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Autore: Alycina Fiammy    06/08/2007    4 recensioni
"Sette ragazzi e quattro ragazze: tutti abbastanza amici tra loro, i cui segreti, paure, problemi scolastici e sentimentali, occasionali litigi e diabolici complotti rendevano un gruppo compatto e fiero di appartenere alla nobile e coraggiosa casata del Grifondoro." Questa storia è ambientata ai tempi dei Malandrini, in un ipotetico settimo anno. Ho messo "song-fic" perché all'inizio di ogni capitolo ci saranno versi di varie canzoni. In caso di errori nel testo, avvertitemi! Spero che vi piaccia! ;)
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1

 Discorsi….e descrizioni

 

Every day it's a losing battle

Just to smile and hold my head up high

Could it be that we belong together

Baby, won't you give me one more try

One more try

{Over My Shoulder- Mike & The Mechanics}

 

“E dai… per favore?”

“No.”

“Ma perchè?”

“Perché ci vado con un altro.”

“E dai, Lily! E’ solo un ballo! Non ti costa nulla venire con me, ti prego! Almeno per una volta!”

“No!”

“Se è così, allora mi accontenterò di un ballo.”

“Non se ne parla nemmeno!”

“Solo un ballo!”

“No!”

“E dai!”

“Quale parte di -no- non ti è chiara?”

“Uff… e va bene. Ma sappi che balleremo. Io non mi arrendo MAI.”

“E’ inutile che ci provi, James. Non verrò al ballo con te e non ballerò con te. Ora, se non ti dispiace, vorrei tornare in Sala Comune.”

“Almeno dimmi con chi vai al ballo!”

“Francys. Ci vado con Francys Icer.”

“Ma… è un Serpeverde! E poi lui sta con Tiffany Madson!”

“Per tua informazione, non sta con la Madson e poi non c’entra nulla se lui è Serpeverde o no! E’ sicuramente molto più gentile di te.”

“No, Lily! Aspetta un attimo, per fav…”

“Arrivederci, Potter.”

***

“Cavoli, quanto è bella Karen! Che ne pensi, Martin?” chiese un bel ragazzo biondo.

“Mmm…non c’è male, ma Ashley dei Tassorosso è ancora meglio! Tu che ne pensi, Frank?” rispose il ragazzo chiamato Martin.

“Sono molto carine entrambe, ma la Collins è indubbiamente la migliore!” disse Frank, leggermente rosso in viso.

La Collins?” chiesero all’unisono Martin e il biondo, Gabriel.

“Ehm…sì.”

“Frank, ti piace Alice?” chiese Gabriel.

“Sì…è così bella, simpatica, dolce e intelligente! Insomma… è quanto di più bello esiste al mondo…” concluse.

“Uh uh… Frankie è innamorato!!!” cantilenò Martin.

“…”

“…”
“Dai, povero Frankie, non prenderlo in giro! E’ normale essere innamorati!” disse Gabriel.

“Gabry, che razza di amico sono se non lo prendo un pochetto in giro?”

“Mmm…forse hai ragione…Frank, cosa hai intenzione di fare?”

“Io? NIENTE! Assolutamente niente! Sono troppo timido, io!”

“Ma non puoi non fare nulla! Se tu non ci provi, lei non capirà mai che t’interessa! E se lei non lo nota, potrebbe interessarsi ad altri…” spiegò Martin, in tono melodrammatico.

“…e tu perderai l’amore della tua vita.” finì Gabriel.

“Non saprei che fare…”

“Ci pensiamo noi, non preoccuparti… Tu ora vai a riposarti un po’ e domani organizzeremo qualcosa…giusto Gabriel?”

“MA CERTO!”

***

Quella sera non c’era la solita confusione nella Sala Comune di Grifondoro. Di solito a scatenare il baccano iniziale erano loro due, i belli del gruppo, i due Malandrini per eccellenza, James e Sirius. Erano due tra i ragazzi più carini di tutta Hogwarts: il primo aveva capelli neri perennemente in disordine, occhi castano chiaro e un fisico slanciato. Non per niente era il Cercatore della squadra di Quidditch della sua Casa; il secondo aveva anche lui capelli neri, talmente neri che sembrava avessero riflessi blu, gli occhi erano castano molto, molto scuro e un fisico palestrato. Anche lui faceva parte della squadra di Quidditch di Grifondoro, però era Cacciatore. Remus e Peter erano gli altri due malandrini: Remus, il genio del gruppo: biondino, con occhi color miele e, segno particolare, aveva molte cicatrici, infatti era un Lupo Mannaro e una volta al mese, quando c’era la luna piena, si nascondeva nella Stamberga Strillante e si trasformava. Peter era un ragazzino timido, con i capelli color topo e piccoli occhietti acquosi. James Potter, Sirius Black, Remus Lupin e Peter Minus: i quattro Malandrini. Rispettivamente Ramoso, Felpato, Lunastorta e Codaliscia.

Gli altri tre ragazzi, Martin Jackson, Gabriel Thomas e Frank Paciock, erano anche loro dei Grifondoro, coetanei dei Malandrini. Martin, Gabriel e Frank non sapevano del “gruppo dei Malandrini”, e tutto ciò perché non erano a conoscenza del segreto di Remus,  ma nonostante questo erano ottimi amici e formavano un gruppo compatto. Gabriel era alto e ben formato, capelli biondi, ricci e corti, occhi verdi e carnagione abbastanza abbronzata: sembrava il tipico ragazzo californiano. Martin era considerato un “essere bellissimo” da tutte le ragazze della scuola: non era altissimo ma il fisico era comunque perfetto, aveva i capelli neri e gli occhi verde-azzurro, talmente belli e profondi che sembravano del colore del mare. Entrambi i ragazzi giocavano a Quidditch, erano i restanti due Cacciatori. Invece Frank non giocava a Quidditch, sosteneva di non poterci riuscire, ma in quanto aspetto non era da meno degli altri due: era alto e snello, capelli ricci e neri, occhi castani scuri, tipiche caratteristiche mediterranee; in più era molto intelligente e bravissimo in tutte le materie, il che lo rendeva migliore di molti altri ragazzi belli o semplicemente carini, ma comunque molto stupidi.

I Malandrini erano in Sala Comune: Remus era seduto nel divano e stava spiegando a Peter il procedimento di un complicato incantesimo, James e Sirius erano seduti sul tappeto e giocavano a Scacchi, anzi in realtà Sirius giocava a Scacchi e James muoveva pezzi a caso nella scacchiera e pensava a Lily. Era tutto il giorno che aveva in mente la solita frase “E’ sicuramente più gentile di te”. Non l’aveva assillata così tanto stavolta… a parte chiederle dieci o quindici volte al giorno di venire al ballo con lui, e lei ogni volta aveva risposto di no. James sentiva di voler ridurre Icer ad un budino perchè proprio non lo sopportava: primo perché era un Serpeverde, secondo perché sarebbe andato al ballo con “la sua Lily”. Beh, non era proprio “la sua Lily”, ma lui sentiva di essere “il suo James”, anche se lei continuava a trattare male il malcapitato Cercatore di Grifondoro.

“Al Re!”

“Cosa?” disse James.

“Al Re!” ripetè Sirius “Ti ho dato scacco!”

“Ah, è vero.” e spostò il pezzo.

“Scacco Matto!” gridò Sirius, facendo sobbalzare i ragazzini del primo anno e alzando i pugni in segno di vittoria “E’ incredibile, il mio piccolo Jamie si fa battere in così poco tempo?”

“…”

“…”

“Sir, forse non è il caso” s’intromise Peter “Non vedi che James è un po’ giù?”

“Aaah… la Evans, scommetto.” disse Sirius “Ma non vedo dove sia il problema!  Ti dice sempre di no! Una volta in più, una volta in meno… Cosa c’è di diverso stavolta?”

“Ci va con Icer” disse James.

“Oh… Ma ne sei sicuro?” chiese Sirius.

“Me l’ha detto lei. E ha anche detto che è meglio di me.” rispose James.

“Che ti ha detto esattamente?” indagò Remus.

“E’ sicuramente molto più gentile di te” concluse James, sconsolato.

Sirius cominciò a ridere “Questa sì che è buona! Icer? Più gentile di te? Ma non scherziamo! Al massimo leccapiedi! Con quel suo -Ehi, non preoccuparti, ti aiuto io!- crede di potersi assicurare la TUA Lily?”

“A quanto pare sì.”

“Ma non diciamo cazzate! Ora, vogliate scusarmi…”

“Sir, dove stai andando?” chiese Remus vedendo che il ragazzo si era appena alzato.

“A cambiare i connotati a quel disgustoso Serpeverde” urlò lui di rimando, ormai di fronte al buco del ritratto.

“No!” scattò subito Remus “Torna qui, SIRIUS!”

“Perché no?” chiese Sirius.

“Perché poi lui va a dire tutto a Lily.” disse Remus.

“Ma nessuno può deprimere così il mio piccolo Jamie!”

“Pensa quanto potrebbe durare la depressione del tuo -piccolo Jamie-. Hai almeno una vaga idea di quanto potrebbe incazzarsi la Evans?” disse Remus tutto d’un fiato.

“Ehi, ehi, Rem! Questi paroloni!” lo canzonò Sirius.

“Sta’ zitto, Sir! In quanto a te, Jamie. Non demoralizzarti! In fondo non è la prima volta che Lily ti dice di no! Pensavo che ormai ci avessi fatto il callo… Su con la vita! Domani siamo contro i Corvonero, non vorrai fatti battere da loro?” concluse Remus, con un finto tono preoccupato.

Per un attimo gli occhi di James parvero brillare di una luce propria. “Ma certo!” disse “Non posso demoralizzarmi per così poco! In fondo è solo un altro no di Lily!”

“Ora riconosco il mio ragazzo!” esultò Sirius.

“Ma sì! Su con la vita! Sir, un’altra partita!” scattò James.

“Stavolta pensi di poter tener testa a Sirius Black?” gli chiese Sirius.

“Tranquillo. Il Grande James Potter è tornato alla carica!”

***

Se in Sala Comune era tutto tranquillo, di certo non lo era nei dormitori femminili del settimo anno, dove quattro ragazze discutevano animatamente dei loro problemi sentimentali, anzi, per la precisione discutevano dei problemi sentimentali di una sola di loro: Lily Evans. Lily aveva lisci capelli rossi, lunghi fino alle spalle, bellissimi occhi verde smeraldo e un fisico da far invidia a molte ragazze della scuola. Affianco a Lily si trovava Nikole, la sua migliore amica per eccellenza: anche lei aveva un bel fisico e i suoi ricci capelli neri, lunghi fino alla vita, e i suoi occhi, freddi come il ghiaccio, le davano un’aria più misteriosa ma, anche se a prima vista dava l’impressione di una persona fredda e distaccata, in realtà era una ragazza dal cuore d’oro e sempre disposta ad aiutare tutti. Ma Nikole non era l’unica amica di Lily; infatti aveva altre due grandi amiche: Karen e Juliet. Karen era una bella ragazza, alta e formosa. Gli ondulati capelli biondi le ricadevano sulle spalle e i suoi bellissimi occhi blu le conferivano un’aria quasi regale. D’aspetto faceva pensare alla tipica ragazza mondana e di facili costumi, ma chi la conosceva sapeva benissimo che non era così e che lei stessa disprezzava quel genere di ragazze. L’ultima ragazza del dormitorio, Juliet, era piuttosto bassa rispetto alle altre tre compagne, ma il suo fisico era perfetto. Gli occhi e i capelli erano castani. Un suo segno particolare era quello di avere i capelli perennemente legati: ogni giorno li portava legati in una coda di cavallo, giusto qualche volta legati in due codini, ma erano sempre legati. Lily, Nikole, Karen e Juliet, oltre a essere abbastanza carine d’aspetto, erano molto intelligenti, infatti tutte e quattro avevano voti eccellenti a scuola.

“Io proprio non capisco perché tu non voglia dargli una possibilità! Lo sai quanto ci tiene a te!” gridò una ragazza dal bagno del dormitorio femminile del settimo anno di Grifondoro.

“Non è che non voglio dargli una possibilità, Karen! E’ solo che non posso andare al ballo con lui perché ci vado con un altro!” urlò di rimando la bella rossa.

“Lily, forse Kary ha ragione... secondo me dovresti prov…” iniziò Nikole, la terza ragazza del dormitorio, ma non riuscì a finire la frase che la rossa la interruppe urlando.

“MA QUANTE VOLTE DEVO DIRVELO? Non posso perché vado al ballo con Francys! F-R-A-N-C-Y-S! Ci vado con Francys! Ce l’avete presente? Alto, moro, occhi castani, settimo anno, Serpeverde? Ci vado con lui!” rispose la rossa, Lily.

“Lily, non ti stiamo dicendo che devi rifiutare Francys per James! Stiamo “cercando” di dirti che potresti concedergli almeno un ballo!” disse con calma e diplomazia Juliet, l’unica che non stesse urlando e che fosse tranquilla, seduta sul suo letto, nel disperato tentativo di leggere un libro.

“Uff” sbuffò Lily “Ragazze, sentite, per quanto io sia amica di James, non ho nessun interesse per lui! Non mi piace e dubito seriamente di piacere a lui.”

In quel momento Juliet, la ragazza seduta nel letto, e Nikole, si scambiarono uno sguardo complice, mentre dal bagno arrivò un altro grido.

“Lily, non ricominciare con queste paranoie su James! Te lo diciamo da sempre: lui ti vuole! Quindi mettiti l’animo in pace e dai retta a noi!”

“Ma… forse lui fa così perc…” cominciò Lily, subito interrotta da Karen, appena uscita dal bagno.

“Ma che cosa perché, Lily? Cosa? E’ dal terzo anno che ti viene dietro, lo vuoi capire? Anche se a te non sembra, lui soffre tantissimo perché tu non gli hai mai dato una possibilità!”

“Oh… forse…forse hai ragione, Kary… Forse hai davvero ragione…”

“Ovvio che ho ragione… ora basta però! Su, andiamo a letto, penso che sia un tantino tardi. July, che ore sono?”

“Mezzanotte e venti.” rispose pronta Juliet.

“Mezzanotte e venti, mezzanotte e venti, mezz… MEZZANOTTE E VENTI?” chiese allarmata Karen.

“Ehm…sì, Kary. Mezzanotte e venti.” rispose Nikole.

“Per la barba di Merlino! E’ tardissimo! Meglio che andiamo al letto sul serio! ‘Notte July! ‘Notte Lily! ‘Notte Nikole!” concluse la bionda, tuffandosi letteralmente sotto le coperte.

“Buonanotte ragazze!” risposero in coro Lily, Juliet e Nikole.

Dopo appena dieci minuti, tutte si erano addormentate, tutte tranne Lily, che stette per una buona mezz’ora pensando a quanto potesse essere vero quello che aveva detto Karen su James.

“In ogni caso” pensò “domani avrò tutto il tempo per rifletterci” e si addormentò tra le calde coperte del suo letto del dormitorio femminile del settimo anno di Grifondoro.

***

Calò definitivamente la notte e l’intero dormitorio di Grifondoro tacque: ma in quella notte, ricca di pensieri, parole e preoccupazioni, tutto sfumò lasciando spazio ad un cristallino silenzio, dove la luna brillava alta nel cielo e le stelle l’accompagnavano.

Sette ragazzi, James, Sirius, Remus, Peter, Martin, Gabriel e Frank, e quattro ragazze, Lily, Nikole, Karen e Juliet: tutti abbastanza amici tra loro, i cui segreti, paure, problemi scolastici e sentimentali, occasionali litigi e diabolici complotti rendevano un gruppo compatto e fiero di appartenere alla nobile e coraggiosa casata del Grifondoro.

 

 

Ola! Ecco a voi il primo capitolo di questa fanfiction! Ci stavo lavorando da molto tempo, finalmente ho avuto il coraggio di pubblicarla! Ditemi se vi piace e, in tal caso, continuerò a pubblicare gli altri capitoli. Se avete consigli/critiche di ogni genere per migliorare questa storia, sarò ben lieta di accoglierli e prenderli in considerazione. Ringrazio tutti coloro che hanno letto fin qui, spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto! Alla prossima!

Alice

 

 

 

  
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