvarla devono finirne molte altre……………

Mi volto per osservare i miei migliori compagni di battaglie, sono felici e sereni, non voglio che anche la loro vita finisca per proteggermi, ho cercato più e più volte di convincerli che non devono combattere Voldemort. Allora cercherò di andarmene io prima di loro, per risparmiarmi anche la loro scena di morte; ma trascinandomi con me anche l’assassino.

Ricaccio dentro quelle gocce di dolore che mi opprimono sia il giorno sia la notte e mi dirigo verso il dormitorio.

P.O.V. DRACO

Sto addentando della torta marmorina quando mi si siede vicino Blaise, mio cugino. Mi guarda preoccupato:

“hai la febbre Draco? Oggi sei strano, mi è bastato vedere come ti sei comportato con Potter per capirlo. Avevi l’occasione di insultarlo davanti a tutti, invece che fai? Ti allontani e vai a mangiare, non è da te!”

“lo so Blaise. Oggi non è giornata, va bene? Comunque sto bene.”

“non ne sono convinto. Adesso ti porto in infermeria e ti misuri la febbre.”

“ma no, non ho niente.”

“no Draco. Lo sai che quando decido una cosa deve essere quella.”

Impossibile discutere con la sua testa dura, così misuro la temperatura e scopro d’averla alta.

Manco da tre giorni a lezione. Mi chiedo cosa penserà Harry della mia assenza………un momento, da quando Potter è diventato Harry? E poi di sicuro sarà sollevato dal fatto che non ci sono…………il cuore mi si gonfia di tristezza al solo pensiero. Ancora quella sensazione di benessere se penso a lui………non so cosa provo, o forse non lo voglio ammettere? No, io so cos’è, ma se dovesse scoprirlo, di certo scapperebbe da me e io non voglio questo. Mi basta anche solo avvicinarmi a lui con la scusa di insultarlo. Tutto pur di vederlo almeno una volta al giorno.

Chiudo gli occhi sognando il momento in cui capirai che, al contrario di quello che pensi, non ti ho mai odiato. Questo è il solo modo che ho trovato per starti accanto e mi dispiace di averti fatto soffrire.

Vorrei che tu riuscissi a sentire questi miei pensieri, ma so che è impossibile che tu ti avvicini a questo letto per chiedermi come sto, e interessarti a me.

Non riesco a tenermi tutto dentro. È vero, sono un Malfoy e so mascherare bene i miei sentimenti, ma non posso scoppiare. Stasera, dopo cena, Blaise verrà a trovarmi e allora gli dirò tutto. DEVO sfogarmi con qualcuno e lui è la sola persona capace di farlo, capace di capirmi.

P.O.V. HARRY

Controllo attentamente il tavolo delle Serpi e la gente che entra in Sala Grande, ma non lo vedo. Mi guardo intorno in cerca della solita figura dall’eleganza innaturale, innaturalmente bella. È il mio miglior nemico, è chiaro che io sia incuriosito dalla sua assenza.

No, è qualcosa di più, qualcosa che va oltre il suo solito ghigno e il suo aspetto arrogante. Sono tre giorni che non lo vedo. Mi mancano quegli occhi grigi, come il ghiaccio, ma non altrettanto gelidi. Io so che in fondo sono dolci. Ma questa bellezza è oscurata da malinconia, un velo di malinconia lontana, che lo accompagna tutti i giorni. Sono curioso di scoprire a cosa è dovuta, ma l’odio che ci divide da sette anni me lo impedisce. Come vorrei che tu quel giorno al primo anno non mi avessi parlato, è come al solito, colpa del mio nome. Perché mi devo chiamare Harry Potter?………… anzi no, meglio l’odio all’indifferenza. Almeno adesso ho il modo per toccarti, fosse anche solo per ripararmi da un pugno………

Stasera parlerò con Ginny. Ci siamo sempre confidati tutto, le farei un torto pazzesco a non riferirle questo, e anche a me. Mi alzo dal mio posto e mi avvicino alla rossa sussurrandole all’orecchio:

“alle 10 di stasera nella Stanze delle Necessità, ho bisogno di dirti una cosa.”

Lei annuisce con un cenno del capo e io so che posso fidarmi ciecamente di lei.

P.O.V. DRACO

Ho appena finito di mangiare una delle solite zuppe che Madama Chips rifila ai malati. Odio essere in infermeria anche solo per questo. Per fortuna ho chiesto a Blaise di portarmi una fetta di dolce. Poso il vassoio sul comodino con un senso di soddisfazione per aver finito quella brodaglia. Aspetto Blaise, che non si fa attendere ma arriva, come al solito, puntuale come un orologio svizzero. Ha in mano un tovagliolo di carta con dentro quella che è sicuramente della torta di mele. Me la porge dicendomi: “tieni, mangia. Oggi l’ hanno presa d’assalto!”

“grazie, mi salvi la vita. Non ne potevo più di brodi e minestrine!”

“di niente.” Mi guarda come aspettando che io cominci a parlare. Non ne ho il coraggio, ma una volta cominciato, parlo a raffica senza degnarlo di uno guardo.

“………in poche parole mi sono innamorato, ma lui mi odia, e non riesco a biasimarlo dopo tutto quello che gli ho fatto!” (quando terminai il mio racconto, a Blaise venne quasi un attacco di cuore a sentire questa rivelazione ma, per fortuna, si riprese in poco tempo).

“beh, l’unica cosa che posso dirti è di fare un po’ meno il bastardo. Fagli capire come sei fatto veramente.”

“ma insultarlo è l’unica cosa che mi permette di parlargli senza arrossire e balbettargli in faccia.”

“prova ad inventarti qualcosa, sei sempre stato il “maestro del sedurre”, non è forse così?”

“Già, vabbè, m’inventerò qualcosa.”

“Bravo, è così che ti voglio! Un Malfoy non demorde mai!”

“Già…………un Malfoy……”

“mi raccomando, riposati. Buonanotte!”

Blaise si allontana e io non posso che pensare alle sue parole………un Malfoy………voglio veramente essere un Malfoy? L’unica vera cosa che m’impedisce di avere una storia con lui…come, vorrei essere nato in una famiglia come i Weasley, loro sono poveri ma riescono a vivere benissimo così, sono sempre contenti………con questi pensieri che mi mettono invidia, mi addormento, pensando che non mi sarei mai immaginato a voler diventare come il rosso e la sua famiglia.

P.O.V. HARRY

Indosso il mantello dell’invisibilità e aspetto Ginny. Scende dal dormitorio femminile e insieme usciamo dalla sala comune e raggiungiamo il settimo piano. Una volta dentro la Stanza delle Necessità, mi sfogo liberamente e comincio a riferirle i miei dubbi su Malfoy.

Lei mi rassicura dicendomi di vedere come le cose andranno avanti.

Non che mi abbia detto molto, ma già il fatto di essermi sfogato e di aver parlato con una persona che non inorridisce a sentire certe confessioni, ad una persona amica, mi rende più sereno.

La accompagno in sala comune, ma io non riesco a prendere sonno, perciò mi siedo sulla mia poltrona preferita e penso a quello che potrebbe fare in questo momento il mio angelo dagli occhi di ghiaccio e, piano piano, mi addormento con il suo volto nei miei pensieri.

La mattina mi sveglio con la mente rivolta al solito biondino.

Vado a mangiare insieme a Ron, Hermione e Ginny. Non faccio in tempo ad entrare in Sala, che sento la voce amata sussurrarmi all’orecchio “buongiorno” con quel tono melodioso che solo lui sa fare. Non ho il tempo di rispondere che lui è già entrato.

È l’ora della posta e mille gufi sfrecciano sugli studenti. Io non ricevo posta da quando Sirius è morto, perciò sono molto sorpreso di vedere Edwige lanciarmi cadere una lettera.

Non c’è il nome del mittente e la cosa m’incuriosisce. Rompo la cera a lacca che la sigilla. È molto corta.

Buongiorno Potter,

so che non sei un fenomeno a Pozioni, perciò ho deciso di farti un ripassino. Vediamoci alle 20 nella Stanza delle Necessità. Assicurati d’essere solo. Non portare niente, ho io tutto l’occorrente. A stasera.

Il tuo ammiratore segreto

P.O.V. DRACO

Finalmente, Madama Chips, mi dà il permesso di andarmene. La prima cosa che faccio è andare alla guferia, e affidare, ad un allocco della scuola, una lettera.

La sigillo con cura e vado nella Sala Grande. È iniziata la fase uno del mio piano. Mi avvicino a Potter che sta per entrare in sala e gli sussurro, arrossendo un pochino, “buongiorno” e mi dileguo alla svelta.

Stanno per arrivare i gufi, e osservo attentamente tutti i movimenti del moro. Lo vedo sorpreso dal ricevere una lettera, lo vedo incuriosito nel leggerla e credo proprio che stasera si presenterà al nostro primo appuntamento! Stando attento a non farmi sentire da nessuno, spiffero a Blaise tutto il mio piano e lo vedo piacevolmente contento della mia presa di posizione sulla faccenda.

Finito di mangiare vado a lezione, senza prestare molta attenzione alle lezioni. È tutta concentrata sul bel ragazzo dagli occhi di smeraldo. Intanto penso a che lezione preparare a come attirarlo a me.

Sono le 19:45, è ora che io mi avvii nella Stanza delle Necessità. Preparo una stanza adatta a studiare Pozioni, ma un po’ meno gelida dell’ex sotterraneo di Piton.

Abbasso le luci delle candele in modo da avere una semi-oscurità, cosicché non capisca subito che il suo “ammiratore segreto” sono io.

Le venti, dovrebbe arrivare a momenti, ma so che la puntualità non è il suo forte.

Eccolo, sta entrando………oddio com’è bello. No, concentriamoci sul piano………

P.O.V.HARRY

“sono venuto come mi hai detto sulla lettera, chi sei?”

“te l’ ho detto. Sono il tuo ammiratore segreto. Sono qui per aiutarti.”

Questa voce, la riconoscerei fra mille, ma non voglio illudermi. Trovarmi solo con lui sarebbe come un sogno, un sogno da cui non mi sveglierei mai.

“io conosco la tua voce! Avvicinati!”

“ai suoi ordini, Harry.”

Mi si avvicina pericolosamente. I miei occhi si possono specchiare sui suoi. È lui. Come uno sciocco, le parole che penso mi escono dalle labbra:

“dammi un pizzicotto.”

“Oh, Harry, non è un sogno. Ti ho detto che sono qui per aiutarti!”

“Aiutarmi? In cosa?”

“beh, diciamo che Pozioni non è la materia in cui eccelli particolarmente. Voglio solo fare sfoggio delle mie abilità per aiutar chi ne ha bisogno.”

“modesto come sempre, vero? Sono sette anni che ne ho bisogno, com’è che il tuo altruismo si fa sentire solo ora?”

“Harry, Harry, la gente cambia!”

Mi posso fidare di lui? Ma come dire di no al mio bel serpentello? E poi una mano in Pozioni mi farebbe comodo.

“D’accordo Draco, mi voglio fidare. Domani alla stessa ora sempre qua”. Solo ora mi accorgo di aver detto troppo e anche lui se ne accorge.

“Draco? Da quand’è che mi chiami così?”

“E tu da quand’è che mi chiami Harry?”

“beh, io sono stato male, per me è come una ricaduta…tu, invece…”

cavolo, ha sempre la risposta pronta e stavolta io rimango zitto, ma lui non sembra deluso dal mio silenzio. Gli do la buonanotte e me ne vado. Ancora non ci credo. Mi vedrò regolarmente con l’angelo di miei sogni, se questo non lo è.

Così mi precipito a dire tutto a Ginny.

P.O.V. DRACO

Non credo alla fortuna che ho avuto, ho Harry nelle mie mani. Lo farò innamorare di me. Potrò stargli vicino. Una volta che avrà visto che le mie lezioni gli serviranno, me ne sarà grato, e finalmente si fiderà di Draco Malfoy.

Così mi precipito a dire tutto a Blaise.

“………NO!! Stai sbagliando ancora! Le radici le devi mettere a pezzetti…”

“è quello che sto facendo! Non mi urlare!” così mette il broncio che potrebbe fare un bambino di tre anni, com’è dolce quando fa così!

“ sì, ma le devi mettere un po’ alla volta, girando in senso orario e antiorario.”

“va beeene professore.” Sorrido appena, senza farmi accorgere.

“domani Lumacorno chiederà questa pozione. Vedi di ricordartelo. Al limite ti mando dei bigliettini.”

“cercherò d’impegnarmi………comunque, grazie per queste lezioni.”

“Figurati.”

Questa è una delle rarissime volte in cui mi ringrazio di essere un Malfoy. così da non farmi beccare mentre arrossisco violentemente.

Vado a letto col pensiero rivolto a Harry, il mio bel moro dagli occhi smeraldo e il viso angelico e furbo che infesta i miei sogni………allora non vorrei svegliarmi mai. Mai.

CAP.3

P.O.V. HARRY

Sono stato tutta la notte con lui a preparare una pozione. Non vedevo l’ora che finisse, ho sempre odiato questa materia, ma ho maledetto il momento della buonanotte. Volevo rimanere con il mio bel Serpeverde. Mi alzo dal letto buttando a terra la sveglia, quell’oggetto infernale che mi toglie dall’unico luogo in cui posso rimanere con il mio angelo.

La lezione di Pozioni arriva. Entro in classe, il nervosismo oltre le stelle. E poi eccolo, il bel biondo entra, del tutto rilassato, come lo invidio! Beh, lui non corre il rischio di prendere l’insufficienza.

Il cigolio sinistro della porta, ora tutti gli occhi sono puntati sul prof. Non mi considera più il suo principe delle pozioni, senza il libro di Piton non sono affatto bravo. Ora quel posto è conteso da Hermione e Draco, come prima.

Mi preparo a tritare gli ingredienti. Quando sto per versare le radici, sento puntati su me, un paio d’occhi grigi. Quando l’incontro mi ricordo della lezione della sera prima, e tutto fila liscio come l’olio.

A meno di 5 minuti dalla fine della lezione, Lumacorno gira tra i banchi verificando i risultati del nostro lavoro.

Quello di Draco è, come al solito, Eccezionale, Hermione idem, Ron riesce a strappare la sufficienza grazie all’aiuto della sua ragazza………quando arriva a me, sono piacevolmente sorpreso di aver preso Oltre Ogni Previsione.

Suona la campana e la prima cosa che faccio è andare a scrivere una lettera.

P.O.V. DRACO

Esco dal sotterraneo e mi avvio verso il dormitorio. Non faccio in tempo a sdraiarmi sul letto, che sento qualcosa bussare la finestra. Vado ad aprire ed entra una bella civetta, candida come la neve e dagli occhi d’ambra. La riconosco da lontano. L’unica persona ad avere un uccello così, è la stessa a cui penso più spesso. Blaise è entrato e gli leggo ad alta voce la lettera.

Wow Draco!

Oggi ho preso “O”! Tutto grazie a te, ovviamente. Allora per ringraziarti………stesso posto, alle 19:00. non cenare, non portare niente, non ritardare!

Grazie ancora!

H.J.P

Blaise mi guarda sorridendo.

“Bravo Draco! Non ti c’è voluto molto! E tu che ti disperavi, a te certe cose vengono naturali……che ragazzo fortunato!”

“già, ti rendi conto? Mi ha ringraziato! E poi mi farà una sorpresa!”

“ehi, innamorato, rilassati.”

“meno male che ha detto alle 19, se devo aspettare un minuto di più credo non reggo!”

“ringrazialo, sii gentile e prima di dire una cosa pensaci, sei impulsivo ricordi? Beh auguri!”

E così dicendo esce dalla stanza.

Manca poco all’ora stabilita, al nostro appuntamento. Entro nella stanza e vedo lui davanti ad una tavola imbandita. Rimango a bocca aperta, forse per l’aspetto della stanza e a come è riuscito ad arredarla, o più probabilmente per come il bel Grifone mi sorride dolcemente, con il solito ciuffo di capelli scurissimi che gli ricade sul volto in modo disordinato, dandogli quell’aria un po’ trasandata che non può che donargli molto!

“questo è il mio ringraziamento! Ho rubato un po’ di roba dalle cucine e gli elfi domestici, Dobby primo tra tutti, non hanno esitato.”

Io rimango sbalordito e non mi accorgo di quello che dico: “………bellissimo, cioè è bellissimo qui.”

“grazie. Beh vieni a mangiare no? Oggi niente lezione, si festeggia.”

“sicuro!” mamma mia com’è bello! E poi ha preparato tutto con cura! Non c’è niente che potrebbe andare storto stasera!

Ridiamo a crepapelle imitando Ruf, mi accorgo che è molto semplice parlare con lui. Poi però la conversazione prende una brutta piega per me.

P.O.V. HARRY

Mi sto divertendo da matti, non pensavo fosse così semplice parlare con lui. Poi una domanda mi sorge spontanea.

“senti Draco, perché hai deciso di aiutarmi? Non ti è mai interessato di me. Anzi, non perdevi l’occasione di insultare me o i miei amici.” Lo vedo esitare, cosa del tutto insolita.

“volevo aiutarti……perché voglio conoscerti meglio, voglio capire cos’è di te che fa innamorare tutti……deve essere bello essere Potter, circondato da gente che ti adora.”

“non è vero, io non piaccio a tutti.” A te non piaccio, penso tristemente.

“invece è vero, sei sempre famoso, tutti che ti adulano perché sei il loro eroe magico.” Improvvisamente mi sento insultato e rimango senza parole da quello che mi dice. Non me lo sarei aspettato.

“come puoi dire una cosa del genere?! Io non sono un eroe, e non m’interessa esserlo.” Poi tutto va storto……

“tutti sanno quello che hai fatto, sei sempre coperto d’attenzioni, no?”

“e chi lo dice? Il ragazzo che ha sempre potuto avere quello che voleva, che subito il suo paparino gliela dava?”

“ehi, tu non mi conosci. Pensi che la mia vita sia tutta rose e fiori? Mio padre non mi ha mai amato, ha sempre e solo voluto che io diventi il suo erede perfetto. Tu, invece……”

Che ne sa lui della mia vita, sono arrabbiato…

“TU NON SAI NIENTE DI ME, CAPITO? LA MIA VITA E’ UN INFERNO!! NON POSSO FARE NIENTE SENZA CHE NON ESCA UN SERVIZIO DA TITOLONI SULLA PRIMA PAGINA! HAI LA MINIMA IDEA DI QUANTA GENTE INNOCENTE HO VISTO MORIRE PER CAUSA MIA? TI SEMBRA BELLO CHE TUTTE LE NOTTI RIVIVO IL MOMENTO DELLA MORTE DEI MIEI, DI SIRIUS E DI SILENTE? LORO E CEDRIC NON DOVEVANO MORIRE. LA COLPA E’ TUTTA MIA. SE VOLDEMORT M’AVESSE UCCISO QUANDO ERO PICCOLO, ADESSO LORO NON SAREBBERO MORTI PER PROTEGGERMI! E IO NON SAREI QUI A SOFFRIRE PER LORO! NON HO NESSUNO SU CUI FARE AFFIDAMENTO, SONO SOLO COME UN CANE! Ma certo che ne sai tu! Sei riuscito solo a farmi passare 5 minuti ripensando a questo quando già ci penso andando a letto. Ti odio!” Così mi allontano, prima lentamente, poi correndo. Tutti i sentimenti che mi opprimevano li ho detti alla sola persona che non doveva saperli, la sola che non doveva vedere la mia debolezza, altrimenti non mi avrebbe considerato nulla se non un debole. Non me ne accorgo neanche, ma sto piangendo, e non smetto più. Non credo sia per i ricordi delle persone che amavo, ma del fatto che le mie speranze si sono infrante, nel solo momento in cui ho visto i suoi occhi spaventati per la mia reazione. La porta del dormitorio si apre, entra Ginny, mi vede piangere, non è la prima volta. Corre da me, le dico tutto quello che è successo, e l’unica cosa che fa è accarezzarmi la testa e ascoltare il rumore dei miei singhiozzi. Credevo di conoscerlo, ma come sempre mi ha fregato. Avrei dovuto saperlo ormai, un Malfoy è sempre e solo un Malfoy e non cambia mai. Ho immaginato e sognato l’impossibile. Lui mi odia.

P.O.V. DRACO

Perché gli ho risposto in quel modo? Perché gli ho detto quelle cose? Neanche le pensavo! Ho fatto male a pensare che niente potesse andare storto. Io so che la sua vita non è la migliore che si potrebbe avere, ma allora perché ho detto questo ? ho sbagliato a pensare che potesse essere mio. Lui non mi ama. Forse ha ragione a dire che sono viziato, ho pensato che se volevo, potevo riuscire ad averlo. Mi vengono in mente le parole di Blaise: “pensaci bene prima di dire qualcosa. Sei un tipo impulsivo…”……già, ti hop ferito senza accorgermene.

Perché ho detto questo? La domanda mi tormenta. Lui si fa vedere forte, ma dentro è molto sensibile, me l’ ha dimostrato e io me ne sono approfittato e l’ ho deluso, gli ho spezzato il cuore. Che stupido! Che stupido!………perché ho detto questo?……che idiota!

Cammino per il corridoio, non lo incrocio, se lo vedo abbasso lo sguardo, lui è ancora arrabbiato con me, che mi sento uno stupido. Lui non mi ama, come ho potuto anche solo immaginare che potesse innamorarsi di me!

Vado a letto pensando a lui, a quello che ho perso con una sola frase. Poche parole che possono infrangere intere speranze. Ho detto tutto a Blaise che mi ha fatto il favore di dormire da Tiger e Goyle, lasciandomi libero di pensare e di sfogarmi.

Ti amo Harry……………perché ho detto quelle parole?……………che stupido! Che stupido!

P.O.V. HARRY

-Sogno-

Sono a terra, rintanato in un angolo, i miei occhi si specchiano in un altro paio. Questi però sono rossi e sottili come quelli di un serpente. Voldemort è su me, la pelle di un bianco cadaverico, le sue mani sembrano i soliti pallidi ragni, poggiate sulle mie ginocchia. Sento il suo tocco freddo come la morte, perché altro non è. Questo volto che mi tormenta da anni. Mi parla con voce pacata, acuta e gelida; la stessa voce che mi tormenta da anni, quella voce tristemente conosciuta.

“preparati, Harry. Verrò a prenderti e a portarti via. Dì addio ai tuoi amichetti. Verrò domani sera, ma ti voglio aiutare. Non sarà coinvolta gente innocente. A meno che tu non vado a chiedere aiuto, perché, se così fosse, io sarò costretto a portare a scuola il mio esercito e allora non posso giurarti che non ci saranno vittime al di fuori di te.

Questa è la resa dei conti, solo noi due. Per ricordarti il nostro “appuntamento”, ti regalo quest’anello. Quando ti sveglierai caprai che questo non è un sogno. Ci vedremo presto. Ti accorgerai che sarà come essere caduti in un incubo e ti sembrerà di non esserti mai svegliato……e non ti sveglierai……sarai in balia del tuo peggiore incubo……per l’eternità……”

Il buio si dirada, mi svegli di soprassalto, completamente sudato,sto tremando. Solo ora mi accorgo di avere indosso un anello a forma di serpente. La paura mi stringe il cuore come una morsa.

La mia mente si sofferma su alcune frasi:

“……dì addio ai tuoi amichetti…”

“…non verrà coinvolta gente innocente a meno che tu non vada a chiedere aiuto…”

farò tutto da solo. Ho passato sette anni a combatterlo, due sapendone il motivo. Mi alzo in silenzio, la mia mente corre febbrilmente.

Mi avvicino alla scrivania, intingo la penna nella boccetta d’inchiostro…

“…verrò a prenderti e a portarti via…”

il mio pensiero va a Draco, alla nostra litigata, alle mie speranze infrante e a quando potrei rivederlo.

Così mi decido a scrivere delle lettere: a lui, a Ginny e a Ron e Hermione. Guardo il letto del rosso e vedo, appoggiata alla sua spalla, Hermione che dorme dolcemente. Mi vengono in mente tutte le avventure che abbiamo passato insieme, facendoci male, ma che quando finivano eravamo sempre felici e soddisfatti. Stavolta, però, non sarà così.

Decido di non raccontare a loro del sogno e di quello che ho deciso di fare. Di sicuro verrebbero con me, e io non voglio che la loro vita finisca proprio ora che l’ hanno cominciata insieme.

A Ginny, invece, scrivo tutto e le chiedo di vederci. Il pensiero di quello che le dirò, è troppo orribile per essere espresso. Vado alla Guferia e le spedisco la lettera. Mancano 5 minuti all’orario in cui le ho chiesto di incontrarmi nella Stanza delle Necessità, ma lei arriva in anticipo. Il volto teso e preoccupato. Mi salta al collo a mi abbraccia:

“oh Harry, dimmi che non è vero.” Mi supplica.

“mi spiace, non dire niente a Ron e Mione. So di chiederti davvero troppo, ma potrebbe essere l’ultimo favore che mi farai…”

“non dire così. Tu l’ hai sempre battuto, ce la farai anche questa volta!”

“……tieni queste lettere. Sono per Ron e Hermione, conservale. Se non dovessi farcela, premurati di dargliele tu. Farai ciò che ti ho chiesto?”

“…”

“non guardarmi così. Anch’io ne sto soffrendo molto.”

“va-va bene. Scusami.”

“vieni qua.” L’abbraccio, lei mette la testa sull’incavo della mia spalla. Sento le sue numerose lacrime calde. Io non posso fare altro se non abbracciarla, tenerla stretta a me in questi ultimi attimi in cui non so quando potrò rivederla.

CAP.4

P.O.V. HARRY

Le ventitré. Ancora nessun segno di Voldemort. Non mi resta che aspettare, la bacchetta stretta nel pugno. L’anello a serpente comincia a bruciare e io so che sta arrivando. Ormai la paura è a 1000.

Un fruscio. Mi volto di scatto e vedo quell’uomo che di umano ha ben poco.

“ci rivediamo, Harry! Come promesso non ho nessuno con me… sei molto coraggioso a venire qui da solo. Lo so, ti conosco…quel tuo orgoglio da Grifondoro non poteva farti fare altro. Hai paura? In fondo, io rappresento la morte per te!”

“non ho paura!” mento, ma non lascio trapelare le mie emozioni.

“dovresti ringraziarmi Harry…dopo stasera potrai rivedere i tuoi amati genitori, l’ hai sempre voluto! Saranno fieri di quello che sei diventato…l’eroe del mondo magico…! Potrai riabbracciare Sirius, orgoglioso come non mai del tuo coraggio. E Silente, anche lui faceva parte della gente che amavi…ma in fondo non sono io quello che ha provocato la loro morte, vero? Se tu non ti fossi cacciato in tutti quei guai, loro non sarebbero dovuti morire per proteggerti…non è forse così?”

Ha perfettamente ragione…se non fosse stato per me, loro sarebbero ancora qui…

Non voglio cadere nel suo tranello, prima cerca di provocare in me sensi di colpa, facendomi impazzire, io sarei incapace di difendermi e lui mi ucciderebbe senza problemi. Ma non adesso…la loro morte non sarà stata vana…non posso permettere che lui vinca…non c’è nessuno che mi protegge e di questo sono grato…è ora che io badi a me stesso…così, finalmente, tutto finirà…preparati Voldemort, perché sarò io a portarti via. Metto una mano nella tasca e prendo la lettera per Draco, le do un ultimo sguardo…rimpiangendo di non aver potuto dirti niente. Nella mano destra la bacchetta, compagna di avventure, nella sinistra è affidato il mio cuore, l’unico ricordo di Draco impresso in un foglio di pergamena, il mio amuleto…rimpiango di non averti potuto dire “ti amo”, di non averti potuto stringere a me…ma ora tutto finirà, so di non avere scampo, ma non voglio scappare, non devo. Gli mostrerò di essere sempre stato il suo degno rivale, dall’età di un anno…il suo degno rivale.

P.O.V. DRACO

Un urlo squarcia il silenzio della notte. Nella mia mente ho un brutto presentimento a cui non so dare spiegazione. Questa voce, la riconosco, tanto amata quanto sofferta…sono ancora in pigiama, ma non mi importa.

Corro più forte che posso, sono ancora assonnato ma non ci faccio caso, è il mio cuore che mi dice di correre a perdifiato.

Non so cosa vedrò, ma non posso aspettare oltre…rallento alla vista di un corpo a terra, una sensazione di sollievo si allarga dentro di me. Chiaramente morto, c’è Voldemort…sposto lo sguardo verso l’altro corpo dietro di lui.

Come una pugnalata al cuore, vedo colui a cui penso più spesso. Non credo allo spettacolo cui assisto. Sono in preda al panico, le gambe sembrano non reggere il peso del mio corpo. Mi avvicino lentamente a quel corpo, che ho voluto tanto. *Fa che sia solo svenuto*, penso con tutto me stesso…cerco di svegliarlo, ma non mi sente.

Improvvisamente un pensiero mi balena in mente…è orribile anche solo da pensare, cerco di allontanarlo dalla mia testa…

Un groppo mi si ferma in gola, gli occhi cominciano a pizzicare. Non resisto più, le lacrime escono copiose mentre tento disperatamente di svegliarlo. Senza successo.

“Harry, svegliati ti prego! Alzati. Non puoi essere morto…tu sei tutto per me…” lo stringo forte a me, in preda ai singhiozzi. So che non posso fare più niente. So che non mi potrai più sorridere, non potrò mai sentirmi dire ti amo.

“Perché? Perché mi hai abbandonato? Io non vivo se tu non ci sei! Svegliati mio principe. Dimmi che è solo un incubo. Svegliami da questo inferno, perché cosa peggiore di questa non c’è. Perché mi hai fatto questo? Dimmi che questa non è la mia punizione per non averti ma detto quelle due parole…che io ti amo …più della mia stessa vita…perché mi hai fatto questo?”

mi accorgo che hai un foglio in mano…lo apro…è una lettera, rimango colpito dal destinatario…io.

Caro Draco,

se stai leggendo questa lettera vuol dire che non ci sono più. Perdonami, ti ho lasciato senza neanche chiederti scusa per la lite dell’altra sera…tu non c’entri niente. Non è colpa tua…sono stato ingiusto con te…quelle parole che ti ho urlato, tu non avresti mai dovuto sentirle. Mi avrai considerato un debole. Ma ora non ha più importanza. Non le pensavo veramente, la colpa è stata tutta mia.

é da tanto tempo che dovevo dirti una cosa…

IO TI AMO. So che tu non provi niente per me, ma non strappare questa lettera quando l’avrai letta. Voglio che il mio ricordo, resti sempre con te, dentro questa pergamena. Non me ne sono veramente andato, rimarrò in queste parole fatte d’inchiostro. Non ti abbandonerò mai. Ti proteggerò da lontano. La notte verrò a farti visita, per poterti accarezzare, almeno una volta.

Rimpiango quella sera, l’avevo preparata per dirti tutto, ma non ce l’ ho fatta. Ricordati che questa sera, mentre duellavo, solo il tuo ricordo mi permetteva di andare avanti, pensavo che se battevo Voldemort avevo una remota possibilità di poterti dire tutto, una volta trovato il coraggio.

Credo di averti sempre amato, ma è da poco che ho capito che cos’era il mio sentimento.

Mi spiace, non ho potuto stringerti a me quando potevo. Me ne vado con una fitta di dolore per non aver potuto rubare il tuo cuore,per non aver potuto fare parte della tua vita, so che non mi ami. Non è colpa tua. Non pensare mai che io ti ho lasciato perché non provavi il mio stesso sentimento.so che non mi ami e non te ne faccio una colpa.

Addio Draco. È stato bello conoscerti.

Ti amo, non dimenticarlo.

TUO PER SEMPRE

Harry James Potter

P.S.: non dimenticarti mai di me.

E così lui mi amava. Perché non me l’ ha detto prima? Forse però è meglio così, se fossimo stati insieme, l’addio sarebbe stato ancora più doloroso. Ma perché me l’ ha detto ora? Sto soffrendo doppiamente perché so che anche tu pensavi di non essere corrisposto…perché mi hai lasciato con questo vuoto? Perché? Potevamo avere una vita davanti……penso a come potrebbe essere senza te, io non vivrei. Mi mancheresti troppo…ma non finisce qui…io farò in modo di stare sempre con te…per cambiare quello che è stato e che per noi non è mai esistito…

Una storia babbana, narra di Romeo e Giulietta…un’ amore impossibile, come il nostro…

Un Montecchi e una Capuleti……un Malfoy ed un Potter……

Corro nei sotterranei e preparo una pozione………penso a te, sdraiato sul pavimento freddo e duro, senza sentire quello che ti ho detto e che avrei dovuto dirti da molto tempo, così corro a più non posso per tornare da te……guardo il tuo volto, l’ ho sognato tante volte. Tante volte ho visto questi occhi, così belli. Che non si apriranno più, che non brilleranno più come smeraldi.

Non ti ho mai potuto abbracciare come ora. Senza pensarci avvicino le mie labbra alle tue. Le mie lacrime ti bagnano le guance. Perché questo tocco è così gelido? Perché sono prive di vita? Perché le sento morte sotto questo tocco? Ma il nostro sarà amore eterno. Bevo la pozione, ti stringo a me.

Lentamente i miei occhi si chiudono, per sempre. Una lacrima solca il mio viso, la mia ultima lacrima versata per te. Amara, come la vita che c’è stata data, destinata alla fine perché era così che è stato deciso. Questo mi rattrista, ma, finalmente, sono felice perché d’ora in avanti staremo sempre insieme.

Il nostro sarà amore eterno……come Romeo e Giulietta, anche noi staremo sempre insieme. Se in vita non ce l’ hanno permesso, questo è l’unico modo……

…il nostro sarà amore eterno……

Il mattino dopo fu scoperta la tragedia, i due corpi senza vita erano finalmente uniti…uniti eternamente.

Nessuno seppe il motivo tranne Ginny e Blaise……ma tutto il mondo pianse……perché il loro era amore eterno.

FINE

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: SweetBloodyEly