La bionda rideva, saltellando allegramente assieme agli altri Favoriti, beffandosi di quella povera vittima finita squartata dalle loro mani, mentre Peeta cercava di tenere il loro passo, restando dietro di loro ed astenendosi da quegli schiamazzi di gioia. Gioia? Da lui non gli avevano di certo insegnato che era questo il sentimento che si provava quando uccidevi qualcuno. 

Vide la ragazza dell'Uno staccarsi dal braccio di Cato e rivolgersi tutta sorridente a lui, fermandosi e così restando qualche passo indietro dagli altri. La lama del suo coltello era dritta d'innanzi ai suoi occhi ed avanzando di fronte al biondo ora era anche davanti a lui, tutta intrisa di sangue, lo stesso che Glimmer levò passandoci sopra la sua lingua. Era disgustoso, oltre al fatto che avrebbe potuto tagliarsi stupidamente la lingua da sola, ma Peeta restò immobile a fissarla, mentre quella gli rivolgeva l'ennesimo sguardo sadico e divertito.

« Glimmer, lascialo stare! » le gridò Cato da lontano, non riuscendo però a trattenere il tono divertito dalla scena in cui la ragazza si stava beffando del ragazzo innamorato.

La bionda non l'ascoltò, mentre quelli ripresero il passo nella foresta buia, e la lama del coltello si posò sopra le labbra di Peeta, che s'irrigidì all'istante, cercando di reggere il suo sguardo e non facendo trapelare la sua paura, inutilmente, purtroppo. 

« Hai paura che possa ucciderti? » chiese con la sua voce acuta ed un sorrisetto da stronza stampato sulla bocca.

Sì, Peeta aveva maledettamente paura di lei, di quell'arma, l'aveva sempre avuta. Ma, a differenza di qualsiasi cosa si potesse aspettare - ovvero essere squarciato all'istante giusto per una voglia della bionda - quella fece l'ultima cosa che Peeta poté aspettarsi: posò le sue labbra su quelle dell'altro tributo, che corrispose non realizzando di preciso cosa stesse accadendo. Con un dolce schiocco, Glimmer si allontanò, rimanendo a pochi millimetri dal viso del ragazzo, facendo specchiare le sue iridi azzurre in quelle altre. Sapeva perfettamente che il ragazzo innamorato non avrebbe mai tradito la sua tanto amata Katniss, ma a Glimmer non importava, in realtà non gli piaceva neanche, lo trovava solo un passatempo divertente, il suo nuovo giocattolino.

Passò la lama del coltello vicino al volto di Peeta, sfiorandolo ma stando attenta a non tagliarlo, non ancora. Si avvicinò lentamente al suo orecchio, sussurrandogli: « Stai pur certo che tanto ti ucciderò. » e quel respiro fece rabbrividire il biondo.

Lei si allontanò, riniziando a ridacchiare e saltellando in cerca di qualche nuova vittima per la foresta, pronta a raggiungere gli altri Favoriti per rendere Cato fiera di sé ancora una volta, facendo così ingelosire Clove e Marvel.

« Su, andiamo! » lo incitò per farlo smuovere e Peeta obbedì, non volevo di certo essere ucciso proprio ora, anche se quella della ragazza sembrava una promessa che il ragazzo era sicuro avrebbe mantenuto.

Ecco perché quando vide Glimmer smostrata dagli aghi inseguitori e così maledettamente fredda e pallida a terra, per molti istanti pensò non fosse reale.

Era morta, lei che aveva promesso di ucciderlo, lui che in qualche modo si era già arreso al suo destino; per questo quando rivide gli occhi di Glimmer in quell'ibrido che voleva attaccarlo pensò immediatamente che fosse tornata per mantener fede alla sua parola.

Ma di una cosa era certo: anche se era morta, era difficile rimuovere la figura di Glimmer dalla propria mente, sotto molti aspetti.

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pandabitch.
Altra one-shot, altra coppia crack.
Insomma, io ed il canon non andiamo particolarmente d'accordo.
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Baci e panda, Mito.