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Autore: Eleanor_7    07/08/2007    4 recensioni
Cosa può fare una festa e l'ostinazione della tua migliore amica? Prima storia dopo un anno di riposo...siate clementi e commentate...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non sono solo una Caposcuola…

Non sono solo una Caposcuola…

“Ti prego Lily…solo per questa volta…in fondo me lo devi!!!!” piagnucolò Hailie per l’ennesima volta, appoggiando bruscamente la matita sul tavolo legnoso della biblioteca.

Lily alzò gli occhi al cielo. Era tutto il giorno che la sua amica continuava con quella storia e lei iniziava quasi a cedere.

E perché te lo dovrei? Insomma Hay-Hay…sono una caposcuola non posso permettere che accadano certe cose. rispose Lily guardandola un po’ dispiaciuta. Le dispiaceva dirle di no, in fin dei conti era del suo compleanno che stavano parlando. Ed effettivamente Lily doveva tanto all’amica. Hailie era come lei di grifondoro, dello stesso anno, ma avevano iniziato ad andare veramente d’accordo solo durante il terzo anno delle ragazze.

Lily, prima di conoscerla veramente, vedeva Hailie come la solita ragazzina viziata. Non era particolarmente bella, capelli castani, occhi verdi, piuttosto alta. Non dava molto nell’occhio, se non per il caratterino che si ritrovava. Aveva sempre la risposta pronta, persino con i professori. Sapeva stare con i ragazzi, non si vergognava mai di quello che faceva. Divertente, simpatica, allegra solo con chi decideva lei.

Dal’altro canto anche Hailie, all’inizio, non aveva avuto una buona impressione di Lily. Certo, era carina sia di fisico, capelli rossi, occhi verdi, che nei modi, sempre a dire grazie e per favore. Ma era troppo secchiona per i suoi gusti. E poi aveva un bel ragazzo come Potter che gli sbavava dietro dal primo giorno del primo anno e lei continuava a rifiutare. Non era certo una persona normale secondo Hailie.

Poi un giorno, del loro terzo anno appunto, un gruppo di spocchiosi serpeverde avevano iniziato a prendere in giro Lily per il suo sangue e Hailie, stranamente l’aveva difesa. Solo dopo Lily scoprì che anche Hailie era una mezzosangue, come venivano definite dai serpeverde.

“Eddai Lily…ti prego!! Perché non vuoi far felice una tua amica?” chiese con espressione da cucciolo bastonato.

“Io voglio far felice una mia amica, ma la mia amica mi sta chiedendo troppo!!” disse la rossa chiudendo il libro che aveva di fronte. Aveva capito che per quel pomeriggio studiare era impossibile.

“Lo so, lo so…ma è solo per una volta…giuro che se ci scoprono mi prenderò tutta la responsabilità io, dicendo che tu non ne sapevi nulla e che mi hai scoperta in quel momento, allora?” provò per l’ennesima volta la buna un po’ più speranzosa.

“Hailie non ti crederebbero mai…”

“Dai conosci le mie abilità di attrice…tipregotipregotipregotipregotiprego!!!”

Lily la guardò titubante. Si stava facendo convincere e non era una buona cosa. Se qualcosa fosse andato storto sarebbe stato un bel casino. Però…però era il compleanno della sua migliore amica e per una volta poteva anche fare uno strappo alle regole.

E va bene…” disse infine. Hailie sorrise raggiante. Saltò su dalla sedia, fece il giro del tavolo e abbracciò l’amica, saltellando di qua e di là.

“Sì ma datti una regolata altrimenti ci cacciano!!” rise Lily. Sapeva che accettare l’idea della sua amica era rischioso. Insomma stavano parlando di organizzare una festa in piena regola nella Stanza Delle Necessità per il compleanno di Hailie, non di una passeggiata in riva al lago.

“Adesso bisogna vedere chi invitare e chi lasciare fuori…allora, per iniziare direi che Potter e la sua combriccola possono andar bene…” iniziò Hay-Hay pensieroso, guardando fuori dalla finestra.

“Potter????” chiese Lily con il tono di voce leggermente più acuto del normale. Hailie la guardò un paio di secondo, poi le si dipinse un’espressione sul viso tra l’euforico e il meravigliato, infine il suo sorriso si tramutò in un ghigno.

“Esatto…”disse tranquilla, con quel sorrisino beffardo che non accennava ad andarsene “ …lo sai che se non viene lui non viene neanche Black…”

Ma non vedo perché devi invitare anche Potter se il tuo obiettivo è solo Sirius Black…” si agitò la rossa.

“Lily, non iniziare…è la mia festa e gli invitati li decido io! Stop, capitolo chiuso!!!

E va bene…” sospirò Lily.

*** *** *** *** ***

Lily stava tranquilla nel suo dormitorio a leggere l’argomento della prossima lezione di Aritmanzia, che si sarebbe tenuta dì lì ad un quarto d’ora, sperando che il professore non avesse preparato un altro compito a sorpresa. Questa volta non si sentiva pronta come sempre. I preparativi per la festa di compleanno di Hailie, le avevano occupato gran parte del suo tempo libero in quei due giorni, e l’amica come sempre era stata in grado di trascinarla anche nelle idee più impensabili. E proprio mentre chiudeva gli occhi ripensando alla mattinata occupata a fare la lista di chi tenere fuori e chi dentro dalla Stanza delle necessità, Hailie si affacciò alla porta del dormitorio.

“Ah, bene, non stai dormendo…dai preparati che andiamo!” le disse tranquillamente per poi girarsi e mentre stava chiudendo la porta sentì Lily dire “Andiamo dove? Manca ancora un quarto d’ora alla lezione di Aritmanzia…”

“Sì infatti, ma noi non stiamo andando a lezione, andiamo a dare i primi inviti!!” rispose Hailie euforica. Lily si passò una mano sulla faccia.

“Da chi stiamo andando?” chiese Lily, seguendo l’amica che la stava conducendo verso l’aula di Divinazione. La rossa grifondoro aveva capito da chi stavano andando, ma speravo in fondo di sbagliarsi.

“Iniziamo da Potter…” le rispose Hailie senza guardarla. Poi sorrise e si fermò. Lily la guardava in segno di supplica.

“Tranquilla, parlo io…tu mi fai da spalla ok?” e poi ripresero a camminare.

Giunte fuori dall’aula di divinazione, attesero in silenzio che gli studenti del settimo anno uscissero. Quando lo fecero, passò poco prima che non distinguessero Potter e combriccola.

Hailie gli si fece incontro, seguita da una riluttante Lily. I ragazzi rimasero di stucco nel vederle arrivare nella loro direzione.

“Ciao James…Sirius…Remus, Peter” salutò Hailie, soffermandosi un secondo in più su Sirius. Cosa che non sfuggì di certo all’affascinante Black. “Sentite, domani do una festa per il mio compleanno nella Stanza delle necessità…mi farebbe piacere se voi volete unirvi a noi…” ed indicò lei e Lily. James guardò Lily sorridendo divertito. Una caposcuola come lei che organizza festa del genere, ci si poteva aspettare veramente di tutto dalla vita.

Sirius sorrise ammiccante verso Hailie poi rispose “Perché no…”. Allora era proprio vero, Sirius Black non se ne faceva scappare proprio una. Forse proprio il fatto che aveva iniziato Hailie quel gioco di sguardi ammiccanti, lo incuriosiva ancora di più.

La bruna grifondoro sorrise di rimando, poi preso una mano di Lily e se ne andarono.

*** *** *** *** ***

Il giorno dopo passò molto velocemente, e il momento per prepararsi alla festa giunse in un baleno.

Lily era esasperata. Aveva tirato fuori di tutto dal suo baule ma non era ancora riuscita a trovare nulla di soddisfacente.

Hailie usci dal bagno già truccata e preparato e guardò Lily sbalordita.

“Perché ancora in accappatoio?” le chiese sedendosi sul letto dell’amica, tra un vestito e l’altro.

“Non ho nulla da mettermi…insomma non frequento molte feste io!!!” si accasciò per terra.

Ma dai Lily, qualcosa avrai di sicuro, e poi che differenza fai che faccia come ti vesti…mica devi fare colpo su qualcuno in particolare o sbaglio forse?” ghignò Hailie.

“Hay-Hay…io ti uccido!”

“Dai, vedrai che gli piacerai comunque tu sia vestita…Potter ti farebbe la corte persino se ti presentassi con un pastrano…”

“Peccato che io non mi voglia presentare con un pastrano…voglio fargli capire che anche una secchiona come me sa divertirsi…” e iniziò a svuotare anche il baule di Hailie, lanciando i vestiti che non la convincevano in aria. Hailie la guardò stizzita, poi con una smorfia disse “Fai pure come se fosse roba tua! Tanto dopo sistemi tu…”.

Finalmente dopo vari vestiti lanciati in aria, Lily riuscì a trovare qualcosa che le andasse bene e le ragazze si diressero verso la Stanza delle Necessità.

*** *** *** *** ***

La Stanza delle Necessità era piena di gente che ballava al ritmo di musica babbana, scatenandosi senza ritegno. L’alcool scorreva a fiumi e le persone iniziavano a vacillare. Era l’una di notte e la festa era iniziate alle dieci e mezzo.

Hailie si stava scatenando su uno dei cubi posti al centro della stanza con un ragazzo di Corvonero non troppo lucido da come barcollava.

Lily era seduta su un divanetto, con un bottiglia di birra babbana in mano rifiutando di tanto in tanto gli inviti che le venivano posti.

Hailie ogni tanto le lanciava occhiate furtivo fino a che non parti la loro canzone, quella che nel dormitorio ballavano senza ritegno. La bruna si avvicinò a Lily.

Avanti questa la devi ballare con me sul cubo. Al diavolo Potter…l’ho invitato e lui non è venuto…affari suoi!!” e poi la trascinò sulla pista da ballo. Si avvicinarono al cubo occupato ancora dal ragazzo ubriaco di Corvonero. Hailie lo trascinò giù e poi salì, porgendo la mano a Lily. La giovane grifondoro non se lo fece ripetere due volte. Buttando all’aria tutti i suoi doveri da caposcuola salì anche lei sul cubo.

Dopo un quarto d’ora di puro divertimento sul cubo, Lily ridendo come una matta si guardò intorno.

E fu allora che lo vide.

Bello come sempre se non di più. I capelli spettinati, gli occhi marroni che la fissavano stupefatti come se vedessero la realizzazione di un sogno. Era seguito dai suoi fedeli amici, i Malandrini, come si facevano chiamare.

Hailie si girò verso l’oggetto dell’interesse di Lily e sorrise. Prese Lily per una mani e scesero dal cubo per raggiungere i nuovi arrivati.

“La festa iniziava alle dieci e mezzo…” disse Hailie cercando di sovrastare il rumore della musica.

“Saremmo venuti prima se questo zuccone qui non avesse iniziato ad avere problemi esistenziali su come doveva vestirsi…” rispose Sirius guardandola quasi famelico.

“Bene, allora James non ti dispiace se ti affido Lily mentre io rubo il tuo migliore amico per ballare?” chiese Hay-Hay rivolgendosi a James, ma guardando Sirius.

“Nessun problema..rispose il ragazzo.

Hailie prese Sirius per una mano e lo portò al centro della pista.

*** *** *** *** ***

“Avete organizzato proprio una bella festa…” disse James per interrompere quell’imbarazzante silenzio che si era venuto a creare dopo che Remus e Peter avevano affermato di avere sete ed essersene andati.

“Ha pensato a tutto Hailie, io le ho solo dato una mano..”rispose Lily imbarazzata. James annuì silenzioso e poi si volse a guardare gli altri invitati che ballavano.

Riconobbe Sirius ed Hailie un po’ in disparte. Lei appoggiata al muro, lui di fronte a lei, una mano appoggiata al muro di fianco al viso della ragazza. Sirius si era sporto fino a dirle qualcosa nell’orecchio. Vide Hailie guardare Sirius, lo vide avvicinarsi per baciarla, ma lei gli aveva morso il labbro inferiore. Rise soddisfatta, mentre Sirius si leccava la parte lesa. Poi lei gli mise una mano dietro la nuca e lo avvicinò per baciarlo. Sirius la guardò sospettoso, infine la baciò.

James staccò lo sguardo. Sempre il solito Sirius.

Iniziò a fissare il pavimento fino a che non decise di parlare.

“Senti io…” ma a quanto pare si erano decisi insieme.

“Inizia tu…” disse James sorridendo affettuoso. Lily si sciolse.

“Ecco…”cominciò lei “…James, in questi anni io ti ho sempre trattato male, ma tu mi hai sempre chiesto di uscire…come mai?” finì lei guardando il suolo.

Perché mi piaci.” Rispose semplicemente lui.

Lei lo guardò un attimo perplessa. Si era aspettata discorsi da megalomane. Invece aveva ricevuto solo tre parole. Tre parole che le avevano scaldato il cuore.

James si voltò a guardarla.

Lily lo fissava. Non ci pensò su molto. Si avvicinò lentamente. Il cuore batteva a mille, quasi a voler scoppiare. Sembrava che superasse perfino il volume della musica.

E poi si toccarono, le loro labbra. Dapprima un semplice contatto, poi qualcosa di più profondo. Non si resero bene conto di quanto tempo passò, ma quando si staccarono avevano il fiatone.

Lily guardò James, che le sorrise, sapendo di essersi veramente innamorata.

***THE END***

  
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