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Autore: Eris Gendei    07/08/2007    1 recensioni
Cosa si fa per amore...
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mezzanotte.

Le scale di una palazzina, immerse nel più completo buio, tranne per la violenta e sfarfallante luce che passa tra le porte semichiuse dell’ascensore e il pallido chiarore della luna, misto all’alone luminoso dei lampioni, che entra dalla piccola finestrella dai vetri opachi e filtra attraverso le sbarre ormai non più tanto bianche che la bloccano all’esterno.

Completamente deserte, silenziose; l’atmosfera rilassata, una piacevole coltre di ovatta che avvolge ogni cosa e penetra in ogni angolo, portando il sonno con sé.

Sui primi scalini, illuminate e nascoste dalla luce vaga che aleggia, due sagome scure, quasi delle ombre, stese a terra, sul pianerottolo, accanto alla finestrella.
Abbracciate, vicine, i contorni di ognuna confusi e perduti in quelli dell’altra; un'unica figura dai capelli sparsi sul marmo freddo e bianco del pavimento, immobile e silenziosa.

“Ti amo…”

La figura si muove, si contorce, mormora; lievi gemiti di piacere si levano da una delle ombre, coinvolgono l’altra, si perdono piano nel silenzio delle scale.

“E’ ora di andare…”

Una delle ombre si alza, l’atmosfera evapora piano; l’altra non si è mossa.

“Allora ciao…”

Sussurra l’ombra prima di passare tra le porte semichiuse dell’ascensore e sparire in un risucchio, lasciando le scale nel più completo buio e silenzio.

“Non te ne andare…”

Non ha avuto il coraggio di scivolare via dalle labbra, quel malinconico sussurro.

* * *

Le porte dell’ascensore si aprono, cigolano, stridono, il rumore è fastidioso.
C’è una figura lì, al buio, seduta sugli scalini.

“Hai dimenticato qualcosa?”

Una voce stupita, un sussurro curioso, rompono il silenzio delle scale; una luce violenta e bianca si accende, accecante, l’incanto svanisce.
Non è sola.
C’è un’altra figura, che si dilegua velocemente, modestamente, con il solo rumore di una porta sbattuta.

“Si…”

La luce si spenge di nuovo.

In un attimo sono di nuovo un’ombra sola, avvinghiati, abbracciati, confusi uno nell’altra.

“Ho dimenticato…”

Posa delicatamente una mano sul suo petto.

“…di darti il mio cuore.”

  
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